Il Tempo [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

È passata una notte tranquilla.
Dopo alcune settimane ho dormito pesantemente, la mente sgombra da ogni pensiero.
Il ritorno dell’ora solare, che di solito mi infastidisce, è cascato come manna dal cielo.
Ho sognato tutto ciò che c’è stato di buono da un mese in qua.

La vecchia bilancia a piatti che vedo ad occhi chiusi presenta un buon equilibrio.
Sul primo piatto il tempo passato, con tutto il peso degli sforzi, dei problemi e delle difficoltà.
Sul secondo le cose raccolte in questo tempo, con tutto il peso delle gioie, delle piccole soddisfazioni e dei ricordi indelebili.
Sempre ad occhi chiusi ma guardando con maggior attenzione noto che il secondo piatto scende leggermente di più e mi solleva il tempo.

Nel silenzio della mattina, con la luce del giorno che filtra dalle persiane, il ticchettio dell’orologio accompagna il risveglio.
È un vecchio orologio a carica manuale che ho rimesso in ordine da poco.
Apro gli occhi e mi sento pronto per nuovi giorni; non posso giurare sul tempo ma posso sperare in tanta musica.