Nell’udienza di venerdì 27 settembre il Gup dott. Andrea Perelli ha ammesso la costituzione di parte civile di Legambiente al processo che vede imputata la Solvay per disastro ambientale colposo in relazione all’inquinamento da PFAS.
L’ammissione della costituzione di parte civile rappresenta un corretto riconoscimento all’impegno ed alla coerenza con cui Legambiente, in tutti i suoi livelli associativi, ha sempre seguito con attenzione le vicende legate all’inquinamento da sostante perfluoroalchiliche, sia in Veneto, con gli accadimenti legati al centro produttivo della Miteni, che in Piemonte con gli eventi legati al polo Solvay- Syensqo di Spinetta Marengo (AL).
“Siamo soddisfatti dell’esito dell’udienza – dichiara Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – E’ stata riconosciuta l’attenzione che da molti anni la nostra associazione pone a livello nazionale sul tema dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche nell’ambiente a scapito della salute dei cittadini e delle cittadine. Il sito di Spinetta Marengo e molta dell’area circostante sono da bonificare a causa della cronica esposizione a livelli di inquinamento elevati derivanti dall’attività produttiva della Solvay. La presenza dei Pfas in aria, nelle acque e nei sedimenti è un problema ormai interregionale, tanto da aver trovato il cC6O4 alla foce del Po. Sono ormai comprovati i danni ambientali e sulla salute provocati dai PFAS. La regolamentazione di queste sostanze, ad oggi assente a livello organico sia nazionale che comunitario, è il primo passo da compiere in attesa della loro inevitabile messa al bando”.
Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta