Alessandria, riqualificare e rilanciare i negozi in centro si può: ecco alcuni esempi significativi

Franco e Alessandra Repetto

di Alessandra Repetto*

ALESSANDRIA – Quando il mercato chiama bisogna rispondere, ma oggi il mercato richiede molti adattamenti.
La città sta cambiando e con essa la possibilità di locare negozi. Oggi il commercio tradizionale ha lasciato molto spazio ad attività di servizio sia alle cose che soprattutto alle persone. Abbiamo tantissimi esempi di locali e qui ne elencheremo alcuni, che dopo un’attenta consulenza hanno deciso di affrontare queste scelte. Partiamo da temi già trattati e che condivido, ad esempio dare più decoro possibile al passeggio cittadino. Quando troviamo troppe vetrine spente, abbiamo immediatamente una sensazione di abbandono.
La nostra agenzia e tutte quelle con esposto il marchio Fiaip, hanno da questo punto di vista studiato correttivi a questa deriva.

A mio parere il locale vuoto va prima studiato e poi attraverso un’attenta azione di comunicazione adattato alle diverse richieste, siamo contrari a provvedimenti di natura sanzionatoria. I proprietari, lo ricordo devono pagare una carissima imposta che è l’Imu, le spese gestionali e soprattutto il danno del mancato conto economico.
Vi porto un esempio emblematico. A due passi da piazzetta della lega abbiamo trovato collocazione ad un importante negozio, grazie alla consulenza che i proprietari hanno alla fine deciso di seguire. Il risultato è stato il superamento di una lunga fase di staticità che logorava la proprietà e non dava certamente smalto alla zona. Il negozio funziona e la proprietà vede recuperato il troppo tempo passato con il negozio vuoto. Anche qui dovremmo confrontarci con il problema dei costi che l’imu impone, pensate che quel negozio paga un’imposta uguale a quella di uno, di uguali dimensioni, locato in Corso Roma a condizioni di canone completamente diverso.

La Contea, via Alessandro III

La domanda che pongo alle istituzioni: è giusto questo costo? Direi di no! Eppure, siamo nel raggio di 100 metri, l’uno dall’altro, però in posizione diversa, commercialmente parlando e questo fa la differenza! So benissimo quanto sia importante l’Imu per i comuni, ma dovrebbe rispondere meglio a queste esigenze che non sono certamente secondarie, parliamo di migliaia di euro che ogni anno vanno pagati. Oggi le vie che hanno seguito questi suggerimenti sono molte, ad esempio via Gramsci ha tutti i negozi occupati da attività che per la maggioranza offrono servizi.

Auxilia Finance, via Gramsci

In via Faà di Bruno, a due passi da Piazza della Libertà, ha aperto un’attività di servizi con un piano di formazione dedicato. Un locale molto grande, con costi importanti, ma con la proprietà dopo un’attenta analisi abbiamo concordato su molti punti, che non riguardano solo il canone ma tutta la predisposizione nel rispettare le norme che ormai caratterizzano quasi tutte le attività.

KIDS&US, via Faà di Bruno

In via Pistoia ugualmente abbiamo risolto situazioni all’apparenza delicate, in via San Lorenzo stiamo lavorando su progetti importanti.

Peter’s TeaHouse, via San Lorenzo

In sintesi, i negozi tradizionali devono trovare un raggio d’azione più ristretto rispetto al passato, le vie che contornano la zona centralissima devono affrontare questi cambiamenti, questo adattarsi ad attività di servizio. Ad esempio, oggi le assicurazioni, le attività di consulenza creditizia, le attività per i servizi alle cose, laboratori di riparazione, le attività di servizio alle persone, parrucchiere/i, negozi di spedizione, attività di tipo professionale, le agenzie immobiliari, ecc. hanno trovato collocazioni ai piani terra.

Infine, per le zone più esterne il tema è complicato, si può risolvere come già scritto in diversi articoli con la trasformazione a box auto, a magazzino, a laboratori. Altrimenti questi locali non trovando collocazione subiscono pesanti perdite. In questo modo gli si offre nuova vita.
Lo studio, l’interazione con le scelte delle amministrazioni, la collaborazione con i proprietari sono fondamentali. Seguiamo con molta attenzione le attività delle associazioni, veri motori per organizzare eventi e promuovere occasioni di incontri anche culturali.
Oggi il mondo è cambiato e noi dobbiamo assolutamente saperci adattare. Più siamo veloci nel farlo e prima costruiamo opportunità.

* Presidente Fiaip Alessandria