Giovedì 12 dicembre 2024 nella Sala del Ridotto del Teatro Civico sono stati presentati i risultati della ricerca sociale promossa dal Comune di Tortona e realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Solea di Torino con il contributo dell’Università del Piemonte Orientale. L’iniziativa è stata un’opportunità per conoscere le principali evidenze emerse dallo studio che ha coinvolto i giovani del nostro territorio, affrontando temi cruciali come l’inclusione sociale e la partecipazione civica. Contemporaneamente è stato anche inaugurato il nuovo Informagiovani, uno spazio che offrirà servizi e informazioni utili per supportare i giovani nel loro percorso formativo, professionale e di crescita personale.
Lo studio sotto forma di “ricerca-azione”, ossia una ricerca partecipata volta all’attivazione della comunità territoriale, avviata nel novembre 2023 ha coinvolto attivamente un gruppo di otto giovani del territorio e quattro studenti universitari che hanno contribuito attivamente alla realizzazione della ricerca. Durante la ricerca-azione sono state intervistati 60 giovani del territorio e sono stati svolti 18 focus group che hanno coinvolto circa 100 partecipanti, ovvero il 2,4% della popolazione under 25 della città. In particolare la fascia d’età interessata dall’azione è stata compresa tra i 14 e i 28 anni.
I quesiti della ricerca possono essere ricondotti alle seguenti domande: 1) Quali dinamiche di apatia – partecipazione si attivano nel contesto di una piccola città come Tortona quando si propone un progetto di ricerca-azione? 2) Quali sono tecniche e percorsi efficaci per attivare la popolazione giovane e incoraggiarla a contribuire? 3) Che rapporto hanno i e le giovani con lo spazio pubblico e quali sono le loro “geografie quotidiane”? 4) In che modo concepiscono lo spazio urbano? Quali bisogni e desideri hanno, quale città immaginano? 5) Come i servizi possono raggiungere desideri e bisogni e avvicinarsi così alla città immaginata immaginabile dei e delle giovani?
Nel percorso sono state sperimentate tecniche di coinvolgimento dei giovani del territorio che si sono dimostrati disponibili a contribuire attivamente alla ricerca e si sono adoperati per intervistare i coetanei tramite le tecniche della ricerca sociale con una modalità peer-to-peer.
Il principale risultato emerso in risposta alle domande che si anticipavano riguarda la partecipazione e la presenza dei giovani nello spazio pubblico. Se un punto di partenza era la sensazione che i giovani non fossero interessati a prendere parte attiva nella vita sociale della città, la ricerca ha individuato delle possibili ragioni: i giovani tortonesi sono spesso molto riflessivi e necessitano tranquillità, trascorrendo molto tempo nello spazio domestico e coltivando passioni individuali. La domanda di tranquillità, a cui la vita tortonese risponde per i suoi ritmi considerati dai giovani più lenti e “a misura d’uomo” rispetto a città più grandi, deriva soprattutto dalla percezione di sentirsi sovra-stimolati, esposti a pressioni sociali connesse allo studio, al lavoro, allo sport e ad altre attività musicali e artistiche. La richiesta di partecipare in modo assiduo lascia ai giovani scarsa percezione di poter godere del proprio tempo libero da impegnare diversamente.
Le conseguenze sono un ripiegamento verso attività solitarie e l’individuazione della casa come il luogo dove poter rispondere alle proprie necessità e soddisfare il bisogno di tranquillità. Una seconda spiegazione riguarda le difficoltà derivanti da uno scarso esercizio di immaginazione e una rara interlocuzione con gli adulti rispetto ai loro desideri. Si sentono di poter essere potenziali attori di cambiamento, ma necessitano di luoghi e occasione per sperimentare e mettersi in gioco. In questo senso sembra non siano tanto le attività a mancare, quanto la possibilità di accedere a iniziative adatte al loro target e la scarsa informazione rispetto all’offerta presente città.
In questo senso, l’inaugurazione dell’Informagiovani si inserisce anche come risposta alle necessità espresse, in particolare nell’avere maggiori punti di incontro e un supporto che dia indicazioni e informazioni sulle opportunità e gli eventi.
Nel dettaglio della ricerca, rispetto alla frequentazione della città da parte dei giovani sono emersi alcuni aspetti in modo preponderante: spesso i luoghi di socializzazione sono anche luoghi di consumo (ad esempio i bar); spazi verdi e parchi sono luoghi importanti per trascorrere tempo libero e si svolgono volentieri attività all’aria aperta; i giovani di Tortona ritengono molto importante lo sport; cinema e teatri sono luoghi del tempo libero ma non sono molto frequentati per insoddisfazione rispetto all’offerta; la casa è vissuta come luogo di solitudine indispensabile. Un tema che emerge è il senso di noia e la sensazione di voler fuggire. Per quanto riguarda l’uso dei social i più menzionati sono stati Instagram e Whatsapp. Facebook viene poco utilizzato, in alcuni casi per reperire eventi tramite il profilo di altre persone (ad esempio parenti adulti). Alcuni realizzano contenuti online e usano i social come luoghi dove reperire informazioni affidabili, così come i podcast. Internet può essere anche un luogo di studio e di lettura.
In molti sono soddisfatti per la vita che conducono a Tortona, ma hanno espresso bisogni e hanno cercato di immaginare la città che vorrebbero. L’esercizio dell’immaginazione proposto, anche stimolato dalla richiesta di produrre in alcuni casi mappe creative, è sembrato allo stesso tempo difficile e stimolante, come si anticipava. Se infatti da un lato i giovani hanno sperimentato difficoltà nell’elaborare nuove idee rispetto al futuro, dall’altro lato nel dialogo con gli intervistatori sono emerse idee diverse e variegate. Spesso al termine delle interviste e dei focus group le persone intervistate hanno dichiarato che era la prima volta che facevano un tale esercizio di immaginazione e in alcuni casi hanno ringraziato per averlo proposto.
Un elemento spesso presente nella città ideale immaginata sono gli spazi verdi, i luoghi di outdoor urbano e un maggiore contatto con la natura. Un elemento che emerge quando si chiede ai giovani di che cosa abbiano bisogno per costruire la città che vorrebbero, riguarda le occasioni di divertimento ed eventi che siano strutturati in modo da essere adatti al loro target. Un tema che emerge in modo importante riguarda la necessità di luoghi di socialità, di punti incontro, di luoghi di ritrovo. Non emergono infatti luoghi rilevanti che siano un punto di riferimento per i giovani. La necessità di luoghi di questo tipo è connessa, nelle parole dei giovani, a un isolamento derivante dal periodo della pandemia e alle restrizioni ad essa connesse.
Alla presentazione, condotta dall’Assessore Anna Sgheiz hanno preso parte il Sindaco Federico Chiodi, Cecilia Pasini coordinatore del gruppo di ricerca per conto di Solea, il professor Giacomo Pettenati dell’UPO di Alessandria, Corrado D’Andrea Dirigente comunale del settore Servizi alla Persona e alla Comunità, Elena Repetto responsabile del Centro per l’Impiego di Tortona.