Abonante a sindacati e lavoratori Amag: “A suma ‘na brancà d’amis, stiamo uniti”. Ma tutta Alessandria ride: sindaco, lo sciopero è contro di lei! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Mettendo insieme le notizie pubblicate dai giornali, da cittadina di Alessandria cosa posso pensare? Che Amag non è neanche più alla frutta, ma all’amaro! Parto da qui: “Amag, protesta dei lavoratori sotto il Municipio di Alessandria. Sindaco: Facciamo fronte comune”. Singolare la richiesta a sindacati e lavoratori da parte del sindaco Abonante: “Facciamo fronte comune”. Fatico a credere a ciò che leggo, e mi chiedo se Abonante ci fa o ci è, come si dice in gergo popolare: davvero non ha capito che lo sciopero dei lavoratori Amag è CONTRO di lui oppure fa lo gnòrri sperando di cavarsela ‘spostando il tiro’? Credo la seconda, francamente, ma i sindacati non si son fatti prendere per i fondelli, vista la dichiarazione di un rappresentante della CGIL riportata su La Stampa del giorno successivo: “Non ho mai visto l’Amag in questa situazione. E non ho mai visto degli amministratori che nascondono le cose e non le vogliono dire o che, magari non le sanno neanche”. Guardate che la richiesta “siamo una brancà d’amis vogliamoci bene” del sindaco Abonante verso i sindacati e i lavoratori è davvero penosa, perché dal giugno 2022 è lui il primo responsabile delle decisioni per la città e degli uomini messi a dirigere in Amag. Ma torniamo indietro: dopo la pubblicazione di Radiogold di lunedì 10 ho ricevuto diversi commenti canzonatori, poi ho letto con piacere il commento di Corriereal di martedì 11: “Amag affonda? Ci pensi Molinari! [Controvento]”. Dice il sindaco di Alessandria: “Dobbiamo fare fronte comune affinché il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti riconosca il finanziamento del Pnrr ad Amag Reti Idriche. Noi siamo stati i primi ad avere lanciato idea di aggregare le multiutility del territorio del settore idrico, rispetto ad Amag Reti Gas confidiamo nell’interesse dei grandi gruppi e, infine, speriamo che la gara a doppio oggetto legata alla raccolta rifiuti si concluda bene, dopo che Agcom ha stroncato gli affidamenti precedenti e quelli sui parcheggi. Siamo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori e stiamo facendo l’impossibile per poter garantire un futuro a questo gruppo. Occorre che anche lo Stato ci dia una mano. Le rivendicazioni dei sindacati sono giuste. Ci sono però molti punti interrogativi che Roma dovrà risolvere”. Vabbè, abbiamo capito che tocca sempre agli altri risolvere i problemi di questa amministrazione, Abonante ha pure invocato il supporto dei parlamentari del nostro territorio, ma quali? Non certamente i parlamentari del suo “campo largo”, che a questo giro mi pare siano stati eletti altrove, ma in ogni caso, siamo seri, è tutta gente che, anche quando stava in maggioranza, per questa città e provincia ha prodotto un po’ di comunicati stampa autorefenziali (obiettivo cercare di farsi rieleggere!), e zero benefici concreti per territorio e cittadini. Abonante lo sa bene che a Roma l’Alessandrino dal 2018 ad oggi ha potuto contare solo sull’impegno dell’On. Riccardo Molinari. Sempre dai giornali della scorsa settimana, qualche titolo: “Amag appesa a un filo, il sindaco Abonante: “Senza soldi del Pnrr sarà la fine”. La rabbia dei lavoratori radunati sotto il comune ad Alessandria. L’azienda multiutility rischia le ingiunzioni di pagamento, solo i fondi da Roma e la vendita di alcuni rami possono salvarla”. Titolo sul cartaceo della Stampa a caratteri cubitali: “Alla canna del gas – L’ex municipalizzata in crisi: ieri la manifestazione di lavoratori e sindacati sotto palazzo rosso. Amag, la rabbia esplode in piazza “Senza fondi da Roma sarà la fine”. L’azienda rischia le ingiunzioni di pagamento, fondamentale vendere alcuni rami”. Sempre su La Stampa una dichiarazione del sindaco Abonante: “Non dipende più dal Comune: se non arrivano i fondi dal Ministero, possiamo dire addio ad Amag” … beh! La racconti come vuole ma Totò diceva ‘Accà nisciuno è fesso’. Dopo tre anni di (non) gestione caotica che tutti conoscono, secondo Abonante la colpa è di altri? Su La Stampa di martedì 11 febbraio i sindacati CGIL – UIL – CISL esprimono le loro preoccupazioni e non ci vanno leggeri, e mercoledì i sindacati uniti tornano a parlarne: “Sindacati su Amag: “Risposte ancora lacunose. Tutta la politica si unisca per risolvere la situazione”. Deduco che la richiesta a sindacati e lavoratori da parte del sindaco Abonante: “Facciamo fronte comune, siamo una brancà d’amis vogliamoci bene” al momento non ha funzionato.
