Acqui Terme, domenica ultimo appuntamento con Note al Museo

Ultimo appuntamento per “Note al Museo” previsto in cartellone per l’estate 2024 ad Acqui Terme. Alle ore 18,30 in Via Verdi nella sede della Rsa Ottolenghi domenica 8 Settembre, I Solisti dell’Orchestra Camerata Strumentale Acquese, già esposta a Giugno in occasione dell’inaugurazione della Stagione Acqui Danza alla sua 41 edizione, proporranno un evento che farà da corollario allo spettacolo di Tommaso Rotella, attore torinese, che si proporrà in veste dell’artista Arturo Martini (Treviso 1889- Milano 1947) raccontando la vita di uno scultore italiano le cui figure umane sono tra gli emblemi del Novecento in Italia: fu in scultura il banditore e l’interprete di questo mito umanistico.

Gli anni Venti furono per il Martini anni di nomadismo fisico e intellettuale, molto produttivi per la sua attività. Frutto di questa temperie furono alcuni capolavori, tra cui “Il figliol prodigo” attualmente ad Acqui Terme, Opera pia Ottolenghi), oltre a una vasta produzione di ceramiche a stampo di piccolo formato.

“Il figliol prodigo” è un apice: il padre e il figlio, in piedi e di fronte, si accostano, un attimo prima dell’abbraccio riconciliatore. I loro sguardi si incontrano in un muto dialogo; mentre la postura dei corpi descrive una ritmica scansione spaziale, fatta di linee e volumi in alternanza di pieni e di vuoti, la quale, riallacciandosi alla statuaria antica e a precise fonti medievali romaniche (Deposizione di Tivoli, gruppo di S. Martino e il povero della cattedrale di Lucca), rinnovava profondamente, senza più rimpianti ottocenteschi, la plastica italiana del tempo. In quest’opera asciutta e assertiva il M. pose le basi per una nuova scultura come arte del racconto, a un tempo simbolico e concreto, da far vivere nella società, tra la gente, nelle città. Significativamente, benché opera monumentale in bronzo, Il figliol prodigo fu realizzato a spese dell’artista, senza un committente, rispecchiando un’urgenza espressiva dell’autore.

Tra le note di Doppler e Mozart in programma, Tommaso Rotella che si racconta i flauti dei giovani talenti Gabriele La Venia e Giovanni Greco; Barbara Gandolfo, Presidente della Fondazione illustrerà la parte storica della serata Chiostro della Fondazione in via Verdi.

La Stagione “Note al Museo”, in seno all’Università Popolare dell’Alto Monferrato si conclude alla seconda edizione con un bilancio decisamente positivo, sotto la Direzione artistica di Eleonora Perolini e grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Comune di Acqui Terme.

Gabriele La Venia. Nato nel 2001, consegue nel 2022 il Diploma Accademico di II livello in flauto presso il Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza e l’anno successivo il diploma Accademico di II livello in Musica da camera specializzandosi con Maestri di chiara fama a livello internazionale tra cui: Alessandra Garosi, Sophie Hallynck, Elena Cecconi, Marco Decimo, Markus Stockhausen. Nel 2023 esegue come Solista il concerto “Il Cardellino” di Vivaldi con l’orchestra Sinfonica del Conservatorio G.Nicolini di Piacenza.

Dal 2020 risulta vincitore di audizioni in orchestra come Flauto e ottavino, con cui ha collaborato per diverse produzioni, presso: l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano, l’Orchestra Sinfonica Giovanile della Puglia AYSO, l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori Italiani (ONCI), l’orchestra Giovanile della Via Emilia (OGVE), European Spirit of Young Orchestra (ESYO), Berlino- Saluzzo Opera Academy Orchestra.

Ha suonato in teatri di calibro internazionale come KKL Concert Hall di Lucerna, Teatro degli Arcimboldi di Milano, Teatro Carlo Coccia di Novara, Teatro Sociale di Como, Teatro Grande di Brescia, Teatro G.Donizetti di Bergamo, Teatro Ristori di Verona, Auditorium della Conciliazione di Roma, Museo del Novecento di Milano, Museo Ala Ponzone di Cremona.

Collabora assiduamente con diverse orchestre tra cui: Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra Sinfonica del festival pianistico di Brescia e Bergamo, Orchestra Notturna Clandestina, Orchestra Classica del Monferrato, Orchestra Sinfonica del Conservatorio G.Verdi di Torino, Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori Italiani (produzioni in collaborazione con la Rai).

Nel 2024 è vincitore della procedura selettivo-comparativa presso il Conservatorio G.Verdi di Torino in qualità di primo flauto.

Ha partecipato a concorsi per solisti e musica da camera classificandosi primo e primo assoluto in diversi Concorsi Nazionali e Internazionali. Inoltre è vincitore come migliore allievo del Conservatorio delle seguenti borse di studio: “Lascito Verzetti”, “Tarabuzzi”, “Rotary Club di Piacenza”.

Collabora con la scuola di musica “Stabilimento delle arti” di Alessandria partecipando a festival e rassegne concertistiche molto apprezzate dal pubblico.

Nel 2024 fonda con il flautista Giovanni Greco “Andromeda Duo”, formazione che svolge attività cameristica e teatrale tra nord e sud Italia.

Ha partecipato a varie Masterclass e corsi di perfezionamento in flauto e ottavino con i seguenti docenti: Fabio Angelo Colajanni, Andrea Manco, Giampaolo Pretto, Peter Lukas Graff, Mario Ancillotti, Maurizio Simeoli, Fiorella Andriani, Jean Louis Beaumadier, Vincens Prats, Maurizio Saletti, Marcello Crocco, Fernando Raña Barreiro.

Giovanni Greco ottiene il diploma di secondo livello in flauto traverso nel 2023 con 110 lode e menzione presso il conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno.

Studia con Giuseppina Ledda, Raquel Fernandez e Paola Camurri, per poi perfezionarsi con Fabio Angelo Colajanni.

Segue masterclass con docenti di chiara fama: Davide Formisano, Dora Seres, Maurizio Simeoli, Fiorella Andriani.

Nel 2022 si trasferisce in Spagna, dove ha una ricca attività concertistica e di registrazione.

Vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali, divide la sua carriera tra l’orchestra e l’attività di camerista.

Dopo l’esperienza delle orchestre giovanili, collabora con l’Orchestra Nazionale del Teatro dell’opera e del balletto di Tirana, l’Orchestra Notturna Clandestina, l’Orchestra Sinfonica Salernitana Claudio Abbado, l’Orchestra Internazionale della Campania.
Ricopre il ruolo di Flauto e Ottavino presso l’Orchestra Filarmonica Campana e l’Orchestra Martucci.

Risulta idoneo per l’Orchestra Nazionale Conservatori Italiani, Roma Tre Orchestre, l’Orchestra Erasmus Plus.

Suona in formazioni che vanno dal duo al quintetto, come “Andromeda Duo” e “Star Wind Quintet”.

Collabora con la scuola di musica “Officina 72” in qualità di docente di flauto.

Ha studiato anche viola durante gli anni del liceo. Suona un Powell Arumate 9K appartenuto a Maxence Larrieu.