Cuccaro Monferrato, tutto pronto per la diciottesima Sagra della Nocciola

Corilicoltura: “Produrre di più, produrre sempre”.

In anticipo di un mese rispetto alle precedenti edizioni, sabato 12 aprile, appuntamento con la diciottesima “Sagra della Nocciola” a Cuccaro Monferrato. Le previsioni dell’annata corilicola 2025, l’analisi di una situazione di emergenza senza precedenti e le conseguenze dell’andamento climatico saranno al centro dell’approfondimento tecnico.

L’obiettivo è quello di “Produrre di più, produrre sempre”, per non trovarsi ad affrontare annate da dimenticare come quella del 2024.

“E’ necessario trovare soluzioni non alla fisiologica alternanza tra campagne con piena produzione, altre di scarico o ancora riconducibili ad una quantità diversificata a seconda degli areali. Ma ad una vera e propria progressiva riduzione dei volumi che negli ultimi anni ha portato a raggiungere l’apice con un calo generalizzato su tutto il territorio regionale con gravi ripercussioni a livello provinciale e in tutto il Monferrato – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Un quadro estremamente preoccupante per il settore che, in dieci anni ha avuto una crescita regionale notevole passando da 15 a quasi 28mila ettari superfici coltivate”.

Il convegno, che sarà moderato dal direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco, si terrà a partire dalle 10.30 e vedrà l’apertura lavori affidata al Sindaco del Comune di Lu e Cuccaro Monferrato Franco Alessio. Seguirà l’approfondimento tecnico di Alberto Pansecchi agronomo e tecnico corilicolo Coldiretti Alessandria su “L’impollinazione del nocciolo”.

Al centro dell’incontro ci saranno i principali aspetti che condizionano la gestione del noccioleto: “Dal fenomeno della cascola precoce alle concimazioni, dalle potature all’età degli impianti, dall’impollinazione alle nuove tecnologie per cercare di salvaguardare le nostre imprese agricole e rilanciare la corilicoltura – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. I 28 mila ettari di nocciolo coltivati potrebbero avere un potenziale produttivo di circa 300 mila quintali in Piemonte ed il mercato, oltretutto, ne fa richiesta, ma i cambiamenti climatici insieme alle problematiche agronomiche impediscono di arrivare a tali risultati. E’ necessario un sostegno alla corilicoltura e alle imprese che credono nelle produzioni di qualità, impegnandosi con il loro lavoro a preservare i territori”.

A chiudere i lavori sarà il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, con un focus dedicato all’importanza dei progetti di filiera e la battaglia contro i cibi ultraprocessati.

Accanto alla parte tecnica verrà illustrato lo stato dell’arte dell’accordo con l’industria dolciaria con riconoscimenti agli imprenditori che si sono contraddistinti nella scorsa campagna corilicola grazie ai ”Premi Qualità Novi”.

La produzione alessandrina conta su una base di 3.800 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nel settore corilicolo. Grazie proprio all’accordo regionale di filiera agro-industriale tra Coldiretti e l’importante industria dolciaria Novi-Elah-Dufour che ritira direttamente e valorizza economicamente le partite di nocciole di qualità provenienti esclusivamente dalle aree produttive piemontesi, non ci sono dubbi: la nocciola è una protagonista fondamentale dell’economia agricola del territorio alessandrino, con ottime prospettive di sviluppo, nonostante le difficoltà legate al clima e al non facile momento congiunturale.

Dalle ore 9,30 accoglienza partecipanti, taglio del nastro e inaugurazione alle ore 10.00 in via Roma dove sarà allestita la mostra della meccanizzazione con esposte le ultime novità per il settore.

La qualità della Tonda Gentile è assoluta, le sue caratteristiche ne fanno un prodotto di pregio apprezzato e ricercato e Coldiretti sa quanto siano fondamentali per l’economia agricola e per l’ambiente gli accordi di filiera, ecco perché tutela e combatte la concorrenza, in questo caso corilicola, non firmata Made in Italy.

L’appuntamento con la Sagra della Nocciola sarà anche l’occasione per continuare la raccolta firme sul territorio per garantire il diritto alla trasparenza sull’origine di ciò che arriva sulla nostra tavola, contro le importazioni sleali e la necessità di mettere regole sui cibi ultra processati, sulla base delle evidenze scientifiche sui problemi per la salute legati al loro consumo, e su quelli fatti in laboratorio.