Lo sperimentatore del Novecento in circa 50 opere a Palazzo Robellini di Acqui Terme
C’è tempo fino alla prossima domenica, 28 luglio, per visitare la Mostra Antologica Bruno Munari. La leggerezza dell’arte, con la curatela scientifica di Alberto Salvadori e Luca Zaffarano, promossa dall’Associazione ComitArt di Acqui Terme e realizzata dal Comune di Acqui Terme, Assessorato alla Cultura, con la collaborazione progettuale di Repetto Gallery.
Inaugurata lo scorso 4 maggio a Palazzo Robellini di Acqui Terme (piazza Abramo Levi, 7), l’esposizione è un viaggio tra numerose sale che esplorano la percezione dello spazio e del colore, la multidimensionalità e il design di uno degli esponenti più importanti dell’arte contemporanea italiana, famoso in tutto il mondo: a omaggiare Bruno Munari è stato infatti, tra gli altri, anche il MoMa di New York.
Oltra ai temi legati alla percezione, all’equilibrio tra regola e caso o alle forme dinamiche un’attenzione particolare è stata rivolta a tutta la ricerca sviluppata attorno all’uso della luce come mezzo compositivo. Le sue famose Macchine Inutili non sono solo opere di arte astratta ma sono anche dei dispositivi; infatti, se illuminate con delle luci puntiformi, il movimento casuale degli elementi delle macchine consente di proiettare sul muro ombre dalle forme poetiche, componendo una sorta di film astratto senza pellicola. In mostra c’è poi l’opera Concavo-Convesso – oggetto di un servizio speciale su Domus nel 1947 – che prevede, secondo le indicazioni dell’artista, l’installazione in uno spazio in cui l’opera possa creare giochi di ombre sulle pareti, in modo da creare un ambiente immersivo e affascinante grazie all’effetto sorpresa. Anche nella sala oscurata con la proiezione dei vetrini per Proiezione Dirette del 1950 si ha un effetto di meraviglia. Si tratta di opere realizzate con materiali semitrasparenti, opachi e naturali (come la buccia di una cipolla) inseriti nel telaio di una diapositiva e proiettate sul muro in grande formato.
Acqui Terme propone questa preziosa Mostra Antologica a 25 anni dalla scomparsa dell’artista, arricchita da eventi paralleli che hanno riscosso notevole successo, come i laboratori didattici per studenti a cura di Silvana Sperati, allieva del Maestro, e la Conversazione sul Metodo Munari dedicata al pubblico adulto.
Centinaia di persone hanno già visitato la mostra, che resta aperta fino a domenica 28 luglio con orario: fino a venerdì 10 – 13 e 16 – 20, sabato e domenica 10 – 13 e 15 – 20. Biglietto intero a 5 euro, omaggio fino a 14 anni, ridotto a 4 euro per gruppi di almeno 10 persone, per ragazzi da 14 a 18 anni, per persone diversamente abili.