Legambiente: a Spinetta i venti prevalenti vanno dal Polo chimico verso il centro abitato, perché allora Solvay e Arkema nel Piano di Emergenza scrivono il contrario?
Come può essere che nel Piano di Emergenza esterna del Polo chimico di Spinetta Marengo per gli stabilimenti Solvay/Syensqo e Arkema a rischio di incidente rilevante di soglia superiore, chi ha effettuato la cosiddetta “Analisi di Sicurezza, all’interno del “Rapporto di Sicurezza” che per legge (Dlgs 105/2015) viene predisposto dai gestori degli impianti, abbia scritto “si possono desumere come condizioni prevalenti quelle di vento avente provenienza da Nord”, cioè vento diretto verso sud dove
sostanzialmente non si trovano insediamenti abitativi nelle vicinanze?
Le condizioni meteorologiche prevalenti in corrispondenza degli stabilimenti Solvay e Arkema, invece, risultano essere conclamatamente caratterizzate da venti provenienti da Sud Ovest diretti verso Nord-Est, dove, in adiacenza al polo chimico, si trova gran parte dall’abitato di Spinetta Marengo.
Per Legambiente Ovadese la “contraddizione” non è di poco conto, tant’è che la presidente Michela Sericano ha inviato una richiesta ufficiale di chiarimento al Prefetto e al Comune di Alessandria, alla Regione Piemonte e al Ministero dell’Ambiente.
Solvay/Syensqo si riempie la bocca di parole come “sicurezza” e “prevenzione”, anche con la propria iniziativa di Fabbriche Aperte, ma la vera sicurezza e la vera prevenzione devono cominciare da:
- non lasciare uscire i propri inquinanti né in aria, né nel sottosuolo e nelle falde, come invece avviene tuttora;
- limitare l’attività dello stabilimento in modo che l’area di rischio di danno immediato per la vita e la salute (IDLH Immediately Dangerous to Life and Health) non si estenda al di fuori dei propri confini, come invece è previsto nell’attuale piano di emergenza dove questa area di danno arriva a coprire quasi metà del paese;
- non cercare di nascondere che gli stabilimenti Solvay/Syensqo e Arkema sorgono in un luogo del tutto inidoneo, sia per la assurda vicinanza con le abitazioni, sia perché – oltretutto – i venti di gran lunga prevalenti spirano dagli stabilimenti verso il centro abitato, cosa che invece nel Piano di Emergenza risulta incredibilmente invertita.
Tra pochi giorni, venerdì 27 settembre, si avvia presso il Tribunale di Alessandria il nuovo processo Solvay, nato sulla base degli esposti presentati a giugno 2020 da Legambiente Ovadese insieme ad alcuni cittadini della zona: forse sarà il caso di cominciare ad esaminare non solo l’ipotesi di reato di tipo colposo, ma anche quella di tipo doloso!
Legambiente Ovadese e Valli Orba e Stura ODV ETS