
Al via la seconda edizione del progetto didattico “Che fine fanno i nostri rifiuti? Dalla produzione allo smaltimento finale” per l’anno scolastico 2024/25 da marzo a maggio per le scuole medie inferiori e per gli Istituti superiori provinciali promosso dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con Riccoboni Holding.
Il Progetto didattico organizzato in collaborazione con il Servizio Valorizzazione ed Educazione Ambientale della Provincia, prevede la sensibilizzazione degli studenti riguardo il tema della produzione e, in particolar modo, dello smaltimento rifiuti per sensibilizzare gli studenti riguardo di ciclo di vita dei beni di consumo e di come è possibile con tecniche di riciclaggio recuperare risorse utili per un ulteriore futura produzione di beni nel rispetto dell’ambiente e delle norme di sicurezza e tutela della salute.
Il 14 marzo 2025 due classi della terza media di Occimiano e due classi dell’Istituto S.R.L. Montalcini Acqui Terme daranno inizio al secondo anno di visite didattiche guidate, con un educatore e un tecnico, presso l’impianto di smaltimento finale di rifiuti speciali non pericolosi “Ri-Habitat” a Sezzadio. A seguire 11 di aprile due classi del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Alessandria e in conclusione il 5 maggio due classi dell’Istituto Volta di Alessandria.
Ri-Habitat del Gruppo Riccoboni è un impianto all’avanguardia per lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi. Il sito ha il compito di accogliere cinque tipologie di rifiuti speciali non pericolosi (terre e rocce di scavo, rifiuti solidi da bonifica terreni, rifiuti solidificati da impianti di trattamento, rifiuti da attività da demolizione e costruzione, rifiuti stabilizzati da impianti di trattamento), ossia rifiuti di origine industriale, materiali da demolizioni e terre da bonifica. Queste tipologie di materiali non essendo putrescibili, non generano odori e non generano percolati propri.
L’impianto di RiHabitat è ripartito in 8 settori ed è in funzione dal luglio 2022. La capacità complessiva di RiHabitat è di 1.213.475 m3 (volume rifiuti e volume copertura finale) che si sviluppa su un’area di 122.500 mq. La volumetria disponibile per la posa (abbancamento) dei rifiuti è pari a 965.975 m3. A fine coltivazione, Rihabitat riproporrà l’assetto morfologico precedente le attività di estrazione, recuperando l’integrità paesaggistica e ambientale dell’area rispetto al territorio circostante mediante un piano di ripristino comprendente interventi completi di rinaturalizzazione. Il progetto prevede la realizzazione di un manto erboso e la piantumazione su una superficie di circa 10 ettari di circa 1800 piante per ettaro di specie autoctone.
Gli studenti potranno approfondire tematiche di stringente attualità relative alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti, alla gestione del territorio, alla creazione di impianti di recupero e/o smaltimento, alle procedure di sicurezza da attuare per garantire la sicurezza del terreno e delle falde acquifere. Sarà possibile per gli studenti interagire con il tecnico dell’impianto per confrontarsi, porre domande e osservazioni.
Questi appuntamenti costituiscono un utile approfondimento sia sul piano tecnico/scientifico, sia sul piano dell’insegnamento dell’educazione civica in quanto il tema può contribuire a sviluppare negli studenti la consapevolezza dell’importanza del rispetto dell’ambiente e, attraverso il contenimento degli sprechi, ad avvicinarsi alla tematica dello sviluppo sostenibile.
Il progetto didattico si pone i seguenti obiettivi:
- introdurre in modo partecipativo e coinvolgente gli studenti al mondo dell’economia circolare attraverso un’esperienza concreta di visita ad un impianto sul territorio alessandrino come Rihabitat a Sezzadio;
- osservare come viene gestito il rifiuto quando non è possibile avviarlo a recupero, nel segno dell’affidabilità e sicurezza per la tutela ambientale;
- crescere nella consapevolezza del ciclo di vita dei beni prodotti e che utilizziamo quotidianamente, coerentemente con le indicazioni dell’obiettivo 12 “Consumo e produzione responsabili” dell’Agenda 2030.
Durante l’intero percorso, gli studenti possono interagire con il tecnico dell’impianto e l’educatore per confrontarsi, fare domande e osservazioni.
La prima edizione del progetto didattico “Che fine fanno i nostri rifiuti? Dalla produzione allo smaltimento finale” ha visto la partecipazione di circa 120 studenti.
Afferma il Presidente della Provincia di Alessandria Luigi Benzi “Quando i progetti si consolidano vuol dire che hanno contenuti validi e importanti. Conoscere il ciclo dei rifiuti e sapere che possono essere anche una risorsa permetterà agli uomini e alle donne del domani una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. La Provincia di Alessandria è sempre sensibile a promuovere la formazione, ringrazio il Gruppo Riccoboni per la trasparenza e collaborazione”.
“ La partecipazione interessata e costruttiva degli studenti e degli insegnati al progetto didattico proposto l’anno scorso – dichiarano Nicole Riccoboni responsabile Progetti Speciali e Ilaria Riccoboni responsabile comunicazione di Riccoboni Holding – ci ha convinti sulla necessaria importanza di consentire ai giovani di approfondire concretamente, con una visita all’impianto di Rihabitat, il tema dell’economia circolare e in particolare la conoscenza dei rifiuti speciali: quanti ne vengono prodotti, come vengono gestiti, il recupero e lo smaltimento finale. Una formazione direttamente sul campo per cercare anche di incuriosire aspiranti studenti in percorsi di studi su tematiche dedicate allo studio e alla salvaguardia dell’ambiente”.