di Dario B. Caruso
Lo Spettro Settembrino si avvicina lentamente e va sostituendosi all’Angelo Agostano.
Le notti sono meno afose e il caldo del Mezzogiorno è sopportabile, quasi gradevole.
Le pulizie degli edifici scolastici riprendono, lente come un bradipo a mezzo servizio; gli insegnanti, abituati alle belle giornate da ricchi petrolieri texani, incominciano a cambiare skyline e orari.
I tiggì e i talk-show estivi hanno raccontato, come mai è accaduto negli anni passati, di adolescenti e preadolescenti annoiati che praticano attività di bullismo di gruppo, gesti incoscienti da Mission Impossible, atti eroici finiti in tragedia, stalking e revenge porn verso coetanei, di tutto un po’ insomma.
Che bel quadretto…
Per fortuna ci sono anche ragazzi normali e perbene ma quelli non fanno notizia.
L’allarmante richiesta di analisti ed esperti è sempre la stessa: a scuola occorre potenziare le attività di educazione civica e di educazione all’affettività.
La scuola.
Questa cloaca destinata a convogliare le storture e ripulire il mondo.
Questa lavatrice dove i cervelli entrano macchiati e dopo un ciclo intero fuoriescono lindi e sbiancati.
Questo magico palazzo in cui, come nel castello di Harry Potter, le famiglie ripongono le speranze delegando ogni atto educativo.
Cari genitori, ma dove siete?
Dove vivete?
Staccate gli occhi dallo smartphone e guardate negli occhi i vostri figli.
Dedicate loro il tempo necessario e anche quello apparentemente inutile, passate momenti vuoti guardando insieme a loro il mondo intorno.
Di questo hanno bisogno i vostri bambini e i vostri ragazzi, non di ascoltare pipponi di adulti che conosco appena.
Le lezioni utili a scuola ci sono e ci saranno sempre, non c’è alcun dubbio, ma per una crescita serena hanno bisogno di voi, padri e madri con gli occhi aperti, le orecchie tese e le braccia larghe.
Durante questo anno scolastico, se ci siete, battete un colpo.