di Graziella Zaccone Languzzi
1) Per il periodo natalizio una ruota panoramica (si parla di oltre 30 metri) in piazza Garibaldi al posto delle casette di Natale? “Ruota panoramica in piazza Garibaldi, vicesindaco Barosini replica alla Lega: Valutiamo vantaggi e disagi”. Il vicesindaco/vero sindaco di Alessandria Barosini una ne pensa e cento ne fa, ma deve aver confuso il periodo natalizio con il periodo primaverile quando arrivano le giostre! Voglio vedere, tra Natale e Capodanno, chi avrà la voglia di stare appollaiato là in alto, sempre ammesso che la ruota ci sia, perché mi pare che sia stato fatto un passo avanti e tre indietro. Giustamente c’è chi ha fatto notare, con buon senso, che piazza Garibaldi, tra mercato ambulante e sosta auto per shopping natalizio, non sembra proprio l’ideale occuparla con una ruota, ma insomma stiamo a vedere. Sicuramente quest’anno per ‘respirare’ una bella atmosfera natalizia bisognerà fare un salto ad Asti: dal 16 novembre al 22 dicembre la storica piazza Alfieri si veste a festa ospitando 130 casette in legno dove potremo trovare prodotti artigianali, gastronomia e streetfood. Il mercatino di Natale di Asti, più volte segnalato in questi giorni in servizi televisivi nazionali sul Natale, è l’unico in Italia a essere entrato nella top ten dei migliori mercatini d’Europa per la classifica di European Best Destinations. Asti è a pochi chilometri da noi, e diciamocelo pure anche se città con meno abitanti è molto più avanti di Alessandria. Del resto lo stesso si può tranquillamente dire anche di Casale Monferrato, e di Tortona.…che dipenda dalla qualità degli amministratori?
Le casette di Natale sono una delle più belle espressioni delle feste, con tantissimi prodotti e idee regalo. I consiglieri della Lega di Alessandria, a giusta ragione, hanno sollevato critiche all’amministrazione comunale sulle decisioni della Giunta legate al Natale, e risposta del vicesindaco Barosini è stata: “La possibile installazione della ruota panoramica in piazza Garibaldi necessita ancora di un approfondimento tecnico, nel caso sarebbe posta in uno degli angoli della piazza e non prima del 18 o 19 dicembre. Ancora da valutare, inoltre, il tempo di permanenza. La sua presenza comporterebbe la rinuncia a qualche decina di stalli per le auto. Da una parte la ruota rappresenterebbe una garanzia di attrattività per la zona ma, dall’altra, comporterebbe qualche disagio. Insomma, occorre soppesare vantaggi e svantaggi”. Quindi a fine novembre siamo ancora in alto mare? In merito alle casette di Natale, Barosini ha precisato che negli anni scorsi le casette erano state proposte da Procom ma quest’anno Procom non le ha proposte. Ci sarà un motivo? Magari Alessandria è diventata talmente poco attrattiva che è stato deciso di lasciar perdere. Rimpiango i tempi lontani, quando Alessandria si illuminava di luci e musiche regalando una atmosfera calda e gioiosa. con le sue tante vetrine che brillavano di colori inediti e addobbi natalizi nelle vie.
Tante persone a fare acquisti e a godere di quel magico momento dell’anno, che offriva autentiche emozioni. Ora è tutto cambiato, e una ruota panoramica in più o in meno inciderà pochissimo.
