
La 58ª edizione del Premio Acqui Storia, bandita nel mese di febbraio c.a., si apre con un evento che fa da trait d’union con l’edizione precedente. In occasione della 57ª edizione il volume di Angela Iantosca e Romano Cappelletto, Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione, Paoline Edizioni, ha ricevuto una menzione dalla Giuria.
Ci sono eventi storici nei quali alcuni dei protagonisti, pur ricoprendo un ruolo di fondamentale importanza, restano ai margini della narrazione. Per molto tempo è stato il caso delle ventuno madri costituenti, che peraltro hanno contribuito in maniera significativa alla stesura di un documento fondante per la nostra Repubblica. Questo libro, rivolto ai giovani lettori, ha restituito loro il ruolo attivo e completo che hanno avuto. La Giuria ha apprezzato in particolar modo la scelta di far parlare in prima persona le protagoniste: sottrarre dalla narrazione la presenza degli autori – un uomo e una donna, voci complementari capaci di dare spunti e sfumature differenti nell’approccio è parso il modo più idoneo a dar corpo e voce alle azioni, idee, emozioni di chi ha dedicato la propria vita e attività al bene del proprio paese.
Dopo la pubblicazione di 9 libri dedicati al mondo delle mafie, della tossicodipendenza, della corruzione e delle Madri Costituenti, Angela Iantosca sceglie un nuovo linguaggio e porta in scena il suo percorso personale e professionale con un monologo “La Ventiduesima Donna” che prende le mosse da questo suo ultimo libro.
Il monologo “La Ventiduesima Donna” andrà in scena venerdì 21 marzo alle ore 10.00 presso il Teatro Ariston e sarà rivolto principalmente agli studenti degli Istituti Superiori (Istituto Rita levi Montalcini e Istituto G. Parodi). Nell’incontro con le scuole, è previsto un dibattito al termine dello spettacolo. Organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme, quale evento collaterale del Premio Acqui Storia, l’evento si avvale della collaborazione dell’Università della Terza Età di Acqui Terme.
“Inauguriamo la corrente edizione del Premio con un evento dedicate alle Donne, alle Donne che hanno fatto la Storia e che hanno cambiato il nostro presente” – dichiarano il Sindaco di Acqui terme dott. Danilo Rapetti Sardo Martini e l’Assessore alla Cultura dott. Michele Gallizzi – “Ripercorriamo, grazie al contributo di Angela Iantosca, la storia “al femminile”, nell’ottica di una presa di coscienza del ruolo che le donne hanno e continuano a rivestire nella Società”.
Il monologo, che ha debuttato a settembre 2023 ai Giardini dell’Acqua Paola a Roma, è in tour nelle scuole e nei teatri italiani. Sino ad ora ha incontrato più di 4.000 persone: da San Patrignano a Palermo, da Treviso a Senigallia, da Latina a Frosinone a Roma, a Trento e Pergine. A settembre 2024 ha aperto l’anno scolastico di alcuni istituti di istruzione superiore di Trento. Negli stessi giorni è anche entrato nel carcere femminile della città. Nel 2025 sono già in programma alcune scuole di Roma e nuovamente Palermo.
Nella Costituente erano ventuno. Ventuno donne che avevano fatto la guerra, la Resistenza, donne coraggiose, moderne, avanti con i tempi, ma solo ventuno in mezzo a oltre cinquecento uomini. Una di loro era Teresa Mattei, antifascista e partigiana, eletta all’Assemblea a soli 25 anni. Inizia da lei il viaggio di Angela Iantosca, dalla più giovane delle Madri Costituenti fino ai giorni nostri, attraversando il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature.
Grandi personalità della Repubblica, certo, ma anche donne ai margini della società, come le madri detenute e le donne di ’ndrangheta che Iantosca ha incontrato nel suo lavoro di giornalista e le donne che si sono ribellate, che non hanno taciuto e che hanno pagato. Tanto, troppo.
Antigoni contemporanee in un racconto serrato e senza scorciatoie, che non lascia spazio agli alibi, alle giustificazioni e impone scelte nette. Nette come le parole della Costituzione.
Angela Iantosca, giornalista e scrittrice e vincitrice, tra gli altri, del Premio nazionale Paolo Borsellino per l’Educazione alla legalità, dopo essersi dedicata alla stesura di saggi inchiesta sul mondo della ’ndrangheta e della tossicodipendenza e dopo il successo di “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione”, si avventura in un nuovo percorso creativo, quello del monologo teatrale, attraverso il quale, unendo il suo impegno personale a quello lavorativo, racconta il mondo degli ultimi, del disagio, dei figli delle mafie, del carcere, di chi resiste nonostante tutto e di chi davvero incarna nelle sue scelte quotidiane i principi della Costituzione. Di chi ogni giorno, attraverso le proprie scelte, sceglie di essere la Ventiduesima Donna!