Tortona, sabato in Biblioteca la mostra “Cartanat, l’Arte di Natale Panaro”

Sabato 14 dicembre alle ore 17 al Teatro Civico di Tortona si terrà la presentazione della 31’ edizione della rassegna “Assoli”, a seguire un breve spettacolo del burattinaio tortonese Domenico Bernini.
Alle 18 presso le sale della Biblioteca Civica “Tommaso de Ocheda” verrà inaugurata la mostra “Cartanat, l’Arte di Natale Panaro” a cura di Valerio Saccà e Sara Cavalleri.
La carta, uno dei materiali fragili per eccellenza, si racconta.
Si tratta di un materiale d’uso comune, con cui tutti ci interfacciamo ogni giorno sin dalla più tenera età, ed è a questo primo approccio che ci porta il lavoro del Maestro Natale Panaro.

L’esposizione “Cartanat” ci insegna che da un materiale povero, apparentemente limitato dalla sua classica forma rettangolare, possono nascere universi. Fragili nella loro realizzazione, ma estremamente potenti dal punto di vista comunicativo ed evocativo.

Il percorso della mostra si divide per tematiche, ciascuna dedicata a differenti tecniche di lavorazione della carta.
Natale Panaro ha collaborato per anni con varie riviste, disegnando per loro illustrazioni e copertine. Nella sezione illustrazione sono esposti alcuni lavori realizzati per giornalini nel periodo che va dagli anni ‘70 agli anni ‘80. Come si può vedere, oltre a formulazioni differenti delle immagini, Panaro ha attraversato nel tempo varie forme stilistiche e di colorazione, mantenendo sempre un tratto riconoscibile.

La sezione maschere raccoglie lavori su un tema molto caro all’artista al quale ha dedicato molto tempo nel corso della sua carriera. I 5 pannelli mostrano un universo di modi e tecniche per realizzare maschere. Ve ne sono alcune confezionate piegando un solo cartoncino; altre assemblate con più cartoncini colorati; tra queste a loro volta ce ne sono da indossare sul capo, e altre invece da apporre davanti al volto. Si spazia dalle figure classiche delle maschere della tradizione italiana, come Pulcinella e Colombina, fino a incontrare orchi, scheletri, animali, le stagioni e persino Babbo Natale. Pregio di queste opere è che sono tutte perfettamente indossabili.

Un’altra sezione è dedicata agli oggetti prodotti per “L’Albero Azzurro”: oltre a reincontrare delle maschere (alcune delle quali indossate da Dodò e da Claudio Madia), troviamo oggetti di ogni tipo, da un paesino all’arca di Noè, da una principessa a un’oca.

Burattini e figure raccoglie le maschere italiane e non solo, costruite con tecniche diverse. Un pannello è dedicato al teatrino dei burattini, mentre si trovano poi personaggi a bocca mobile, animabili per mezzo di una manovra posteriore, altri con una molletta in legno per aprire e chiudere la bocca e altri ancora a rotella. Simpatici trucchi per animare in modo semplice ma divertente la carta. Ogni oggetto esposto è a portata di bambino.

La mostra sarà aperta dal 14 dicembre al 28 gennaio con i seguenti orari: giovedì e venerdì ore 9-18, sabato e domenica 16-19.