La Lega replica agli attacchi del nuovo management della multiutility: “Prendiamo atto che AMAG ha deciso di fare politica: ma almeno sui numeri si mettano d’accordo…con se stessi!”

Lunedì 12 agosto, annunciato qui da noi come il giorno più caldo dell’anno, è cominciato con un comunicato stampa del Gruppo AMAG (peraltro diffuso in forma di bozza, con commenti interni e punti interrogativi: non ce lo si aspetta, da professionisti di quel livello) che ci ha fatto sobbalzare: la multiutility alessandrina, ad oggi a totale controllo pubblico, intende trasformarsi in partito politico? Certamente toni e argomentazioni sono inusuali per un’azienda che si immagina super partes, e che dovrebbe lasciare ad altri le diatribe politiche e partitiche. Ma prendiamo atto che l’attacco alla Lega, in particolare, è cominciato: il capogruppo Roggero e i nostri consiglieri, in sostanza, dovrebbero smettere di diffondere numeri a casaccio, e di mettere in cattiva luce un Gruppo che invece, da due anni, è condotto da manager di eccellenza, con grande soddisfazione degli alessandrini per la qualità dei servizi offerti (basta chiedere in giro), e del personale per le numerose occasioni di miglioramento e aggiornamento professionale.

In particolare, i nuovi corsi sulla ‘leadership adattiva’ consentiranno ad Amag di ‘svoltare. Citiamo il comunicato aziendale:
Un filone interpretativo della leadership, sviluppato e insegnato ad Harvard, che insegna a fare squadra e a lavorare in team. È ciò di cui ha bisogno il personale AMAG oggi: motivazione, energia e impegno di squadra. Systema (che ha come brand OLI: Adriano Olivetti per la Leadership) è l’unica società italiana che può insegnare la leadership adattiva”.

Non servono commenti.

Ci permettiamo invece qualche precisazione politica:

1) I dati citati da Roggero nell’intervista al quotidiano La Stampa della settimana scorsa hanno una fonte precisa: i siti Internet del Gruppo AMAG.
Al riguardo, i lettori interessati possono trovare a questi link l’elenco completo delle consulenze assegnate dal Gruppo AMAG nel 2023:

https://www.gruppoamag.it/wp-content/uploads/AMAG-SPA_2023_12.pdf
https://amagretiidriche.it/wp-content/uploads/2024/01/AMAG-RETI-IDRICHE_2023_12.pdf
https://www.amagretigas.it/wp-content/uploads/2024/01/AMAG-RETI-GAS_2023_12.pdf
https://www.amagambiente.it/wp-content/uploads/2024/01/AMAG-AMBIENTE_2023_12.pdf

Ovvero

Amag spa: 599.274,72 euro

Amag reti gas: 293.180,27 euro

Amag Ambiente: 105.931 euro

Amag reti idriche: 829.591,04

Tot incarichi consulenziali 2023: 1.827.977,03 euro

Se ci sono degli errori, il consiglio che possiamo dare all’attuale management è di correggerli.

E non è vero come scritto nel Comunicato dell’azienda che siano stati attribuiti 2 mln di euro alle società di consulenza in cui era amministratrice la Franzino sottintendendo come si legge “che tali società hanno banchettato con i famosi 2 milioni di consulenze sperperati nel 2023”. Basta rileggersi l’intervista stessa, per verificare che la frase corretta è “Ma allora perché nel 2023 è stato speso più di un milione e 800 mila euro in consulenze, e mai come ora si registrano disservizi, con ultimo caso quello delle doppie bollette dell’acqua? Questo a fronte dei soldi spesi e del fatto che la Franzino non è nuova nel gruppo; era amministratrice di un paio delle società di consulenza”.

Affermazione incontrovertibile anche nei numeri e soprattutto dal senso differente rispetto a quanto si riporta nel comunicato.

