Michela Guani nominata disability manager del Comune di Novi Ligure

La Giunta comunale ha nominato il nuovo disability manager della Città di Novi Ligure. Si tratta della dottoressa Michela Guani, 50 anni, che vanta una lunga esperienza nel campo socio assistenziale e nel mondo del volontariato, in particolare rivolta alle persone con disabilità.
Laureata in Filosofia con orientamento psicologico all’Università di Pavia, da oltre vent’anni si occupa dei progetti sociali e delle pratiche di assistenza presso la sede di Alessandria dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Come volontaria collabora nella gestione delle pratiche del patronato ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). Dal 2004 è Presidente dell’associazione di volontariato “Enrico Luparia”, con sede ad Alessandria, che svolge attività di accompagnamento e trasporto a favore di persone disabili o in difficoltà. Da anni, inoltre, gestisce il punto informativo dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Novi, servizio disponibile ogni secondo lunedì del mese.

«Quella del disability manager – dichiara l’Assessora agli Affari Sociali Rachida Hasbane – è una figura molto importante e collaborerà con l’Amministrazione comunale per favorire l’inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita sociale, dall’istruzione al lavoro, dallo sport e al tempo libero, alla salute».
Mercoledì pomeriggio la dottoressa Guani è stata ricevuta dalla Giunta comunale per un primo incontro conoscitivo e per individuare le priorità su cui lavorare nel prossimo futuro. Tra queste rientra il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche), il cui incarico di progettazione è stato recentemente affidato all’architetto Fabrizio Furia.
«Contiamo di presentare il progetto entro la fine dell’anno – spiega l’Assessore all’Urbanistica Gian Filippo Casanova -. Contestualmente partirà un gruppo di lavoro che avrà il compito di definire le azioni principali anche attraverso l’ascolto e il coinvolgimento di cittadini, scuole, associazioni e ordini professionali. L’obiettivo è di realizzare un Peba evoluto e al passo coi tempi per puntare a una città più accessibile per le persone disabili, per gli anziani e per tutti coloro che hanno difficoltà a fruire degli spazi pubblici, insomma una città per tutti».