Festival Conoscenze, a Novi focus su intelligenza artificiale e competitività

Terza giornata di eventi e laboratori per il Festival delle Conoscenze, l’appuntamento annuale con le nuove frontiere del sapere organizzato da Fondazione ACOS per la Cultura. Il Festival, quest’anno dedicato all’intelligenza artificiale a 360°, oggi ha messo in luce il ruolo innovativo di questa tecnologia nel supportare lo sviluppo economico e sociale, senza dimenticare la tutela dei cittadini, cosi come previsto nel regolamento della UE, il primo al mondo.

La mattinata di lavori si è aperta con un doppio appuntamento.
Presso la Biblioteca di Novi Ligure, si sono svolti i laboratori didattici con scuole primarie grazie alla collaborazione con Laura Saba, esperta di didattica e divulgazione dell’astronomia e Alessandra Conti, educatrice scientifica e operatrice museale.
Allo stesso tempo, ragazze e ragazzi delle Scuole Secondarie di secondo grado di Novi Ligure e numerosi cittadini interessati alle tematiche hanno partecipato, presso il Museo dei Campionissimi, a degli incontri con esperti del settore.

Dopo i saluti introduttivi del sindaco Rocchino Muliere e del dirigente scolastico del Liceo Amaldi, Michele Maranzana, sono intervenuti, in presenza e da remoto: Carlos Ferreira De Morais Pires, membro del gabinetto della Commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù; Lucrezia Grassi e Alice Nardelli, Ricercatrici dell’Università di Genova, Dipartimento di Informatica Bioingegneria Robotica e Ingegneria dei Sistemi. Durante quest’ultima sessione, il pubblico ha potuto interagire, con grande entusiasmo, con gli umanoidi Pepper e Navel. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con RICE (Robots and Intelligent System for Citizen and the Enviroment).

Carlos Ferreira De Morais Pires, Commissione europea, ha parlato dell’evoluzione dell’AI nel corso della storia. Oggi il cyberspazio è un insieme di intelligenza umana e di intelligenza artificiale, la cui crescita va accompagnata e tenuta d’occhio. Proprio per questo la Commissione Europea, sulla scorta del nuovo regolamento introdotto a inizio 2024 – primo al mondo in tema di A.I. – si impegna a proteggere i cittadini e rimanere al passo con i tempi. I progressi nell’A.I. hanno una dimensione globale ed è di fondamentale importanza garantire la competitività delle economie europee guidando lo sviluppo scientifico e tecnologico senza dimenticare l’importanza della coesione sociale. Fino alla creazione dell’A.I. c’era un sono modello di conversazione quello umano-umano ma ora abbiamo anche quello umano-macchina. Bisogna lavorare per creare una società del futuro basata su patti e solidarietà.

Lucrezia Grassi e Alice Nardelli, Ricercatrici dell’Università di Genova, hanno coinvolto la platea in un interessante viaggio attraverso la robotica e le sue enormi potenzialità di crescita grazie all’impiego dell’A.I.. Oggi i robot possono eseguire compiti autonomamente o controllati da persone, si occupano, ad esempio, dell’ispezione delle ferrovie, della ricerca dei materiali radioattivi e intervengono in situazione ad alto rischio come nel caso dei primi soccorsi in luoghi di disastro. Le nuove generazioni di robot umanoidi possono anche interagire con persone affette da problemi cognitivo-comportamentali agevolando il lavoro di comunicazione ed educazione. Le due ricercatrici hanno inoltre ricordato come non dobbiamo avere paura dei robot, non possono sopraffare l’uomo. Quando si parla di robot “più umani” si intende un miglioramento della loro capacità di interazione e non una vera e propria “umanizzazione” a tutto tondo.

Nel pomeriggio il Festival delle Conoscenze prosegue, sempre al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, con l’intervista di Antonio Lo Campo, giornalista collaboratore della sezione Scienza e Spazio de La Stampa, a Luca Peyron, teologo presso l’Università Cattolica di Roma: “L’A.I. non è uno strumento, ma è una cultura. Laddove c’è una cultura, c’è l’esigenza di avere una visione della società e dell’essere umano e la Chiesa cattolica ha la possibilità di offrire la sua”.

Per maggiori informazioni https://www.fondazioneacos.it/festivaldelleconoscenze/

Fondazione ACOS per la cultura – Fondazione di partecipazione, opera attraverso canali meritocratici, promuovendo progetti didattici e culturali incentrati sul rispetto delle risorse naturali e sullo sviluppo di nuove tecnologie di efficientamento energetico. La Fondazione nasce da un’idea del Gruppo ACOS.
Il Gruppo opera, attraverso le società che lo compongono, nei settori dell’energia, dell’acqua, dell’ambiente e nella gestione di impianti sportivi. Con un valore della produzione di oltre cento milioni di euro, il Gruppo occupa complessivamente 356 dipendenti. Il Gruppo ACOS riconosce nei principi della sostenibilità e della circolarità la base della propria mission aziendale.