Roggero (Lega): “Per Alessandria un Natale in tono minore, e un 2025 ricco di incognite”

di Ettore Grassano

“Molti alessandrini sono contrariati, per usare un eufemismo. I dipendenti di Amag brancolano nel buio, mentre gli utenti delle aziende del Gruppo sui giornali e sui social manifestano la loro insoddisfazione. I cittadini che incontro in strada, al bar o al mercato, quindi non necessariamente elettori della Lega, parlano quasi sempre di insicurezza, e di città in abbandono. Per il resto tutto bene, diciamo così”. Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso, sceglie la strada dell’ironia per sintetizzare una situazione che nel nostro capoluogo di provincia, in realtà, preoccupa non poco. “Non voglio dire che va tutto male: per fortuna ad esempio gli insediamenti logistici procedono, e alcuni dei progetti impostati dal centro destra dal 2017 al 2022 non si sono fermati. Penso al campus universitario, all’ospedale, alla riqualificazione dello scalo merci. Ma l’impressione è che l’amministrazione Abonante-Barosini, una volta rimescolate le carte e le poltrone, non abbia la minima idea di come gestire la città da qui al 2027”.

Proviamo allora a sintetizzare la situazione per temi, e a capire cosa ci dobbiamo attendere per il 2025.

Presidente Roggero, partiamo dal Natale: la Lega lamenta la cancellazione delle casette dello shopping….
Non solo quelle: che pealtro funzionavano benissimo, sia dal punto di vista del richiamo commerciale che da quello dell’identità dei prodotti e delle tradizioni del territorio. Ad Asti quest’anno ne allestiranno 130: e noi le cancelliamo. Ma a preoccupare ed amareggiare è la mancanza, a Natale come nel resto dell’anno, di un progetto organico a sostegno delle attività economiche locali. La giunta Cuttica, con Alessandria si illumina, pose le basi per un ‘sistema attrattivo’ della durata di un intero mese. Oggi siamo agli annunci estemporanei, e alle idee francamente un po’ ‘bizzarre’: il sindaco Abonante con il suo vice Barosini prima hanno annunciato una grande ruota panoramica in piazza Garibaldi. Poi, forse rendendosi conto del caos che l’iniziativa genererebbe sul fronte dei parcheggi e del commercio, hanno frenato. E ancora stiamo cercando di capire che intenzioni hanno: che altro pensa di mettere in campo la giunta? Ben poco, temiamo….

Altra vicenda assai incresciosa, la gestione dei cimiteri: passata la festa, gabbato lo santo?
Faremo in modo che non sia così, ma certamente anche qui siamo al populismo più ingenuo. Per oltre due anni, nonostante una serie ininterrotta di lamentele da parte dei cittadini,e la battaglia costante della Lega in consiglio, tutto secondo la maggioranza pareva essere sotto controllo. Poi, ad un giorno dalle Ricorrenze dei santi e dei morti, quando il malcontento è salito di tono, improvvisamente Abonante e Mazzoni si sono accorti che così non si poteva andare avanti, e hanno annunciato l’avvio del percorso di revoca della concessione ventennale di gestione. Che, attenzione, non è percorso così semplice, e va portato avanti con determinazione. Il rischio, altrimenti, è ritrovarci qui, il prossimo ottobre, a dire più o meno le stesse cose……

Che è un po’ la sensazione che tanti alessandrini hanno, Presidente Roggero. Un ‘trascinamento’ della città non si capisce bene verso dove: si tira a campare, invocando su ogni progetto la mancanza di fondi, e l’intervento di Roma….
Una litania ridicola, che ha stancato persino gli elettori Pd, e 5Stelle. Un’amministrazione a metà percorso, come quella del ‘campo largo’ di Abonante, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di tracciare un bilancio onesto, e nel caso specifico di riconoscere la propria inadeguatezza. Il nuovo ponte sul Bormida, per il quale due anni e mezzo fa erano pronte le risorse, non si fa? Colpa di Roma. La messa in sicurezza del Rio Lovassina, già completamente finanziata, è ferma da metà 2022? Colpa della Regione Piemonte. Chiaro che non ci crede nessuno: se questa deve essere la litanìa fino al 2027, forse sarebbe meglio alzare bandiera bianca……

Parliamo di sicurezza: ogni tanto succede qualche fatto eclatante, come l’investimento di un passante da parte di un delinquente incappucciato in monopattino, in pieno centro e in piena mattinata. Si aprono tavoli, si annunciano giri di vite…ma l’impressione è che si punti solo a dimenticare il pregresso, e si speri in Dio….Alessandria quindi deve rassegnarsi al degrado, all’abbandono, all’insicurezza permanente?
Assolutamente no, e un sindaco potrebbe fare molto, se abbandonasse un approccio lassista e giustificazionista, tipico di certa sinistra. Per quanto riguarda degrado e abbandono, poi, bisogna solo mettere le maestranze di Amag Ambiente in condizione di fare bene il proprio lavoro. Se Alessandria quando governa la sinistra è invasa dai topi e sommersa dai rifiuti la responsabilità sta negli amministratori, non nei lavoratori.

