di Ettore Grassano
“Sono seriamente preoccupato per il futuro di Alessandria, non certo dalle minacce di querela. Anche perché quando parlo lo faccio documenti alla mano: del resto tutte le volte che i miei avversari politici hanno provato a spaventarmi con querele mi hanno spronato a scavare più a fondo. E alla fine la ragione mi è sempre stata riconosciuta”. Emanuele Locci, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale ad Alessandria, non ha intenzione di ‘mollare la presa’ neanche in piena estate, e ci spiega: “Su Amag ho posto domande e ho sollevato dubbi, ma nel merito nessuno ha risposto. I nuovi vertici promettono ai lavoratori del gruppo screening sanitari gratuiti, ma nessuno entra nel merito della riorganizzazione e dei tagli, e tantomeno dell’ipotesi di ingresso di soci privati nella proprietà delle reti di acqua e gas. In compenso il sindaco Abonante preannuncia querele a chi ancora dovesse provare a mettere in discussione il suo operato, o quella della giunta e maggioranza. Davvero uno strano concetto di democrazia”.
Proviamo allora ad approfondire, con Emanuele Locci, alcuni dei temi caldi dell’estate alessandrina, per capire cosa ci aspetta in autunno.
Presidente Locci, partiamo proprio da Amag. La nuova Presidente è figura certamente qualificata, ma fino a pochi giorni prima della nomina è stata ai vertici della società di consulenza che, dal 2023, ha avuto all’interno del gruppo un ruolo determinante, e per taluni anche eccessivo. I sindacati, ad esempio, non sempre hanno gradito.
La candidatura della dott.ssa Franzino nuova Presidente di Amag è pervenuta in data 27 giugno 2024 ma fino al 25 giugno 2024 risulta aver ricoperto il ruolo di Presidente e di Amministratore delegato della Società MoveOnTeam S.r.l. di Milano, Ditta fornitrice di AMAG S.p.a., i cui modi di operare all’interno dell’azienda sono stati ampiamente e duramente criticati da tutte le sigle sindacali. Per tutta risposta il Sindaco la nomina Presidente di Amag anche se riconosce che gli affidamenti contrattuali a favore della Società MoveOnTeam S.r.l. effettuati dalle Società del Gruppo AMAG risultano essere pari a euro 137.500,00 (oneri fiscali esclusi) e sottolinea che tale valore è inferiore alla soglia comunitaria di euro 143.000,00 per cui non risulta necessaria procedura ad evidenza pubblica, bensì bastano affidamenti diretti, rilevando che tale società non avrà comunque alcun altro incarico da Amag.
Peccato che il Sindaco abbia omesso di dire che la dott.ssa Franzino risulta aver ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio di amministrazione anche di Systema s.r.l. di Ivrea (TO) – nota anche come Olivetti Leadership Institute – Ditta fornitrice di AMAG S.p.a i cui affidamenti contrattuali non risultano citati nel decreto sindacale di nomina della Presidente benché l’attuale amministratore unico della società Zordan Stefano risulti socio e amministratore della Società MoveOnTeam S.r.l., e tutti e tre i membri del consiglio d’amministrazione cessato di Systema s.r.l. con comunicazione del 23/01/2024 sono stati soci e amministratori anche della Società MoveOnTeam S.r.l. almeno fino al 25/06/2024.
Di quali cifre parliamo? Pensa che cumulando i diversi incarichi si sfori dalla soglia dei 142.000 € previsti dalle norme?
Ne ho la certezza. Dalla mera analisi delle consulenze pubblicate sul sito della di Amag s.p.a. (Capogruppo) risulta un affidamento diretto a Systema s.r.l. per 45.000 € (numero ordine 110 del 09/05/24), società i cui soci e amministratori – attuali e storici – coincidono con soci e amministratori della MoveOnTeam s.r.l.; risulta inoltre un affidamento diretto all’avv. Aimone per 22.000€ (numero ordine 85 del 19/03/2024) anch’essa nel recente passato con ruoli di socio e/o amministratore di entrambe le società; ma da quanto riferitomi per le vie brevi risultano ulteriori affidamenti diretti a società e/o soci e/o amministratori riconducibili a MoveOnTeam s.r.l. e Systema s.r.l. di cui attualmente non mi sono stati forniti documenti per le vie ufficiali. Ho sollevato la questione con un’interpellanza ma l’amministrazione si è trincerata dietro la seduta segreta per non rispondere in trasparenza davanti alla città. Poco male, discuteremo una mozione con cui chiederemo al Consiglio Comunale di trasmettere tutti gli atti alla Corte dei Conti ed all’Autorità Anti Corruzione.