2) La neo presidente Franzino, di cui giustamente AMAG magnifica il curriculum professionale, tenga peraltro presente (è arrivata un mese fa, è lecito che le sia sfuggito) che il centro destra ha sì vinto le elezioni comunali ad Alessandria nel 2017, ma la precedente amministrazione di centro sinistra pensò bene all’epoca di ‘blindare’ il management AMAG con contratti pluriennali, per cui di fatto il Gruppo fu amministrato fino a fine 2019 da figure individuate dal centro sinistra: compreso l’attuale a.d. Rava, che era amministratore unico di Amag Reti Gas. Per cui per eventuali mancati investimenti fino a quella data la responsabilità va cercata altrove, non nel management nominato dall’amministrazione Cuttica, così come le responsabilità su sanzioni comminate nel 2019.
Per quanto riguarda i crediti verso clienti di Amag Reti Idriche scaduti a 90 gg e oltre i 90 gg, al 4 luglio 2024, dopo due anni di gestione di centro sinistra, ci risultano essere pari a euro 13.725.215, quando al 31 agosto 2022 erano pari ad euro 13.937.988.
Se la matematica non è un’opinione, dove sarebbero i tanto famigerati crediti milionari recuperati? A noi sembra che siano poco più di 200 mila euro!

Peraltro al sindaco Cuttica va riconosciuto un altro merito significativo: nella primavera del 2022 avrebbe potuto applicare la stessa logica del centro sinistra, e ‘blindare’ i manager Amag in carica rinnovando i loro contratti: lui non volle, loro neppure. La trasparenza e la correttezza nella gestione di un’azienda pubblica si vede anche da questi atti.

3) Infine, la complessa questione delle società di consulenza MoveOnTeam srl e Systema srl.
Sulla questione della correttezza o meno degli affidamenti diretti e senza gara il centro destra ha presentato la richiesta di trasmettere all’Autorità Anticorruzione (ANAC) ed alla Corte dei Conti del Piemonte gli atti che riguardano gli incarichi che AMAG spa ha assegnato alle società ed ai professionisti riconducibili alla nuova Presidente.

L’obiettivo è sapere se sia stata o meno superata la soglia di 142 mila euro, oltre la quale sarebbe stata necessaria una gara e non l’affidamento diretto, e a quel punto anche capire se le consulenze di entrambe le società possono continuare, o vanno interrotte.

Al riguardo il Segretario Generale del Comune di Alessandria ha già chiarito con nota fornita ai Consiglieri Comunali che “In merito, si conferma la richiesta (già presente in sede di decreto sindacale di designazione) di interruzione dei contratti d’appalto ancora in essere alla data di elezione del Presidente e affidati senza procedura ad evidenza pubblica a favore di Soggetti nei quali la Candidata designata ricopriva ruoli di amministratore e/o Socio alla data di sottoscrizione del contratto stesso.” – continua la nota pervenuta ai consiglieri comunali – “In particolare, è fuor di dubbio che il ruolo ricoperto dal Presidente AMAG S.p.a. possa influenzare soggettivamente il controllo e la valutazione in ordine ai rapporti giuridici ed economici nei confronti di Controparti commerciali delle quali lo stesso Presidente è stato fino a pochi giorni prima (nel caso di “MoveOnTeam”) o a pochi mesi prima (nel caso di “Systema”) amministratore delegato delle stesse. Poiché la diretta responsabilità in merito ricade sul responsabile della trasparenza ed anticorruzione del Soggetto AMAG S.p.a. si ritiene necessario richiederne l’attivazione al riguardo. (cfr. art. 1, settimo comma, Legge n. 190/2012; art. 2 bis, secondo comma, D. Lgs. n. 33/2013; delibera ANAC n. 1134/2017).”

Figura che tra l’altro, come si può vedere sul sito del gruppo al seguente link https://www.gruppoamag.it/societa-trasparente/ risulta attualmente da nominare.

Purtroppo in consiglio comunale la maggioranza consiliare del ‘campo largo’, sia pur con qualche apprezzabile defezione, ha votato contro la richiesta di trasmettere gli atti all’Autorità Anticorruzione. Assumendosi sia il rischio che la responsabilità politica di questa scelta. Ci auguriamo che chi di competenza (e non consulenti di parte, per quanto iper qualificati) prima o poi verifichi come stanno davvero le cose. Gli alessandrini (e tutti i cittadini degli altri comuni soci del Gruppo AMAG) meritano il massimo di trasparenza: oltre che una qualità dei servizi nettamente più alta rispetto a quella fornita, da due anni a questa parte, dalle diverse aziende del Gruppo AMAG: con particolare riferimento all’acqua, e ai rifiuti.

Segreteria Cittadina Lega Alessandria