Grigi, a Castellazzo tre punti sudatissimi

di Pier L. Cavalchini

Castellazzo Bormida è più di un Comune territorialmente confinante con Alessandria, è parte stessa della storia della città capoluogo: Marengo, Rovereto, Bergoglio e, per l’appunto, Gamondio, un po’ la “madre” di Castellazzo, sono all’origine della stessa città di Alessandria, nel lontano 1168. Un legame forte, storico, ambientale, sociale e sportivo. Molti, infatti, sono i castellazzesi che hanno condiviso anni e anni di sport con la mitica Alessandria U.S. , dalle esperienze meno significative fino alla serie B: solo tre anni fa il glorioso Orso grigio concludeva la sua permanenza effimera in serie B con un mesto 0 a 1 subito dal Vicenza. E molti castellazzesi erano là al Mocca a sperare nell’impossibile, in un “mantenimento di posizione” che – evidentemente – non era ancora alla portata. Un legame speciale, pertanto, con un rispetto reciproco nelle poche occasioni di incontro fra le due squadre.

E, bisogna ammetterlo, i “bianco-verdi” del Castellazzo hanno pienamente onorato l’appuntamento mettendo alle corde una Alessandria (F.C. per le note recenti vicende) forte ma non fortissima e con cali di attenzione su cui riflettere.

Il Castellazzo, come da previsioni, si presenta con una formazione estremamente attenta e per quindici minuti fa valere tanto le maniere forti quanto una pressione asfissiante su tutti i portatori di palla, marcando con determinazione le due punte ufficiali in maglia grigia (Erbini e Cardellino) e bloccando, allo stesso tempo, fonti inesauribili di gioco come Pellegrini, Muratore e Ventre.

Infatti la “mossa”, se così la possiamo definire, del vice-mister Ammirata è stata quella di spostare avanti il più possibile i due laterali, librandoli da troppe preoccupazioni difensive. Una operazione che si è mostrata vincente anche se “dietro”, forse per questo motivo, si è ballato un po’ troppo.

I primi quindici minuti sono di pressione continua da parte degli alessandrini, alla ricerca di un successo importante. Un quarto d’ora in cui si sono fatti sentire spintoni, blocchi e tacchetti dei Castellazzesi con il sig. Coscarelli a dirigere, inizialmente, con troppo fair-play…. permettendo un po’ di tutto.

Al minuto due è, comunque, Mazzocca a mettere i brividi a Ivaldi su punizione. Il portiere castellazzese riesce a deviare in angolo. Continua la pressione “grigia” ma è Schiavone, insieme a Viscomi perenne spina nel fianco dell’Alessandria, ad avere l’occasione buona del vantaggio. La palla che gli arriva da un rinvio dalle retrovie “bianco-verdi” è però troppo veloce e non riesce a controllarla a dovere. E’ comunque l’Alessandria a tenere il pallino del gioco e per due volte con Vinces e Pellegrini va vicina al gol. Gara tutta giocata sulla velocità e con continui duri confronti quella dei quattro moschettieri Muratore, Pellegrini, Vinces e Ventre, obbligati a ragionare in frettissima per non perdere il pallone, data l’aggressività degli avversari.

Siamo ormai a metà primo tempo e, per due volte, l’argentino Cardellino si fa apprezzare per spunti di qualità, prima con un tiro alzato con fatica da Ivaldi, poi come centravanti di movimento che si fa trovare libero al momento giusto davanti al portiere e costringe i difensori in “bianco-verde” al fallo da rigore. Va sul dischetto un ispirato Erbini, anche lui uno dei migliori, che freddamente insacca. Uno a zero al trentesimo minuto. La reazione del Castellazzo non è immediata e almeno fino alla fine della prima frazione è l’Alessandria a macinare gioco. Con una occasione possibile di raddoppio non sfruttata da Ventre che alza troppo un tiro non difficile.

Storia tutta diversa nella ripresa con i locali che entrano in campo con il dente avvelenato e provano in tutti i modi a pareggiare. Prima è Viscomi su punizione a suonare il campanello d’allarme poi, al minuto 13, è Schiavone a ribattere a rete una azione prolungata in area alessandrina da parte del Castellazzo. La sua semirovesciata è praticamente imparabile e, così, si arriva all’imprevisto pareggio, imprevisto sia per i Grigi in campo sia per i cinquecento sostenitori presenti, provenienti dal capoluogo.

L’Alessandria si scuote, dopo un quarto d’ora iniziale di evidente torpore, su cui si dovrà ragionare, e prova a riorganizzarsi, anche perché l’avversario si dimostra molto determinato. Infatti il Castellazzo, con un cambio di modulo evidente che porta a liberare un uomo a centrocampo, è tutt’altra cosa rispetto al primo tempo e, almeno in due occasioni, rischia di pareggiare le sorti. Prima con Schiavone al minuto 33 poi con Viscomi che perde l’occasione buona per tirare a tu per tu con Canegallo al minuto 43. Il portiere “grigio” tra l’altro si rende protagonista di più interventi decisivi sempre in situazioni spurie di mischia in area. Qualcosa, evidentemente, non torna in difesa e mister Ammirata rinforza le linee prima con Cirio e poi con Massaro. I Grigi avrebbero la possibilità, specie con azioni di rimessa, di rimpinguare il bottino e di mettere in sicurezza il risultato, quanto ma il tiro di Muratore al trentacinquesimo è troppo centrale e ben parato da un attento Ivaldi, mentre una stangata del sempre presente e positivo Pellegrini al quarto minuto di recupero incoccia la traversa a portiere battuto. Ci prova anche Ventre, per la verità, ma con mira non perfetta e sul suo errore si chiude la partita.

Il due a uno ci pare il risultato più giusto, alla fine, viste le due squadre in campo e prendendo in considerazione tutte le molte occasioni costruite da entrambe le formazioni, per chi ha assistito direttamente al match si è trattato di un confronto aperto e senza esclusioni di colpi. L’allenatore Molina a fine partita e in sala stampa si è lamentato per un rigore non dato durante una delle molte mischie in area Canegallo, ma ci tocca l’ingrato compito di rassicurarlo… Non c’era nessun rigore perché, dopo un rimpallo su un tiro a botta sicura di un attaccante “bianco-verde” il giocatore all’estremità dell’area in uscita incappa nelle gambe di un nostro difensore tuffandosi in modo evidente e non giustificato. Bene ha fatto l’arbitro a far proseguire l’azione.

A parte quest’episodio contestato va fatta notare la maturità della squadra in maglia grigia “nel suo insieme”. Al contrario di quanto successo ad Alba non ci si è fatti coinvolgere troppo nelle provocazioni e non ci si è fatti intimidire dalla continua pressione, a volte al limite del lecito. Gli “orsacchiotti” non si sono fatti, soprattutto, condizionare dal gol subito e, con caparbietà, nell’arco di una decina di minuti, hanno rimesso le cose a posto. Ora l’Alessandria è da sola in testa al Campionato, ben più difficile del previsto, con due punti di distacco dal Trino vittorioso sul campo del Casale. Vedremo prossimamente, a cominciare dal derby con i nerostellati, cosa succederà.

Castellazzo 1 – FC Alessandria 2

Marcatori: 30′ Erbini (A), 57′ Schiavone (C), 71′ Erbini (A)