Scioperi Amag e cimiteri: la doppia sconfitta della giunta Abonante. Ma si pensa a togliere le auto anche da piazza Carducci! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) L’amministrazione Abonante con il suo “campo largo” all’alba del terzo anno di mandato è riuscita là dove tutti prima avevano fallito: mobilitare i sindacati a difesa dei lavoratori in realtà a gestione centrosinistra! Evidentemente il vaso è davvero colmo, e strabocca, se organizzazioni sindacali da sempre ‘stampella’ di governi e amministrazioni finto progressiste han deciso di mobilitarsi senza più indugi. Mi riferisco, lo capite bene di sicuro, allo sciopero indetto per lunedì prossimo per i lavoratori di Amag Reti Gas e Amag Reti Idriche, a pochi mesi dallo sciopero di Amag Ambiente. Ma anche alla forte ‘agitazione’ dei lavoratori del Consorzio Cimiteri Alessandrini, o meglio dei pochi che restano in organico. Lì si tratta tecnicamente di lavoratori privati, ma sappiamo bene cosa (non) è successo negli ultimi 30 mesi: un servizio sempre più scadente, cimiteri abbandonati nell’incuria e nel degrado, zero controlli da parte dell’amministrazione Abonante. Quando leggo i proclami dell’assessore competente (il secondo: uno se lo sono già giocati nel primo biennio) alterno rabbia e sorrisi: “Se va avanti così prenderemo provvedimenti…Così non va bene, adesso ci sentiranno”, e via di questo tenore. Mamma mia che paura, assessore: non vorrà mica gettare qualcuno nel panico, vero? Insomma, siamo oltre il ridicolo.
Gruppo Amag: l’obiettivo perseguito dal settembre 2022 (ma è vero o no che in cassa il Gruppo aveva all’epoca 28 milioni e 800 mila euro?) ad oggi è chiaro a tutti: vendere gli asset di valore, ossia la rete del gas e la gestione rifiuti (raccolta + smaltimento). In città tutti sanno già anche a chi, ma non si può dire prima che siano espletate con trasparenza gare europee. Se poi a vincerle sarà il player di cui tutti parlano da anni, vorrà dire che è il soggetto più idoneo, evviva. Intanto anche leggendo i requisiti del bando con cui si cercano tre nuovi membri del cda, tra cui il Presidente, qualche sospetto ulteriore viene. Ma del resto, se prima per due anni e mezzo lasci andare tutto alla malora, e alterni alla guida del Gruppo scialbe figure di cui già oggi nessuno ricorda nomi e volti, tutto ciò che viene dopo sarà accolto con giubilo dal popolo plaudente. Veniamo da lontano, per andare lontano, dicevano un tempo i compagni: insomma, qui di improvvisato c’è poco o nulla, conveniamone. E intanto via libera al bando per assumere un altro manager da 200 mila euro l’anno: assolutamente fondamentale, in un momento come questo.

Cimiteri: 14 camposanti (tra cui il Monumentale, che non è uno scherzo), 6 addetti. La situazione si commenta da sé, e non possiamo certo inveire contro i lavoratori, a cui va la nostra piena solidarietà. Ma chi ha lucrato in questi anni su questo appalto? Chi è stato il motore primo del progetto? Anche qui, Pulcinella con i suoi segreti ad Alessandria si troverebbe benone: a suo agio. Ma mentre per Amag è facile intuire quali saranno gli sviluppi industriali, qui pare si sia messi anche peggio: non si intravvede all’orizzonte, insomma, qualche bella holding quotata in Borsa interessata al business del caro estinto. Per cui il serio rischio è precipitare di nuovo nel gorgo di una ‘raffazzonata’ gestione interna, o peggio ancora che le solite cooperative dei soliti amici, magari appena usciti da un altro filone, si infilino qui. Staremo a vedere.
Intanto qualcuno ricorda i progetti dell’attuale vice sindaco Barosini? Consiglio questo articolo: “Cimiteri: ora si pagherà l’Iva. “4 mila loculi in più ad Alessandria, nel 2023 lo spazio per gli animali”. E’ chiaro che l’attuale amministrazione non ha mai verificato e i risultati sono questi. Quindi un fallimento dietro l’altro: complimenti!
Voto: 2

