Nei giorni scorsi, segnala il comune di Alessandria, ha preso avvio il piano di contenimento numerico dei piccioni attuato mediante varie tipologie d’intervento tra cui il ricorso alla sterilizzazione attraverso somministrazione di mangime contenente antifecondativo, metodo che ha dimostrato di essere ad oggi il più adottato.
Questa operazione fa parte delle attività previste dall’affidamento triennale dei servizi di derattizzazione, deblattizzazione, disinfestazione, contenimento numerico piccioni e altri insetti molesti alla Ditta CIA S.R.L. Controllo Infestazioni Ambientali, per un investimento pari a 150.000 euro, ponendo particolare attenzione sia ad aree pubbliche scoperte, come strade, piazze e giardini, sia ad edifici pubblici la cui azione manutentiva rientra nelle competenze del Comune.
La somministrazione controllata del farmaco antifecondativo Ovistop deve avvenire, indicativamente, entro la fine di ottobre e può essere effettuata sia manualmente sia con l’utilizzo di distributori automatici di alimento, quantificati nella nostra realtà cittadina in numero di cinque, e adatti ad ambienti senza passaggio pubblico. L’utilizzo del farmaco antifecondativo determinerà, già dopo pochi mesi, la riduzione del numero dei piccioni nelle colonie trattate stimando una diminuzione annua di circa il 30%.
E’ ancora troppo poco, ma è un passo positivo: si spera che il progetto sia esteso anche ai sobborghi.
Ma chiunque viva in città o in Fraschetta in questi giorni sperimenta sulla propria pelle (in senso letterale) un’altra emergenza, che si chiama zanzare. Da tanti anni il fenomeno non si manifestava con questa virulenza, e gli alessandrini si stanno chiedendo se ci sia stata qualche variazione nel piano di prevenzione, che ha funzionato egregiamente fino all’anno scorso. Si attendono chiarimenti da Palazzo Rosso.