Al di là della possibile incompatibilità della Presidente di Amag, visti i ruoli non dichiarati nel decreto di nomina in Systema oltre che in MoveOnTeam, i lavoratori sono molto preoccupati dalla relazione ‘fantasma’ prodotta proprio dalla società di consulenza quando la Franzino era Presidente, in cui si farebbe riferimento ai tagli di personale. Lei ne ha più volte mostrato anche stampa cartacea…
Confermo: esiste una relazione datata febbraio 2024, prodotta da MoveOnTeam, in cui si fanno ragionamenti su molti argomenti che riguardano le attività e il personale di Amag e delle società che fanno parte della holding. Questa relazione, mai consegnata ufficialmente, a tratti addirittura negata nella sua esistenza, è comparsa anonimamente nella mia cassetta da consigliere comunale. A quel punto dalla Giunta hanno detto che non ne erano informati e dall’azienda che era una bozza che io non dovrei avere in mano perché chi me l’ha consegnata ha commesso un reato. Curioso il ragionamento secondo cui un consigliere comunale non dovrebbe avere una relazione pagata con soldi pubblici. Comunque, sicuramente a fare scalpore è il riferimento alla necessità di un centinaio di esuberi, questione che mi ha portato subito a fare una dura battaglia a tutela dei lavoratori fino al punto in cui sono riuscito a far approvare un mio emendamento nell’atto di indirizzo ad Amag che prevede la tutela dei livelli occupazionali. Emendamento approvato con il parere contrario della Giunta ma il voto favorevole di tutto il consiglio comunale.
Lo snodo vero è la privatizzazione. Oggi Amag è gruppo a totale azionariato pubblico. Cosa può cambiare con l’eventuale ingresso di privati?
Rischiamo di perdere il controllo degli asset strategici: le reti dell’acqua, le reti del gas ed i servizi su cui riteniamo sia indispensabile mantenere un controllo pubblico per evitare le speculazioni dei privati. Abbiamo già visto con la vicenda del Cissaca che questa amministrazione non ha alcuna volontà di tenere il controllo sui servizi offerti ai cittadini: in quel caso, nonostante Alessandria abbia il 60% del consorzio, ha solamente il 40% del Consiglio d’Amministrazione, proprio per decisione di Giorgio Abonante e della sua maggioranza. Un sindaco che rinuncia deliberatamente al controllo di un consorzio di cui ha la maggioranza non lo avevo ancora visto e, leggendo nei suoi stessi sogni dichiarati al Consiglio Comunale, si vede chiara la volontà di ridurre la città ad una partecipazione di minoranza anche in una futura grande holding multiutility dove noi subiremo le decisioni prese da altri soggetti che non dovranno rispondere delle loro scelte alla città. In questo disegno credo che la nuova presidente di Amag holding, figura di grande esperienza, rivesta un ruolo di garanzia a favore delle future operazioni di privatizzazione.
Il sindaco Abonante, al rientro dalle sue ferie, ha presentato con rinnovata baldanza la nuova giunta. Non proprio azzeramento: semmai campo larghissimo, da Barosini ai 5 Stelle. È un caravanserraglio, o invece magari una prova generale per il governo del Paese? Alessandria in fondo è laboratorio ideale: in passato si facevano qui anche i ‘numeri zero’ di grandi tournée teatrali. Quando avevamo un teatro, ovviamente…
Il Sindaco Abonante è il primo cittadino più assente della storia della città, ma non avrei mai immaginato che potesse arrivare a formare una nuova Giunta e poi sparire in ferie per quindici giorni, non presenziando nemmeno al primo consiglio comunale successivo. Da consigliere comunale spiace vedere che siano stati fatti fuori gli unici due assessori che avevano profondo rispetto per il consiglio comunale tanto da essere sempre presenti e seguire con attenzione i lavori d’aula. Come penso che sia un danno alla Giunta essersi privati della precedente Vicesindaco che in questi due anni ha tappato le numerose lacune, non solo di presenza, del Sindaco Abonante: in questo senso Barosini non mi sembra possa dare lo stesso supporto all’amministrazione. Comunque, il campo larghissimo non è un’operazione politica ma un’operazione di aggregazione di puri interessi eterogenei: politicamente l’area civica vera sparisce, quella moderata si indebolisce con Azione che dimezza le posizioni di rilievo ed i Moderati che escono dalla Giunta e dunque, tecnicamente, a sostegno esterno della maggioranza. Il M5S resta in Giunta nonostante abbia dovuto abiurare coi fatti molte posizioni sostenute in passato, le malelingue sostengono per non perdere il lauto “reddito di assessoranza”, pressoché il doppio rispetto alle amministrazioni precedenti. Ma poco cambia: l’assessore Serra si è dimostrato totalmente ininfluente e assente nelle decisioni dell’amministrazione in questa prima metà di mandato e temo resterà tale anche nei mesi a venire, accontentandosi di far tirare qualche riga nelle strade cittadine per inventare nuove ed improbabili piste ciclabili. Mi auguro che i nuovi assessori possano fare un buon lavoro, io spero sempre il meglio per la città e cerco di contribuire alla sua crescita ed alla difesa della qualità dei servizi offerti chiunque governi. Per quanto riguarda gli assessori confermati dopo l’azzeramento del Sindaco invece la bocciatura è definitiva e senza appello.
