di Graziella Zaccone Languzzi

Libertà di pensiero, opinione, anche di critica laddove è necessario. Da quando sono nata, grazie all’educazione e all’esempio dei miei genitori e dei meravigliosi nonni, mi sono abituata a dire sempre ciò che penso. Il mio diritto nella libertà mi ha permesso di pormi con fierezza quando ho dovuto interfacciarmi con la politica ad alti livelli nazionali per difendere i diritti della nostra comunità, consapevole della mia ragione: mai nessuno mi ha minacciato. O forse uno sì, l’On. Walter Veltroni (PCI-DS oggi PD), ex enfant prodige della sinistra, quando fu vicepresidente del consiglio dei ministri nel governo Prodi. Ma non mi sono spaventata neanche allora. Nata in un paese dove la libertà è una bandiera che è stata conquistata a prezzo di dure lotte, spero che quella bandiera sventoli ancora anche quando sarà la mia ora. A conclusione chi vuol capire capisca: l’art.21 della Costituzione Italiana non è stato ancora cancellato, e cerchiamo di tenercelo ben stretto! GZL
1) Sul futuro di Amag, in un momento così delicato anche per il Comune di Alessandria, la città merita ed esige una presa di responsabilità immediata e diretta da parte del Sindaco Abonante. Lo dichiarano i gruppi consiliari di centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Movimento Civico per Alessandria, che hanno presentato una Mozione congiunta al Consiglio Comunale per chiedere la revoca delle deleghe alle società partecipate all’assessore Laguzzi e la loro assunzione diretta da parte del sindaco. Se ne parlerà oggi pomeriggio in consiglio comunale? Lo vedremo. L’opposizione chiede che sia il sindaco Abonante ad assumere le deleghe in prima persona, essendo in atto partite cruciali sia sul fronte dell’acqua che dei rifiuti, di fronte alle quali il Sindaco deve prendersi direttamente le proprie responsabilità nei confronti di tutta la città. Leggete per intero la mozione: “Centrodestra di Alessandria: “Il sindaco Abonante assuma le deleghe alle partecipate, assessore Laguzzi inadeguato. Per Amag situazione molto critica”. I capigruppo Locci, Roggero, Demarte e Sfienti della minoranza comunale, essendo a conoscenza che l’assessore Laguzzi è in predicato di assumere il ruolo di segretario provinciale del Partito Democratico, sottolineano che serva qualcuno che si occupi della città e non delle sfilate politiche e un simile incarico, in un momento di evidenti potenziali conflitti di interesse tra Novi e Alessandria sulla gestione del ciclo idrico integrato, rende il doppio ruolo assolutamente insostenibile visto che la partita sull’acqua è delicatissima e si deve procedere rapidamente verso una società pubblica di gestione, unica strada per salvare i finanziamenti del PNRR destinati ad Amag Reti Idriche. Anche qui trovate informazioni sulle ‘manovre’ in corso in casa Pd: “Pd verso il congresso e c’è già chi attacca Laguzzi”. Proseguiamo sulla Mozione: i capigruppo di centro destra rilevano (ma è sotto gli occhi di tutti) che negli ultimi due anni sono emerse criticità significative nella gestione delle società partecipate del Comune, con problemi di natura gestionale, finanziaria e organizzativa, inoltre vi è difficoltà a garantire stabilità ai lavoratori e assicurare servizi efficienti ai cittadini. I gruppi di opposizione ritengono che l’assessore attualmente delegato non abbia garantito una gestione adeguata né una supervisione efficace delle partecipate, contribuendo a generare un clima di incertezza e difficoltà gestionale. ‘Tiepida’ e quasi ‘d’ufficio’ la replica della maggioranza (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Moderati, Lista Abonante per Alessandria, Siamo Alessandria e Alessandria Civica): “Dalla maggioranza di Alessandria “piena fiducia” all’assessore Laguzzi: “Il centrodestra ha depauperato Amag”. Dichiarano che l’assessore Laguzzi ha portato avanti in questi mesi, con serietà e preparazione questo ruolo, svolgendo un solido punto di equilibrio tra amministrazione comunale, azienda e esigenze dei sindacati rappresentanti dei lavoratori e (secondo loro) il centrodestra dovrebbe dare un contributo costruttivo dopo il depauperamento dell’azienda da loro perpetrato tra il 2020 e il 2022, periodo nel quale davvero si sarebbero operate quelle scelte molto negative che hanno poi portato alle difficoltà gestionali e strategiche che Amag oggi attraversa.