Voto: 2

2) Dopo lo sciopero dei lavoratori Amag esce un intervento sui fatti del segretario cittadino della Lega Alessandro Rolando: “Lega su sciopero Amag: Al fianco di sindacati e lavoratori: ad Alessandria situazione drammatica, da Abonante lacrime di coccodrillo e disinformazione”. Subito la replica da parte del segretario cittadino del Pd Rapisardo Antinucci e dell’assessore alle Partecipate Giorgio Laguzzi: “Amag, Pd: “Dalla Lega assurdo ribaltamento della realtà. Azienda indebolita sotto la sua gestione”. Affermano i piddini (e prestate attenzione alle date): “Sentire parlare di gestione drammatica e svendita degli asset da parte della Lega che con le scelte operate dei tre anni di sua gestione ha fortemente deteriorato il gruppo Amag è l’assurdo ribaltamento della realtà, ciò è stato spiegato molto nettamente ieri dal sindaco e dalla Giunta durante lo sciopero. Il grande indebolimento del gruppo deriva dal mancato reinvestimento delle risorse derivanti dalla cessione dell’80% di Alegas durante la Giunta e la presidenza di Amag leghista. Se quei milioni fossero stati reinvestiti nell’azienda oggi si avrebbe una realtà più solida proprio per quelle lavoratrici e quei lavoratori che la Lega a parole dice di voler difendere, ma che nella realtà ha danneggiato proprio con le scelte fatte dal 2020 al 2022″.
Qualcosa subito non mi quadra, e siccome le date su fatti sono una mia priorità, ho iniziato una ricerca e sono andata a verificare quando l’amministrazione Cuttica ha venduto l’80% di Alegas a Iren. Ecco qui, 21 aprile 2022: “Iren Mercato SpA perfeziona l’acquisizione dell’80% di Alegas Srl”. Si legge: “Reggio Emilia, 21 Aprile 2022 – In data odierna Iren Mercato SpA ha perfezionato l’acquisizione dell’80% delle quote di Alegas Srl, di proprietà di AMAG SpA, dopo che il 29 dicembre 2021 la stessa Iren Mercato SpA aveva sottoscritto un accordo preliminare per l’acquisizione, essendo risultata aggiudicataria della procedura di gara indetta dalla suddetta società. Alegas opera nella vendita di gas ed energia elettrica ed ha un portafoglio di circa 43 mila clienti per lo più retail, di cui 36 mila clienti gas e 7 mila energia elettrica, distribuiti al 98% sul territorio della Provincia di Alessandria. Nel 2021 Alegas ha venduto 95 milioni di metri cubi di gas e 34 GWh di energia elettrica. Il corrispettivo pagato da Iren Mercato per l’acquisizione dell’80% di Alegas è pari a 16,7 milioni di euro che, tenuto conto della posizione finanziaria netta di Alegas, corrisponde ad un Enterprise Value di 27,6 milioni di euro. L’Ebitda di Alegas nel 2021 è di circa 1,3 milioni di euro ed è previsto in incremento nei prossimi anni grazie allo sviluppo del portafoglio clienti, alle attività di cross-selling e alle sinergie di processo ottenibili. L’Ebitda medio atteso nei prossimi 3 anni è pari a circa 3 milioni di euro.” Dunque Iren ha perfezionato l’accordo con Amag per l’acquisto di Alegas il 21 aprile 2022, e suppongo che il corrispettivo pagato stia attorno a tale data e non prima: ergo, poiché il 12 giugno 2022 viene eletta l’amministrazione Abonante, immagino sia stato questo sbilenco ‘campo largo’ a incassare e gestire la quota di risorse spettante al comune, socio di maggioranza di Amag: che ne hanno fatto? Se lo ritenevano opportuno, perché non hanno restituito quei circa 8 milioni di euro ad Amag stessa, per investimenti? Ho pure trovato questo articolo interessante scritto da PBVPartners il 26 Aprile 2022: “Iren Mercato acquisisce l’80% di Alegas da AMAG nell’ambito dell’operazione il gruppo Iren stato assistito dallo studio legale Gianni & Origoni, mentre AMAG S.p.A. stata assistita dallo studio legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi e PwC.” Quindi chi ha gestito nella realtà i denari della vendita Alegas a Iren?