2) Piazza Carducci senza auto? L’Associazione Ideale chiede: “Sarà mai possibile?” Ecco un bel suggerimento da ideologia green spinta al ‘campo largo’ abonantiano, già sensibile di suo a queste sirene. Ecco come: “E se le piazze fossero verdi davvero? Se anziché il cemento ci fossero terra ed erba? L’associazione Ideale ha re-immaginato piazza Carducci ad Alessandria, oggi piena di auto, proponendola con vegetazione e fiori. Una provocazione accompagnata anche da una serie di domande rivolte ai cittadini su Instagram in cui ci si interroga se mai una soluzione del genere sarà possibile”. Già nel 2023 fu fatta una proposta simile: “L’AI mostra quanto sarebbe bella Piazza della Libertà con un prato al posto delle auto”. Terra e erba al posto dell’asfalto insomma. Peraltro, considerata la scarsa propensione della giunta Abonante ha garantire una decorosa manutenzione del verde pubblico, per non dire dei cimiteri, già mi pare un azzardo: immaginatevi che jungla verrebbe fuori! Ma soprattutto, benedetti seguaci del green senza criterio, perché non provate una volta tanto a confrontarvi con la realtà, anziché con il mondo dei sogni? Vogliamo bloccare del tutto l’accesso delle auto al centro città, e vogliamo pure eliminare quelle (poche, inadeguate e spesso anche costose) aree adibite a parcheggio. Ma che futuro immaginate, se posso chiedere? Tutti a piedi, in bici e monopattino? Perché lo sapete, vero, quali sono le condizioni del trasporto pubblico locale? A me questi ambientalisti da bar Sport fanno sorridere, ma fino ad un certo punto. Perché poi quando comandano danni ne fanno, eccome: guardare come è messa Milano. Peraltro, sono spesso le stesse persone che considerano diritto inalienabile l’aria condizionata in casa, in auto, al lavoro. E che si spostano in aereo magari 6 o 7 volte l’anno, ma tanto loro con una quota del costo del biglietto piantano un albero in Amazzonia, o così è stato loro promesso. Ho letto che ora si dice ‘bimbiminkia’ al potere, e mi sembra renda abbastanza bene l’idea. In ogni caso, quest’ideologia ambientalista velleitaria ha radici profonde. Già negli anni Novanta mi regalarono “Le bugie degli ambientalisti. I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti”, opera in due volumi in cui il prof. Romano Prodi, al tempo Commissario UE, si autodefinisce “militante del Protocollo di Kyoto”. E, a proposito di militanza, vedo che a 86 anni l’ex premier è tornato alla ribalta, erogando preziosi consigli all’attuale centro sinistra. Mi chiedo solo se questi signori, e l’autoreferenziale UE dove loro ancora comandano, si rendono conto dell’isolamento planetario in cui ci stanno trascinando, e come intendano comportarsi nei prossimi anni, considerato che tutti i player che pesano sullo scacchiere mondiale (Usa, Russia, Cina, India e via discorrendo) stanno andando in tutt’altra direzione, e della vecchia Europa ambientalista/ecologista di maniera sembrano poter fare tranquillamente a meno. Voto: 2

3) Un plauso all’Associazione Agricoltori Coldiretti. Questa Associazione merita un encomio, è sempre in prima linea nel cercare di difendere i suoi associati, l’italianità e la nostra salute. La notizia che la Commissione Europea ha autorizzato la vendita della polvere di larve di tarma della farina nei Paesi della UE e il prodotto sarà presto disponibile nei supermercati, mi ha disgustato. Per la Coldiretti è l’ennesimo impegno: “Coldiretti contro farine di larve con vitamina D artificiale. “Assurdo promuoverle, difendiamo il grano alessandrino”. Coldiretti denuncia quanto segue: “L’Unione Europea ha dato il via libera all’immissione in commercio della polvere di larve di Tenebrio molitor (verme giallo della farina). La polvere viene trattata con raggi ultravioletti per ottenere due risultati: bonificare la matrice alimentare, direttamente sul prodotto e aumentare il contenuto in vitamina D della stessa matrice. Si tratta, nei fatti, di un prodotto tutt’altro che naturale, bensì ultra trasformato, e che dovrebbe riportare in etichetta la dicitura contiene vitamina D prodotta mediante trattamento con Uv. Coldiretti aveva chiesto che la loro presenza sul mercato fosse indicata in etichetta poiché il consumo di questi insetti può causare reazioni nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Tale appello a cui era seguita la firma di quattro decreti per assicurare la necessaria trasparenza ai consumatori”. Non vado oltre perché è già chiara l’ennesima schifezza che fuoriesce dalla UE, non ho mai nascosto di essere antieuropeista e in ambito euro green ce né voluto del tempo, ma per fortuna ka verità sta venendo a galla grazie anche alla sollevazione degli agricoltori contro l’ideologia di un ambientalismo apocalittico. Le rivendicazioni di Coldiretti in merito si possono leggere in questo articolo: “La ribellione agricola smaschera i pifferai dell’utopia green”. In sintesi: Coldiretti pretende dalla Commissione europea che faccia chiarezza sul caso Timmermans che per anni ha criminalizzato i produttori agricoli e i coltivatori diretti di tutta l’Europa come il male assoluto, ergendo alcune delle associazioni ambientaliste più importanti a giudici di un tribunale della storia che pretendeva di condannarli, in particolare quelli italiani. Coldiretti non è sorpresa dell’inchiesta olandese in atto, già nel 2021 Coldiretti è stata la prima e l’unica a denunciare l’imbroglio verde e come più volte dietro questi processi di falso ambientalismo ci potesse essere ben altro, compresa anche la spinta molto forte da parte di multinazionali che hanno interessi economici legati ad altre forme di business come quello dei cibi fatti in laboratorio, su cui sta investendo una lobby di oligarchi multimiliardari. Infine: Coldiretti sostiene che se quanto emerso dovesse essere confermato, la verità è che abbiamo sempre avuto ragione nel sostenere che dietro il Green Deal di Timmermans si nascondeva un’agenda politica a senso unico, capace solo di favorire interessi di parte e non di garantire l’equilibrio tra la sostenibilità ambientale e la necessità di proteggere la nostra agricoltura, infliggendo gravi danni alle filiere agricole in nome di un ambientalismo ideologico. E’ mia opinione che la grande Europa in buona parte sia composta da ipocriti speculatori con la criniera sullo stomaco che per il denaro calpestano la vita dei cittadini UE, le elezioni appena trascorse hanno dato un segnale, si spera che qualcosa cambi. Alla Coldiretti alessandrina e nazionale si chiede di non fermarsi e proseguire nella strada intrapresa per la nostra salute e per il pianeta Terra.
Voto: 10