Voto: 2
2) PD e Azione dovrebbero essere “pappa e ciccia” all’interno del “campo largo” alessandrino, ma per qualche sortilegio si parlano attraverso gli organi di informazione. Molto strano tra “soci” di governo della città: di solito i cosiddetti panni sporchi si lavano in casa e non pubblicamente. Sulla vicenda Amag, è il vice sindaco/vero sindaco Barosini a dar fuoco alle polveri: “Tutti insieme dimostriamo che non è solo retorica la ricerca e la supremazia del bene comune. Tutti-tutti facciamo un passo in avanti, tendiamo una mano verso l’altro. I cittadini lo capiranno ed apprezzeranno”. Che i cittadini possano capire e apprezzare tale Caporetto amministrativa ho qualche dubbio, ma probabilmente Barosini ha già ‘annusato’ l’aria, e pensa al proprio posizionamento per le prossime elezioni del 2027. Di AMAG certamente avete letto anche voi: “Cgil, Cisl e Uil attaccano su Amag: Azienda commissariata dai consulenti?” Belle intenzioni, chi non sarebbe d’accordo? Purtroppo la realtà però è un po’ diversa, e negli ultimi due anni pare precipitata: tanto che i bene informati già parlano di svendita quasi totale degli asset, ad eccezione dell’acqua. Andrà davvero così? Certamente Barosini prova la carta populista dell’ammucchiata, ossia “da diversi lustri AMAG ha una vita tormentata e con tratti significativi di opacità”. Come a dire la barca affonda, ma abbiamo contribuito tutti. Eppure la sottoscritta, che segue da cittadina le vicende da qualche decennio, sa bene che non è così, e che non si può fare un solo cesto, mettendo insieme le mele e le pere. Ricordo che esiste una precisa relazione, diffusa all’epoca dal Presidente uscente Arrobbio, sullo stato economico della holding e delle diverse società fino a settembre 2022. Si legge qui: “Arrobbio, la relazione di fine mandato”. Una relazione pubblica letta da tutti e mai contestata dall’attuale “campo largo”: c’è da chiedersi cosa sia dunque accaduto in questi circa 30 mesi di amministrazione Abonante. Come ho già accennato all’inizio della pagella, il “volemose bene” di Barosini ha ‘stuzzicato’ il segretario cittadino del Pd, Rapisardo Antinucci, di cui avevamo perso le tracce. “Antinucci replica a Barosini su Amag: “Vogliamoci bene ma con chiarezza”. Dice Antinucci: “Vogliamoci bene nella chiarezza. La chiarezza di un piano industriale efficace, la convinzione che alcune prassi gestionali del recente passato rimangano nel passato. E che i ruoli siano chiari: il comune, azionista di maggioranza dell’azienda, eserciti il suo ruolo. Che i sindacati esercitino il loro. E il management il proprio, vogliamoci bene ma soprattutto vogliamo bene alla città”. Anche questo commento è assolutamente condivisibile: ma fa pensare che, in casa PD, non tutti siano così soddisfatti di come AMAG è stata gestita negli ultimi due anni e rotti. O ho capito male? Poi ci sarebbe anche da approfondire la figura straordinaria del consulente gratuito che ha in mano la holding pubblica alessandrina: ma tempo al tempo, non mettiamo troppa carne al fuoco!
Voto: 2
3) “Luci del ponte Meier spente: riparazione rallentata dalle difficoltà di accesso ai quadri elettrici”. Sembra una notizia di poco conto ma non è così. Il Ponte Meier è struttura quasi nuova, eppure già per certi versi in abbandono, con manutenzione insufficiente e ancora in attesa, a 8 anni dall’inaugurazione, del collaudo finale tecnico amministrativo. Il comune di Alessandria, a cui da due anni a questa parte ne capitano davvero di tutti i colori, ha spiegato che un problema tecnico impedisce l’Enel all’accesso ai quadri elettrici per riparare il guasto. Domanda: in che posizione sono stati installati i quadri elettrici per non riuscire ad avervi accesso? Da non crederci. Un po’ come quando, mesi fa, in AMAG ci fu guasto ad un enorme, unico ‘tubone’ dell’acqua da Acqui Terme alla Fraschetta, ricordate? Non solo: conoscenti mi dicono che continuano ad essere contattati dalla stessa AMAG con cellulari e numeri ‘oscurati’, per fissare appuntamenti per sostituzione contatori gas e simili: ma i telefoni in sede anche lì sono ancora guasti? Porca miseria, rammentate quel tale che diceva “la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo?“: ecco, su Alessandria dal 2022 o è cascata una maledizione, oppure ci sono spiegazioni un po’ più ‘terra terra’ per le diverse, troppe disfunzioni della macchina comunale e affini. Attendiamo con pazienza dunque che torni la luce sul Meier, e nelle tante vie che, a rotazione, si ritrovano al buio, in città come nei sobborghi. Magari con il Natale…..
Voto: 2