Voto: 2

3) Il Segretario cittadino della Lega di Alessandria Alessandro Rolando mercoledì 12 febbraio ha confermato punto per punto i miei sospetti riguardo alla vendita di Alegas a Iren: “Rolando su Amag: “Pensiero di Laguzzi e Antinucci opposto a quello dell’azienda”. Il Segretario Rolando ha chiarito che il management Amag scelto dal sindaco Abonante e dallo stesso assessore Laguzzi, in una nota ufficiale del luglio 2024, in occasione della presentazione del Bilancio Consolidato 2023, affermava “Un’importante operazione strategica nel 2022 è stata la cessione dell’80% delle quote di Alegas S.r.l. a IREN Mercato, generando una plusvalenza di 13.547.000 euro. Questo risultato significativo ha permesso al Consiglio di amministrazione di Amag di redistribuire una parte del risultato all’interno del gruppo, migliorando la liquidità delle società controllate”. E ancora: “La vendita di Alegas portò in cassa una liquidità importante, una parte reinvestita nelle aziende del Gruppo, e una parte distribuita tra gli azionisti di Alegas, primo tra i quali certamente il comune di Alessandria. Poiché peraltro i circa 8 milioni finiti nelle casse di Palazzo Rosso furono gestiti proprio dalla Giunta del sindaco Abonante, eletto nel giugno 2022, la domanda va posta semmai all’attuale amministrazione: come avete gestito le risorse derivate dalla vendita di Alegas? Se ancora le avete nel cassetto (come per i quaranta milioni destinati al nuovo ponte Bormida) potete sempre decidere di reinvestirle nel Gruppo Amag, nessuno ve lo impedisce”. In conclusione Rolando evidenzia anche un’altra questione rilevante: “Tra gli altri temi, quello “che riguarda i 7,5 milioni di euro del ‘contratto di servizio’ che in cinque anni Iren, acquirente di Alegas, avrebbe dovuto riconoscere al Gruppo Amag. La prima tranche, quella del 2022, fu regolarmente versata. Poi, con l’arrivo dei manager individuati dalla giunta Abonante, i versamenti si sono interrotti, fino ad una ‘transazione’ che ha portato in cassa al Gruppo Amag almeno 2 milioni di euro in meno del pattuito. Qualcuno ha ipotizzato nelle scorse settimane che ci possano essere gli estremi del danno erariale. Noi, più pacatamente, segnaliamo che chi stipulò quell’accordo al ribasso è rimasto ad Alessandria pochi mesi, e poi è ripartito. Forse l’attuale amministrazione, riguardo al Gruppo Amag, dovrebbe interrogarsi sulle proprie scelte dal settembre 2022 a oggi, prima di arrampicarsi sui vetri alla ricerca di ‘diversivi’, quando viene messa alle strette da sindacati e lavoratori“.
Ma perché raccontare bugie alla Pinocchio, sapendo che hanno le gambe corte? Probabilmente per mistificare la realtà, o stravolgerla, agli occhi di chi non segue le vidende passo passo, e si accontenta poi di un titolo veloce, di una frase a effetto, di uno slogan. Com’era quello della campagna elettorale di Abonante? Ah sì, Alessandria davvero vostra! Che ne dite, dipendenti Amag? Siamo davvero fortunati, non credete?
Voto: 10