Nel frattempo, venerdì esce una pagina pubblicitaria del Gruppo Amag che, nella sua parte finale, recita: “Si coglie l’occasione per avvertire che non saranno tollerate oltre condotte funzionali a diffondere dati o informazioni falsi, tendenziosi o anche solo suggestivi. In tal caso il Gruppo AMAG non esiterà a adire le vie legali per tutelare le società e il gruppo”. Posso dire, da cittadina, che è una frase infelice e temeraria, o rischio la querela anche per questo? La risposta immediata sul fronte politico arriva dalla Lega, ed è da leggere per intero. Che la multiutility degli alessandrini (ancora per quanto, lo vedremo) sia stata per lo più gestita dal centro sinistra, dal 2012 ad oggi, è un fatto (2012-2019 e dal settembre 2022 al 2025, per la precisione). Che progetti innovativi come smart city e comunità energetiche, messi in campo dal 2019 all’estate 2022 dal management scelto dal centro destra, siano stati rottamati su precisa indicazione della giunta Abonante, è un altro fatto. Che oggi si possa parlare di emergenza, e di situazione delicatissima, sia sul fronte acqua che rifiuti, mi pare un terzo fatto. Personalmente poi, solo utilizzando il web sono riuscita a ricostruire gli ultimi 13 anni della storia di Amag. Figuriamoci se non può farlo in maniera puntuale chi per legge ha accesso a tutti gli atti. Speriamo che succeda, e che nel frattempo si calmino gli animi. Voi cosa ne pensate? Voto: 2

2) Conoscete i nomi degli assessori che compongono la giunta alessandrina e le deleghe assegnate? Dopo la Mozione congiunta da parte dei gruppi consiliari in Consiglio comunale di centrodestra, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Movimento Civico per Alessandria per chiedere la revoca delle deleghe alle società partecipate all’assessore Laguzzi mi sono chiesta: quanti cittadini sanno di che si occupa l’assessore Laguzzi, e quanti non conoscono il “motore” che amministra Alessandria? Ho provato a fare un tour sul sito web di Palazzo Rosso per vedere chi sono gli assessori e quali sono le deleghe a loro assegnate, e ho deciso di pubblicarle per chi mi legge. A seguire come è formata la Giunta oggi dopo circa due anni e mezzo e quali siano i loro incarichi per gestire la città. Anche se conosciuto (per forza) cominciamo dal SINDACO Giorgio Abonante (PD, deleghe: Urbanistica – Prevenzione e Protezione civile – Turismo – Eventi, Progetti, Spazi e istituzioni culturali – Consulta Pari Opportunità. Altro nome super conosciuto è quello del VICESINDACO Giovanni Barosini (Azione + Europa) deleghe: Rapporti con ASL e ASO – Nuovo teatro – Gemellaggi – Commercio – Marketing territoriale. ASSESSORI: Roberta Cazzulo (Lista Abonante per Alessandria), deleghe: Personale – Pari opportunità – Politiche sociali – Lavoro e formazione professionale – Tutela animale. Giovanni Ivaldi (Alessandria Civica) deleghe: Sobborghi – Rapporti con l’Agenzia del Demanio e con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio – Partecipazione e associazionismo – Dialogo interculturale – Anagrafe, Stato Civile e Elettorale – Decoro urbano – Parchi e aree verdi. Giorgio Laguzzi (senza partito sul sito, anche se in procinto di diventare segretario provinciale Pd!) deleghe: Progresso e Sviluppo sostenibile – Società partecipate – Ambiente e filiera dei rifiuti. Enrico Mazzoni (Partito Democratico) deleghe: Politiche per la sicurezza e Polizia Municipale – Politiche abitative e rapporti con ATC Piemonte Sud – Illuminazione pubblica – Valorizzazione del patrimonio comunale – Artigianato, agricoltura e mercati – Servizi cimiteriali. Irene Angela Molina (Partito Democratico) deleghe: Rapporti con l’Università – Pubblica istruzione – Sistema educativo integrato 0-6 anni – Edilizia scolastica – Rapporti con il Consiglio comunale. Vittoria Oneto (Partito Democratico) deleghe: Politiche giovanili – Sport e impiantistica sportiva – Progetti europei e coesione territoriale – Coordinamento progetti PNRR – ETS e patti di collaborazione – Transizione digitale. Antonella Perrone (senza partito sul sito del comune) deleghe: Bilancio – Economato, gare e acquisti – Affari generali – Avvocatura. Michelangelo Serra (Movimento 5 Stelle) deleghe: Lavori pubblici, Riqualificazione e rigenerazione urbana – Abbattimento barriere architettoniche e accessibilità – Trasporti e mobilità – Trasparenza PA, legalità e anticorruzione – Open data – Innovazione sociale – Città intelligente.
