Il sindaco Capra (Lega): “Da città industriale a polo turistico e culturale: per Casale il Monferrato è grande valore aggiunto”. Le sfide dell’Irccs, e dei collegamenti con Milano

di Ettore Grassano

Casale Capitale del Monferrato, Casale polo produttivo ma anche meta turistica apprezzata, e con un ruolo centrale nel futuro Irccs. Vista dal capoluogo di provincia, aldilà di una rivalità ormai più folkloristica che reale, Casale Monferrato appare spesso come una realtà più dinamica, più curata, più proiettata verso il futuro. Ma i problemi, naturalmente, ci sono anche qui: il dramma dell’Eternit, la crisi dell’industria, i trasporti talora deficitari, una sanità sempre migliorabile. L’avvocato Emanuele Capra, Lega, è dallo scorso giugno sindaco della città, dopo cinque anni come vice sindaco di Federico Riboldi, oggi assessore alla Sanità della Regione Piemonte. Una scelta di ‘continuità’, quella degli elettori casalesi, che hanno deciso di continuare a fidarsi degli amministratori di centro destra, e di dare continuità ai progetti partiti nel 2018. Proviamo a scoprire, in questa chiaccherata con il sindaco Capra, quali sono le priorità, e anche le difficoltà con cui il comune di Casale Monferrato dovrà confrontarsi da qui al 2029.

Casale Monferrato 2025: quali le priorità del Comune?
Tra le priorità assolute dell’amministrazione ricordo le Grandi Opere, che non sono solo interventi infrastrutturali, ma veri e propri investimenti per il futuro della nostra città. La riqualificazione di Piazza Venezia e del Paraboloide si pongono l’obiettivo di valorizzare luoghi importanti per il nostro tessuto urbano, rendendoli più fruibili, accoglienti e capaci di attrarre cittadini e visitatori.
Procederemo con il completamento della pista di atletica, un’opera fondamentale per promuovere lo sport e i suoi valori tra i giovani e non solo.
Attenzione particolare sarà riservata, inoltre, al nostro patrimonio storico: la ristrutturazione della facciata del Castello è un impegno che testimonia la volontà di custodire e rilanciare la nostra identità culturale.
Non dimentichiamo, inoltre, il territorio più ampio: il completamento delle opere nelle frazioni, grazie ai fondi di coesione, rappresenta un doveroso segnale di attenzione verso tutte le comunità locali.
Infine, priorità imprescindibile rimangono gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su strade e marciapiedi, che rispondono alle necessità quotidiane dei cittadini, garantendo sicurezza e decoro urbano.

Casale Capitale del Monferrato: cosa significa oggi? Avvertite questa responsabilità?
Casale senza il suo territorio, quindi senza il Monferrato, sarebbe una cittadina bella e di pregio, ma come tante altre: riteniamo che il territorio sia il vero valore aggiunto della città e che qualunque programmazione non possa prescindere da un coordinamento con tutti i comuni del nostro Monferrato e non solo, anche del Gran Monferrato inteso come territorio più ampio, per le iniziative e per le azioni da intraprendere.

Casale ha una forte tradizione industriale, ma in questo ultimo decennio ha anche saputo ‘cambiare pelle’: la logistica si svilupperà anche qui?
Sì, questa è la direzione che abbiamo voluto dare con la nostra impronta amministrativa e ne è un esempio l’ultima variante strutturale: verificato che l’industria, per come la conoscevamo fino a qualche anno fa, non ha più possibilità di sviluppo su questo territorio, si è cercato di adattare gli strumenti urbanistici alle nuove esigenze e proprio in questa direzione vanno la variante fatta per il PP5 e per le aree limitrofe di proprietà privata.

Sanità, priorità assoluta a tutte le latitudini: cosa manca oggi al Santo Spirito, e alla medicina territoriale?
Il personale. Il problema della nostra sanità in questo momento non è di natura amministrativa: da parte della Regione non sono stati più attuati interventi di chiusura dei reparti o riorganizzazioni delle strutture e dei dipartimenti, ma si riscontra la carenza di personale. Sarà necessario strutturare, di concerto con la Regione, soluzioni che ofrfano strumenti che agevolino l’assunzione di personale e sostenerne la disponibilità a operare nella struttura casalese.

Irccs, cosa cambierà per Casale, e per il Monferrato?
L’opportunità di avere una struttura universitaria specializzata in ambito oncologico a Casale Monferrato, considerata la forte caratterizzazione che ha il nostro territorio per le patologie asbesto correlate, è molto importante sia per la ricerca sia per la cura di queste particolari patologie che, nostro malgrado, da troppi anni si presentano come pesante eredità di un passato che ci stiamo mettendo alle spalle.

Altro nodo delicato, i trasporti, a partire dai collegamenti ferroviari con Milano: cosa chiedete come comune?
Il fatto di avere già ottenuto nello scorso mandato la riapertura di una tratta come la Casale – Milano via Mortara è stato un traguardo importante. Ora l’obiettivo è quello di adattare l’offerta della tratta in modo sempre più concreto alle esigenze, non solo dei pendolari, ma anche dei turisti. L’auspicio è quello di riuscire ad attivare un proficuo dialogo con la Regione per trovare le risorse che consentano di avere i treni disponibili anche nei weekend, oltre che per una avere riorganizzazione degli orari e della tratta in modo che raggiungere Milano sia effettivamente rapido e semplice per i pendolari che utilizzano il servizio per ragioni lavoro durante la settimana.

Copia di Riparte a maggio la stagione di Arte Organistica nel Monferrato 2

“Come è bella Casale Monferrato”, commenta generalmente chi scopre la vostra città: i casalesi ne sono consapevoli, e orgogliosi?
Purtroppo non del tutto e a volte, questo, può essere un problema: spesso, “si guarda all’erba del vicino che sembra più verde” e la nostra città non fa eccezione, ma credo che il lavoro di recupero dell’identità storica culturale e del patrimonio artistico della città, che stiamo realizzando in continuità con lo scorso mandato, possa aiutare anche i nostri cittadini a rendersi sempre più conto di quanto sia ricco e bello il territorio che abitano e di come possano contribuire a valorizzarlo anche con le loro azioni quotidiane.

A proposito di rivalità, almeno calcistica, con Alessandria: le due squadre quest’anno sono tornate a sfidarsi, purtroppo in un contesto dilettantistico non entusiasmante. Lei è un sindaco tifoso, o semplice simpatizzante?
Io ho sempre giocato a calcio e questo sport è stato al centro dei miei interessi per una grossa porzione della mia vita e quindi devo dire che seguirlo per me non è sicuramente una novità. Confesso di non aver mai seguito il Casale allo stadio con eccessiva costanza, ma non ci vado nemmeno per la Juventus che è il mio primo amore, però è chiaro che la passione e la gioia di poterci andare da primo cittadino a rappresentare la nostra comunità, restituisce un’emozione particolare che si unisce alla speranza di poter seguire in serie sempre superiori una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano, riuscendo addirittura a conquistare un titolo nazionale.