Ci alza la palla sul caos AMAG. Sulle vicende degli ultimi due anni e mezzo, dall’innovativo progetto Smart City buttato a mare dall’amministrazione Abonante all’attuale clima di svendita e di ‘si salvi chi può’ si potrebbe scrivere un libro. Ma alla gente interessa davvero?
Alle persone interessano le vicende concrete, come giusto che sia. Quindi la Tari che continuerà ad aumentare anche nel 2025, a fronte di un servizio estremamente carente, e una città sempre più sporca e in abbandono. Ma la Lega ha il dovere di guardare anche oltre, e per questo ad esempio facciamo da anni una battaglia a sostegno dell’acqua pubblica, e della trasparenza a fronte di un sistema di consulenze su cui gli stessi sindacati sono stati chiarissimi. Per non dire poi del sistema di appalti a cooperative, con profili di dubbia legittimità, ma che soprattutto lasciano a desiderare sul fronte della qualità dei servizi.

Qualcosa di positito per fortuna c’è: la logistica, ad esempio. Per decenni se è solo parlato, da qualche anno, prima a Tortona e poi qui ad Alessandria, vediamo insediamenti e prospettive….
Per fortuna è così, ma anche qui ricordiamo come è andata: dopo almeno vent’anni di progetti inconcludenti, nel 2017 la Lega e tutto il centro destra hanno imposto un’inversione di tendenza all’insegna della concretezza e, mi pare giusto evidenziarlo, da quando nel 2018 l’Alessandrino ha potuto contare a Roma su una figura di primo piano come l’on. Molinari la logistica a casa nostra è diventata realtà: dico zone logistiche semplificate, Terzo Valico, riqualificazione scalo merci di Alessandria giusto per citare alcuni tasselli fondamentali. Ma anche Amazon, ad Alessandria, non ci sarebbe se la giunta Cuttica non ci avesse creduto. All’epoca ricordo, tra i banchi dell’opposizione, un consigliere Abonante particolarmente critico verso post di lavoro non super qualificati. Da sindaco mi pare abbia poi cambiato idea: Alessandria non è la silicon vally insomma, ma il lavoro dignitoso per tutti è una conquista, e la Lega lo dice da sempre.

Foto Andrea Negro/LaPresse25-11-2016 Alessandria – ItaliaCronacaAlluvione in Piemonte, il Tanaro ad Alessandria sotto il ponte MeierNella foto: il fiume Tanaro

Sicurezza idrogeologica: tanti eventi per il trentennale dell’alluvione del 1994, ma oggi?
Pochi giorni fa una laconica nota del comune di Alessandria diceva:”il Comune di Alessandria ha inviato alla Regione Piemonte la documentazione relativa al secondo lotto di interventi necessari per mettere in sicurezza il Rio Lovassina. Questo passaggio, in accordo con il cronoprogramma dei lavori, è propedeutico alla convocazione della conferenza di servizi da parte della Regione Piemonte”. Peccato che solo un mese prima lo stesso comune sostenesse che i lavori del Rio Lovassina erano fermi per colpa della Regione Piemonte. E’ un esempio che mi è venuto alla mente, ma non l’unico. I problemi idrogeologici di Alessandria, trent’anni dopo la tragica alluvione di Alessandria, sono ancora notevoli, e ad ogni intensa pioggia scatta l’allarme. Però a distanza di due anni dalle indicazioni del nuovo PAI (Piano Assetto Idrogeologico, ndr) della Regione Piemonte, il nostro comune è al palo. Non bastano i convegni, chi da sempre si occupa di questi temi lo sa bene: occorre agire, e se è vero che il comune non può decidere e procedere da solo, è anche vero che non deve essere ‘dormiente’, come successo dal 2022 con il Lovassina, dopo che il sindaco Cuttica, con l’interessamento diretto dell’on. Molinari, era riuscito a portare a casa tutte le risorse necessarie per la messa in sicurezza.

Un paio di settimane fa l’ex senatrice dei Cinque Stelle Matrisciano, alessandrina d’adozione, è stata protagonista di un ‘passaggio professionale’ che ha suscitato parecchio scalpore tra Torino e Sardegna. Molto meno qui da noi. Ha seguito la vicenda?
(sorride, ndr) Ho letto qualche articolo, come tutti. Non voglio infierire, anche se potrei rispondere che è silente il segno politico lasciato nell’Alessandrino dall’esponente grillino. Per il resto, la vicenda si commenta da sé: buona fortuna al popolo sardo.

Cosa può fare e cosa farà la Lega, a Palazzo Rosso e in città, da qui al 2027?
Il compito dell’opposizione è prima di tutto vigilare sull’operato della maggioranza, e chiedere chiarimenti ogni volta che ci sono dubbi procedurali ma anche su scelte strategiche (le vicende Amag sono un classico esempio), ma anche appunto opporsi, e portare la voce di dissenso dei cittadini, là dove si evidenziano lacune, carenze, problemi. Lo stiamo facendo dal primo giorno, e cercheremo di essere ancora più incisivi. Ma non basta: poiché amiamo Alessandria, e abbiamo l’assoluta intenzione di tornare ad amministrarla, per riprendere il percorso di rilancio bruscamente interrotto dalla giunta Abonante, cercheremo anche, in questi due anni, di lavorare in maniera unitaria, insieme a tutti i partiti e le figure del centro destra, per mettere a punto una proposta di rilancio che è assolutamente indispensabile. Si tratta in sostanza di riprendere il cammino e i progetti già in pista fino al 2022, e poi, per un motivo o per l’altro, accantonati da questa amministrazione. E naturalmente di aggiornarli in base alle esigenze del 2027, e ai tanti problemi che dovremo risolvere causati nel frattempo da centro sinistra e 5 Stelle: perché questo purtroppo sta succedendo.