Palazzo Ghilini, giovedì incontro pubblico sul futuro dell’Europa

Giovedì 25 luglio alle ore 17,30, nella Sala Consiliare della Provincia di Alessandria, si terrà l’incontro pubblico dal titolo “Dalla disgregazione della Jugoslavia alla crisi Ucraina: quale futuro per l’Europa?”.

Nel corso dell’incontro saranno presentati due libri dello scrittore e autore alessandrino Graziano Canestri: “Jugoslavia il tragico mosaico” e “Ucraina, la crisi geopolitica mondiale”.

Relatore: Graziano Canestri, scrittore-autore e redattore mensile il Laboratorio di Torino
Moderatore: Mauro Remotti, giornalista pubblicista
Interverrà: Mauro Carmagnola, presidente Associazione culturale il Laboratorio di Torino.

L’invasione su larga scala dell’Ucraina scatenata dall’invasione russa del febbraio 2022, ha sconvolto il continente europeo, rimettendo in discussione gli equilibri e le relazioni internazionali in Europa, e mettendo in dubbio i cardini della sicurezza collettiva europea con l’urgenza di introdurre nuove politiche di allargamento e vicinato nell’Europa – orientale e sud-orientale.
Gli effetti della guerra in Ucraina, non rischiano solamente di sconvolgere il presente e il futuro delle parti in conflitto,ma di avere pesanti ricadute in altre aree del continente europeo, tra cui spiccano i Balcani Occidentali.
Dall’inizio delle ostilità possiamo notare l’incertezza nel ruolo dell’Unione Europea, che ha sempre supportato l’Ucraina per lo più a parole.
In questo frangente l’Unione Europea non è mai stata unita e compatta, dal momento che ogni suo membro aveva attuato proprie relazioni nei confronti della Russia.
Il rischio di destabilizzazione di quest’area sta continuamente crescendo, e non bisogna sottovalutarlo.
Il principale scopo della guerra nei Balcani era la volontà di accerchiare la Russia,
La Nato fin dalla sua nascita nel 1949 si è sempre rivelato lo strumento destabilizzante che gli Stati Uniti hanno sempre utilizzato, per esercitare quella pressione necessaria ad allargare la divisione tra Federazione Russa ed Europa Occidentale.
Negli anni la Nato è diventato uno strumento strategico degli americani, utilizzandolo per rivendicare il loro ruolo di guida in Europa.
La Nato si offre come strumento militare per le potenze dell’Ordine Mondiale, dove al suo interno si possono perseguire apertamente i propri interessi.
Da più parti, nel periodo della crisi in Ucraina, si è costantemente dibattuto sulla questione dell’ampliamento della Nato, soprattutto verso i paesi dell’Europa dell’Est.
Le ultime notizie ci stanno facendo comprendere sempre più che i Balcani stanno scomparendo dall’agenda politica dell’Europa nel suo complesso.
Soprattutto perché l’Europa ha sempre avuto paura dei Balcani, dove pesa come macigno l’eredità crudele della guerra degli anni Novanta che ha insanguinato i Balcani.
Questo perché dopo l’olocausto tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, con la crisi jugoslava si è riaffacciato nel cuore dell’Europa lo spettro del genocidio, dello scontro fratricida e della guerra civile.
Le guerre degli anni Novanta sono durate circa un decennio e sembrava fossero terminate con l’intervento americano e il bombardamento della Serbia.

L’Europa erroneamente pensava che le cose si fossero sistemate da sole, che finalmente i Balcani si fossero “europeizzati”.

Durante la discussione dei temi, verranno presentati i due libri dello scrittore e autore alessandrino Graziano Canestri, dei titoli: “Jugoslavia il tragico mosaico” e “Ucraina, la crisi geopolitica mondiale”.