di Graziella Zaccone Languzzi
1) La gatta frettolosa fa i gattini ciechi, ossia chi fa le cose di fretta otterrà il risultato peggiore. Per essere fatte bene, le cose si decidono con calma e ragionando su ogni passaggio: specialmente quando si tratta di disposizioni pubbliche.
Torniamo sulla vicenda dei cassonetti Amag Ambiente interni ai condomini. Il 14 agosto l’azienda comunica, via giornali, che toccherà ai condòmini in regime di “porta a porta rifiuti” movimentare i cassonetti fuori dal condominio, posizionarli a bordo strada o marciapiedi per lo svuotamento e a seguire rientrarli negli spazi condominiali. La data di inizio? Il 1° ottobre, quindi con un mese soltanto, post ferie, per permettere assemblee straordinarie condominiali in cui decidere cosa fare, quantificare i costi di questa novità ecc… Ci feci una pagella: la trovate qui. Come prevedibile, tra polemiche e tempi troppo stretti, il presidente di Amag Ambiente Paolo Borbon e il sindaco Abonante hanno annunciato che la data del 1° ottobre è stata spostata al 1° gennaio 2025: il giorno di Capodanno! A pensar male suppongo che Amag Ambiente sia talmente malmessa economicamente che hanno pensato di togliersi velocemente il carico costi delle cooperative addette a questo scopo (peraltro ‘lievitato’ mica male dal gennaio 2023, con l’arrivo dei nuovi amministratori) e “rifilarli” ai condomini. Su La Stampa del 04/09/2024 a pag. 37 si legge anche che Amag non ha dati aggiornati affidabili delle zone a sistema “porta a porta”. Il presidente Amag Ambiente Borbon precisa che “Nelle aree in cui funziona (il centro storico e parte del rione Cristo) ci sono diverse tipologie abitative: dai condomini veri e propri, a quelli con meno di quattro nuclei abitativi, che quindi possono non avere un amministratore, fino alle casette unifamiliari. In sostanza sarà una ricognizione cortile per cortile, per capire quanti cassonetti sono ancora attivi, se ci sono state variazioni di volumetrie e così via”. Nell’occasione dell’incontro con gli amministratori di condominio è stato consegnato un questionario dove indicare i vari stabili gestiti e il numero degli inquilini, pare però che tre mesi siano pochissimi per portare a termine un’operazione del genere, quindi Amag Ambiente fa sapere che potrebbe esserci un’ulteriore proroga. Riassumendo: in fretta e furia spunta la data del 1° ottobre, dopo ripensamenti slitta al 1° gennaio ma rifacendo un po’ di ragionamento potrebbe esserci un’ulteriore proroga. Immagino cosa verrà fuori dalle assemblee straordinarie: l’amministrazione non ne uscirà bene. Imporre un ulteriore salasso da subito, scrivendo sulla sabbia promesse di riduzione Tari per gli anni a venire, farà imbufalire tutti. Del resto siamo già una città con servizi costosi e inefficienti, e addizionali varie sulle tasse ai massimi consentiti. Riguardo ad Amag Ambiente poi, ecco qui:
“Amag Ambiente: niente premio di produzione 2023 ai dipendenti. Sindacati a confronto con l’azienda”.
I dipendenti non riceveranno il premio di produzione riferito al 2023, una condizione diversa rispetto a quella dei colleghi delle altre due aziende della multiutility Amag: Amag Reti Idriche e Amag Reti Gas. Le motivazioni? Lo spiega il presidente di Amag Ambiente Paolo Borbon: “I dipendenti non hanno ricevuto il premio di produzione nel 2023 perché l’azienda non ha raggiunto i parametri di redditività”. E vogliono estendere nel 2025 il metodo “porta a porta ” a tutti i sobborghi e città? Con che soldi? Qualcuno ha dimenticato l’avventura già vissuta nel 2005 con l’ amministrazione Scagni? Su quel periodo potrei scrivere un libro tra il drammatico e divertente. Ma forse oggi il disegno è un altro. Probabilmente si stanno creando tutte le condizioni per la vendita degli asset del gruppo: dalle reti di acqua e gas alla raccolta e smaltimento rifiuti. A quel punto agli alessandrini, svenduti e colonizzati, non resteranno che gli occhi per piangere.
