I sindacati dopo lo sciopero Amag: “Dal sindaco Abonante risposte non convincenti: credibilità della gestione ai minimi storici”

Le segreterie territoriali unitamente alla RSU vogliono ringraziare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori per aver aderito alla giornata di sciopero e al presidio che si è svolto sotto il comune il 10 febbraio.

Ringraziamo anche le R.S.U. delle aziende del territorio alessandrino presenti, per citarne alcune Guala, Syensqo, PPG, Michelin ecc. che hanno manifestato la loro solidarietà partecipando all’iniziativa.

È STATO DATO UN SEGNALE IMPORTANTE ALLA PROPRIETÀ, A CHI GESTISCE L’AZIENDA E ALLA CITTA’ TUTTA!!!!! GRAZIE!

Durante il presidio una delegazione è stata ricevuta dal Sindaco.

Le segreterie Territoriali di categoria insieme ai Confederali e alla RSU hanno riportato le seguenti preoccupazioni:

  • Le decisioni dichiarate non sono convincenti e ci lasciano estremamente perplessi in merito al futuro della società.
  • Negli ultimi mesi gli impegni presi ai tavoli sindacali e istituzionali riguardo la presentazione del piano industriale, il conferimento ad Amag di alcune attività oggi in capo alla proprietà e l’interruzione del rapporto di consulenza sono stati puntualmente disattesi
  • La riorganizzazione in atto nel Gruppo è stata del tutto unilaterale e lo spostamento delle persone coinvolte è stato eseguito senza il confronto con il sindacato, e senza un’analisi precisa delle competenze, portando anche a spostamenti multipli della stessa persona.
    Tutto questo ha generato una credibilità nella gestione ai minimi storici.

Le risposte del Sindaco e dell’Assessore sono state le seguenti:

La situazione del Servizio Idrico Integrato generata dalla decisione del MIT e di Arera di bloccare i finanziamenti del PNRR sta creando una forte incertezza sul futuro di Amag. La scelta di andare a gara con la cessione della quota di maggioranza del capitale sociale di Reti Gas edella gara a doppio oggetto per Amag Ambiente, stando allo stato attuale dei conti del Gruppo e i rilevanti investimenti necessari, è inevitabile. Viene ribadito che la scelta di vendere Alegas fatta dalla precedente gestione è stata deflagrante e ha indebolito l’intero Gruppo in quanto il ricavato dell’operazione non è stato interamente reinvestito nella società.

  • In conclusione le organizzazioni sindacali hanno preso atto delle risposte, alcune ancora molte lacunose e hanno affermato che chiederanno un incontro all’Egato 6 per approfondire la situazione del SII allo stato attuale e in prospettiva e valuteranno una richiesta di incontro al MIT per capire le ragioni del blocco dei finanziamenti PNRR.

Inoltre è stato chiesto un maggior coinvolgimento del sindacato anche attraverso la definizione dei patti parasociali e un approfondimento delle decisioni assunte dalla proprietà.

Nelle preoccupazioni espresse ribadiamo il rammarico nei confronti della proprietà nel non assegnare attività ulteriori ad Amag, evidenziando inoltre la necessità di maggiori competenze da parte di chi amministra la società.

AUSPICHIAMO CHE LA POLITICA TUTTA SI RENDA PROTAGONISTA PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA SOCIETA’

Qualora tutto questo non dovesse essere portato avanti almeno nel metodo torneremo sotto il comune a manifestare!