Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868–1907) non è solo l’autore di uno dei quadri più iconici del Novecento, Il Quarto Stato che da quando è stato dipinto, nel 1901, è diventato l’emblema della classe dei lavoratori che salgono alla ribalta della Storia: ha dato un contributo fondamentale all’affermazione del divisionismo nella pittura italiana e ha avuto un’esistenza breve, dolorosa e appartata in un angolo dell’alessandrino dove si incrociano tre regioni. Una vita che ha avuto una conclusione tragica e apparentemente inspiegabile.
Nel docufilm Pellizza Pittore da Volpedo Fabrizio Bentivoglio, “coscienza narrante” di questo uomo tormentato, si cala nel suo intimo con una straordinaria capacità interpretativa ed espressiva leggendo brani dai suoi scritti inediti. Mentre Francesco Fei fa parlare i luoghi, ed entra con l’obiettivo della macchina da presa all’interno di quadri di straordinaria bellezza, dove l’analisi psicologica e l’adesione emotiva al mondo rurale sono ottenute con una tecnica di sorprendente complessità e modernità. Il docufilm ci guida dunque alla scoperta di un artista che ha sconfitto il dolore di una vita tormentata con la pittura. Una narrazione che svela un personaggio poco conosciuto, indagando nei luoghi nei quali ha vissuto e che sono parte integrante delle sue opere, alcune mostrate per la prima volta al pubblico grazie al formidabile e accurato lavoro di scoperta di Fei, che rende l’artista del secolo scorso un nostro contemporaneo.
Il film si inserisce in un percorso di celebrazione e approfondimento della figura di Pellizza avviato da METS Percorsi d’arte congiuntamente alla GAM di Milano che ha avuto inizio lo scorso 17 agosto proprio a Volpedo, presso lo studio del pittore, con una raffinata mostra focus dal titolo Il fascino della natura. Paesaggi ritrovati di Pellizza da Volpedo. Il percorso proseguirà al Castello di Novara dal primo novembre 2024 al 6 aprile 2025 con la mostra Paesaggi. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo, una prestigiosa rassegna dedicata all’evoluzione della pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia dagli anni Venti dell’Ottocento al primo decennio del Novecento, che consentirà di ammirare 80 capolavori provenienti da importanti musei in Italia e all’estero e da prestigiose collezioni private, tra cui alcune importanti opere di Pellizza da Volpedo. Il percorso dedicato al grande artista terminerà a Milano nell’autunno del 2025 con una mostra monografica organizzata congiuntamente da METS e dalla GAM, presso la quale si trova l’opera simbolo di Pellizza, Il Quarto Stato.