Voto: 2
2) Il mio apprezzamento ai consiglieri comunali della Lega Roggero, Cuttica e Lumiera. Finalmente l’opposizione comunale dà voce ai cittadini che puntualmente segnalano situazioni di degrado in città e nei sobborghi, rivolgendosi agli organi di informazione per far arrivare alle orecchie dell’amministrazione segnalazioni di situazioni inaccettabili per una città capoluogo di provincia. “Lega Alessandria, tre interpellanze sul decoro: Marciapiedi rotti, panchine pericolanti, vegetazione spontanea: la città non si merita questo degrado”. Pare che giunta e consiglieri di maggioranza (un campo largo corposo) non vivano in questa città, o diversamente hanno fette di salame sugli occhi tali da non vedere decine di situazioni negative che tolgono decoro alla città. In ventisette mesi che hanno fatto? Hanno piazzato in un bell’immobile comunale le “non una di meno”, hanno implementato piste ciclabili che potrebbero essere cancellate dal nuovo Codice della Strada, hanno fatto ridere i polli con imposizioni sulle erbacce dei marciapiedi, con obblighi solo per i privati e chiudendo entrambi gli occhi sugli enti pubblici. A breve ci sarà l’imposizione ai cittadini di caricarsi l’impegno a proprie spese di movimentare i cassonetti del porta a porta, e dai qui al 2027 chissà che altro ancora ci attende. Bene quindi le interpellanze della Lega, ora si muovano anche Fratelli e Forza Italia: sui cimiteri ad esempio, dove al di là del teatrino tra assessore Mazzoni e Gestione Cimiteri ci aspettiamo rapidi risultati concreti, che non sia solo il taglio dell’erba annuale, con diserbante, prima dei Santi. E poi tanti saluti fino alla prossima primavera. Anche qui cito precedenti pagelle. Altro argomento: stare sul fiato sul collo per i lavori dettati dal PAI 2022. Nei giorni scorsi a Susa sono crollati due ponti, con danni pubblici e privati. Susa ha subìto nell’ottobre 2000 la stessa alluvione che colpì quattro quartieri di Casale Monferrato, e dopo 24 anni di tranquillità ora si è ritrovata in quell’incubo. Non vorrei che a prendersela comoda non si debba anche noi prima o poi piangere come coccodrilli. E ancora: vogliamo la verità sullo stato dei tre ponti. Ripeto la verità. È un nostro diritto conoscere. E poi, che succede in Amag? Solo chi è in consiglio comunale in opposizione ce lo può dire, la maggioranza nicchia e non ci pensa minimamente ad aggiornare la cittadinanza. Confidiamo nell’opposizione per fare luce su molte situazioni avvolte nella nebbia.
Voto: 9
3) E’ doveroso criticare quando c’è il motivo per farlo, ma è pure corretto lodare gli amministratori quando fanno bene. Marina Cordara, per due anni assessore comunale della giunta Abonante, ha lavorato bene, e il rientro ad Alessandria del centro di cottura per le mense scolastiche (ma non solo) è uno dei pochissimi risultati concreti di questa amministrazione. Merito, appunto, di un assessore che ha lavorato con ‘profilo basso’, e ha portato a casa un risultato eccellente per la città: “Mense scuole Alessandria: centro cottura in città, menù biologici con torte e frutta al posto delle merendine”. Quando ho letto il contenuto dell’articolo mi son detta: “Ne han fatto una buona”. Il centro cottura ad Alessandria in via Einaudi garantirà pasti caldi per gli studenti e un lavoro meno stressante per quei lavoratori alessandrini che dovevano spostarsi altrove. Ci sono pure novità interessanti per il benessere alimentare dei nostri studenti come l’abolizione delle merendine che saranno sostituite con torte prodotte nel centro cottura, frutta fresca di stagione, yogurt e altri prodotti tutti biologici e a filiera corta per il servizio di refezione scolastica. Peccato soltanto che l’assessore Cordara non abbia potuto gustarsi il risultato del lavoro svolto: ha lavorato così bene, e in silenzio, che a fine giugno è stata vittima silenziosa del rimpasto deciso dal sindaco Abonante. Cordara si è defilata con discrezione, senza recriminare nulla. Forse è una persona troppo seria per fare politica. In compenso il rimpasto ci ha regalato nuova linfa: come il vice sindaco/vero sindaco Barosini, che da allora è presente ovunque, e non perde occasione per sfruttare la sua fotogenia. Che poi è ciò che deve caratterizzare il politico moderno!
Voto: 8