A proposito di Teatro Comunale, si riuscirà a rispettare i tempi dell’intervento? Il rischio è perdere i finanziamenti PNNR?
Mi auguro vivamente che i tempi siano rispettati. Questa è una delle eredità della precedente amministrazione, uno dei tanti progetti finanziati e strategici per la città. L’amministrazione ci rassicura in questo senso ma siamo molto in ritardo. Purtroppo non siamo riusciti a fugare i nostri dubbi, la prima commissione di sopralluogo al cantiere si è fermata all’ingresso e ci è stato impedito l’accesso. Confidiamo che grazie alla capacità e professionalità del personale dell’Ente si possa raggiungere tutti gli obiettivi nonostante la zavorra politica rappresentata da questa amministrazione comunale.
Ponte Bormida, dobbiamo rassegnarci ad utilizzare quello che abbiamo, sperando non entri mai in avaria?
Anche in questo caso le risorse ci sono se si ha la capacità di spenderle nei tempi e nei modi opportuni. Su questo progetto stiamo invece seriamente rischiando di perdere tutte le risorse faticosamente trovate dall’amministrazione precedente. L’amministrazione comunale ha un colpevole ritardo che non può essere giustificato dall’aumento dei prezzi, il cantiere deve partire e le eventuali risorse aggiuntive vanno cercate. D’altra parte mi sembra che il governo Meloni si sia dimostrato molto attento alle esigenze del territorio alessandrino come dimostrano le risorse stanziate a favore dell’amministrazione comunale alessandrina. Avere il nostro concittadino Molinari e l’amico collega di partito Amich alla Camera dei Deputati rappresenta un valore aggiunto di cui il Sindaco Abonante potrebbe approfittare di più se avesse l’umiltà di chiedere la nostra collaborazione a favore della città.
Questione commercio e sicurezza, il vice sindaco Barosini sembra intenzionato ad entrare nella vicenda ‘a piedi uniti’: cosa ne pensa?
Penso che se perseguirà questi obiettivi come ha perseguito i suoi principali obiettivi nella scorsa amministrazione, riapertura della piscina comunale e miglior gestione dei cimiteri comunali, allora c’è poco da essere sereni. È intelligente ma non si applica.
Centrale del Latte e Grigi: due simboli della città che rischiano di scomparire. Il comune avrebbe potuto fare altro, e di più, di ciò che ha fatto? Sa peraltro che anche su questi temi sono già circolate minacce di querele……
Abbandonare la città quando ci sono due dossier aperti come questi qualifica più di ogni altra cosa il primo cittadino. Se si poteva fare più di questo? Certo, si poteva, più di niente si poteva senz’altro fare. Le minacce di querele tra rappresentanti politici sono la manifesta debolezza di chi non ha argomentazioni con cui difendere le proprie posizioni.
La scorsa settimana ci sono stati i funerali dell’Avvocato Rovito. Un simbolo della destra locale per trent’anni, anche se appunto alessandrino quasi per caso, come raccontò in un’intervista a CorriereAl. Ha un ricordo particolare su di lui?
Aldo Rovito era l’unico consigliere comunale della destra alessandrina che da Movimento Sociale Italiano stava diventando Alleanza Nazionale proprio mentre io aderivo al movimento giovanile Fronte della Gioventù che stava diventando Azione Giovani. In quegli anni come rappresentante degli studenti e della giovane destra fu il nostro riferimento in Consiglio Comunale e spesso ci incoraggiava nelle nostre iniziative ma ogni tanto ci tirava anche un po’ le orecchie. Ho avuto modo di confrontarmi con Aldo Rovito molte volte essendo io parte dell’esecutivo provinciale del partito fin da giovanissimo, e questo è stato molto formativo in termini di esperienza politica. Il pezzo di cammino più significativo sono stati gli anni in consiglio comunale insieme dal 2007 al 2012, dove ho avuto modo di constatare in concreto quella sensibilità verso i temi sociali tanto presenti in molti esponenti storici della destra di provenienza missina, e che oggi rappresentano un importante lascito identitario più importante per chi si impegna a destra. L’attenzione ai più deboli ed agli emarginati era un tratto distintivo dell’impegno politico di Aldo Rovito, quell’anima sociale che è parte fondante della destra italiana.