In collaborazione col Comune di Molare e le Pro Loco del territorio domenica 29 settembre dalle ore 9.00 saremo sull’Orba in località Cerreto, frazione Santuario di Madonna delle Rocche per l’appuntamento annuale con Puliamo il Mondo.
Martedì scorso, in soli 55 minuti, sempre sull’Orba, nel tratto più accessibile presso il piazzale sul
fiume a Molare, gli alunni dell’Istituto Comprensivo hanno riempito 6 enormi sacchi di rifiuti.
Rifiuti abbandonati dai tanti bagnanti che quest’estate hanno frequentato le rive del torrente.
Più rifiuti e più bagnanti degli scorsi anni, perché quest’anno l’Orba ha accolto anche coloro che
preferivano godere del Piota e del Gorzente a valle della diga della Lavagnina e quest’estate,
invece del solito ambiente fluviale, hanno trovato un’unica indescrivibile colata di fango.
Per una coincidenza di date, domenica pomeriggio il Comitato in difesa del Gorzente e del Piota
organizza, con ritrovo alle 14.30, un corteo al Lago della Lavagnina per denunciare ancora una
volta lo sversamento dei fanghi e chiedere un incontro pubblico nel quale in primis venga IREN a
spiegare come intende rimediare al danno che stanno subendo Piota e Gorzente a causa della
fuoriuscita di tonnellate di fango sedimentate negli anni sul fondo del bacino della Diga della
Lavagnina inferiore in gestione ad IREN.
È naturale offrire alla manifestazione al lago della Lavagnina tutta la nostra solidarietà ed il nostro
appoggio.
Perciò, per Legambiente Ovadese domenica gli appuntamenti diventano due:
• a Molare, località Cerreto alle ore 9.00,
• alla Lavagnina, presso la sbarra alle ore 14.30.
L’invito a tutti i cittadini è di raggiungerci e di collaborare con noi, perché come scrivevamo già nel
2016, oggi come allora chiediamo “RISPETTO DELL’ACQUA NEL NOSTRO TERRITORIO” e
riteniamo che sia necessario e urgente difendere tutti insieme la nostra acqua, i fiumi, le falde, le
zone di ricarica e le riserve, dall’attacco degli inquinanti generati dalle discariche di rifiuti industriali
e urbani e dagli impianti chimici gestiti in modo sconsiderato, dall’utilizzo dei pesticidi in agricoltura,
persino lungo le strade e nei centri abitati, dalle captazioni idroelettriche speculative, dalle
eccessive captazioni irrigue, dalle perforazioni che mettono in comunicazione le falde, dalle cave
che rendono le falde più vulnerabili, e dal malaffare che è l’inquinante più pericoloso.
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