Quanto sopra riportato è materiale pubblico. Quando il cittadino lamenta sui social o sui giornali on line che le strade sono buie, i cimiteri sono nel degrado, i marciapiedi sono colabrodo, manca la sicurezza urbana ed idrogeologica etc etc, potrebbe rivolgersi direttamente agli assessori di riferimento con una PEC, una raccomandata o anche con una semplice lettera. Fatemi sapere se vi rispondono!
Voto: 3

3) Sicurezza idrogeologica: l’Aipo (l’Agenzia interregionale per il Po) denuncia atti di vandalismo sui segnali di sicurezza a Massarini, nel Comune di Alluvioni Piovera. La notizia: “Alessandria, cartelli danneggiati sugli argini del Tanaro”. Durante le attività di controllo delle arginature da parte del personale di Aipo lungo gli argini del fiume Tanaro in località Massarini, Aipo ha scoperto il danneggiamento dei cartelli che segnalano il divieto di transito sulle sommità arginali che non sono progettate per il traffico veicolare. L’accesso non autorizzato in particolare di mezzi pesanti, può provocare cedimenti strutturali, deformazioni della sezione arginale, sfiancamento delle sponde e riduzione della capacità di contenimento delle piene con gravi conseguenze idrogeologiche. Per tali ragioni, nei tratti arginali di competenza Aipo non aperti alla pubblica circolazione, l’accesso di mezzi è consentito unicamente al personale dell’Agenzia a causa dei rischi specie durante gli eventi di piena. Uno dei due segnali è stato oggetto di un vero e proprio taglio alla base, presumibilmente tramite un flessibile di carattere intenzionale. L’altro dispositivo segnaletico è stato oggetto di un forte urto che ne ha piegato l’asta e il segnale separato dall’asta, quindi non ci sono dubbi sul modo intenzionale. Aipo, oltre a segnalare l’accaduto agli Enti interessati in questo caso ai Comuni di Alluvioni Piovera, sporgerà denuncia presso le Autorità competenti perché sono state vandalizzate opere volte alla tutela della collettività e alla sicurezza dei transiti, causando un danno sia per il bene danneggiato, sia per il costo delle operazioni di ripristino che si renderanno necessarie. Infine Aipo auspica nell’interesse di tutti che atti del genere non abbiano più a ripetersi, certa di poter contare sulla collaborazione degli Enti locali e delle Forze dell’ordine al fine di prevenire ed eventualmente sanzionare chi transita illegalmente e a maggior ragione chi distrugge o danneggia i cartelli di divieto. Fin qui … ma io dico all’Aipo: “Egregi signori, oltre ai cartelli che a quanto pare non rispetta nessuno, mettere delle transenne ? Anche cento cartelli non fermano chi utilizza un argine come gli pare, oltre a camion. trattori, suv , cross etc., e comunque è difficile che ci sia il costante controllo di un Ente pubblico. Capisco che una transenna potrebbe bloccare un intervento di emergenza, ma usando un po’ di acume si può gestire il tutto. Capisco anche che una transenna si può abbattere, ma potrebbe essere comunque un deterrente. Già abbiamo argini precari, dove si fa fatica ad ottenere interventi costanti di manutenzione ma facciamo di tutto per mantenerli nel miglior dei modi”. E questo per ciò che riguarda l’argine di Alluvioni Piovera, ma parlando di argini, da Casale Monferrato dopo aver letto l’articolo de Il Piccolo, mi hanno segnalato e inviato foto sull’argine Casale – Morano dove, a partire da Oltreponte verso Morano, sono stati installati tantissimi cartelli privi di senso per posizioni e motivazioni. Secondo chi mi ha inviato la segnalazione “l’argine non è una superstrada, ci manca solo che dopo averlo asfaltato (perché è stato pure asfaltato alla faccia del green) ci mettano anche i semafori, e su questo argine ci passa ogni tipo di mezzi anche se vi è il divieto”. Chi risarcisce i danni in caso di alluvione per collasso dell’argine? Meno cartelli e una transenna ad inizio Oltreponte e una a chiusura di Morano: e questo vale anche per Alluvioni Piovera.
Voto: 4