Alessandrini Forza e Coraggio, che la vita è un passaggio! Ma per fortuna ci sono anche eccellenze come l’Università [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Alessandria non è stata sconfitta dall’alluvione e si è risollevata grazie ad una lady di ferro da poco eletta, che con il coraggio delle sue decisioni l’ha consegnata in ordine a chi le è subentrato, e mi riferisco a Francesca Calvo. Era il 2002 quando si concluse il suo secondo mandato, e a seguire e ad arrivare oggi un pezzo per volta si sono persi per strada moltissimi “gioielli di famiglia”. Tra le poche eccezioni c’è, per fortuna, l’Università del Piemonte Orientale, che invece cresce in città in maniera costante e significativa: sarà perché la politica locale non ci mette mani e becco? “Il Politecnico non “stagna” ma amplia spazi per offrire non solo nuove opportunità ma nuovi servizi”. Giusto far conoscere il valore della nostra Università. La notizia l’ho trovata sulla pagina economica de Il Monferrato cartaceo, venerdì 12 luglio, a firma Enrico Sozzetti: si legge che Alessandria dal 15 al 19 luglio ha ospitato un evento internazionale altamente specialistico, la “Scuola estiva di metallurgia delle polveri” organizzata dall’Associazione europea per la metallurgia delle polveri (Epma), fondata a Bruxelles nel 1989, in collaborazione con il Politecnico di Torino nella Sede di Alessandria. Un articolo veramente interessante che vale la pena di leggere per intero, fortunatamente ho trovato un link nella pagina della rassegna stampa del Politecnico. Si è trattato di un evento internazionale altamente specializzato che potrebbe innescare ricadute economiche dirette che alimenteranno un significativo impatto economico nel capoluogo, come raramente capita ad Alessandria. Il responsabile del laboratorio della sede alessandrina è Marco Actis Grande, e ha dichiarato che questa Summer School non è solo importante per l’Università ma per tutto il territorio. Vi è stata la presenza di quasi cento persone con una sessantina di iscritti di cui solo due italiani. La provenienza è stata internazionale, con circa trenta docenti arrivati da tutta Europa che sono stati impegnati per una settimana garantendo un palcoscenico internazionale alla città. Solo per questi ospiti sono state impegnate oltre settanta stanze di albergo, mentre i lavori della Scuola estiva sono stati ospitati nella sala convegni della Camera di Commercio di Alessandria, e il laboratorio di metallurgia delle polveri nella sede di viale Michel del Politecnico, che è l’unica struttura italiana ad avere un atomizzatore di polveri metalliche. La ricerca sviluppata dal Politecnico attualmente si sviluppa su tre macro settori: elettrico, meccanico, materiali. Il laboratorio elettromagnetico è stato il primo in Italia e il referente è Luca Ferraris, per il settore biomedicale la responsabile è Monica Boffito, che si occupa della sintesi dei materiali e dei processi preparatori alla industrializzazione; tra i filoni di ricerca più rilevanti c’è quello della rigenerazione dei tessuti danneggiati cardiaco, osseo e la messa a punto i modelli bioingegnerizzati di tessuto sviluppati in vitro per ridurre al massimo la sperimentazione animale e altrettanto rilevante è la nanomedicina che punta a rispondere all’esigenza della medicina personalizzata. Si legge che recentemente è stato rinnovato l’accordo quadro triennale con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria che consente lo sviluppo clinico del progetto di ricerca. Infine ci sono i materiali polimerici il cui referente è Alberto Frache dove gli ambiti di ricerca sono il riciclo e il riuso dei rifiuti e le bioplastiche. Cito questa breve introduzione alla Metallurgia delle Polveri per una conoscenza ulteriore: https://www.tav-vacuumfurnaces.com/blog/38/it/metallurgia-delle-polveri. La presenza dell’Università significa anche questo, ed è la conferma delle attività di ricerca della sede del Politecnico che si sviluppa su progetti che valgono diversi milioni di euro.
Voto: 10

2) “Le roi est mort, vive le roi!”. Anche l’Alessandria Calcio in questo anno non certo entusiasmante per la città ha esalato il suo ultimo respiro. Per dare una continuità alla città e ai tifosi l’Asca Galimberti cerca di raccogliere il testimone della gloriosa maglia grigia. Certo, prendersi in giro non serve: si tratta di un club che, pur glorioso per tutto quanto ha fatto in questi decenni, soprattutto sul fronte delle giovanili, è comunque una squadra di dilettanti, neo promossa in Promozione dalla prima categoria. Ovvio che stiamo tutti con chi ci sta provando, e ci auguriamo che arrivino anche le risorse necessarie ad una serie di campionati di vertice, perché al più presto Alessandria possa tornare a giocare tra i professionisti. Ma, lo sapete, noi di cantare in coro non siamo proprio capaci, quindi permetteteci un appunto sul nome. “Forza e coraggio, che la vita è un passaggio”, diceva sempre mia nonna nei momenti di difficoltà, e quando ho saputo della trasformazione del nome mi è venuto da sorridere. Ma non sarebbe bastato Asca Galimberti Alessandria? Forse no, forse il cambio di nome è funzionale alla raccolta del testimone: ma Forza e coraggio Alessandria, perdonatemi, non si può proprio sentire, e già penso alle solenni prese in giro delle tifoserie avversarie. Speriamo di replicare a suon di gol, ma speriamo soprattutto che il glorioso nome Alessandria calcio, con relativo marchio, possano presto tornare sul campo del Moccagatta, e su tutti i campi di calcio più prestigiosi. Per ora, sorvolando bellamente sugli scontri verbali e annesse querele che ci stanno deliziando l’estate, ci limitiamo a dire, come sempre, Forza Grigi!
Voto: 10

3) La notizia: “Gruppo Amag vicino ai dipendenti: attenzione al benessere psicologico e visite gratuite a prostata e mammella”.

Di fronte a questa notizia aziendale, non so come mai, mi è venuto in mente Fantozzi, o forse era Giandomenico Fracchia, ma insomma sempre il grande Paolo Villaggio: “Come è umana lei….”. Intendiamoci, il progetto in sé è bellissimo: “La prevenzione prima di tutto”, e già in passato abbiamo lodato realtà internazionali, come Michelin, per la loro capacità di ‘fare welfare’. Benvenga dunque la nuova iniziativa del Gruppo AMAG, annunciata dal neo presidente ing. Lorenza Franzino.
In particolare, ho letto, saranno attenzionati tutti gli aspetti di salute muscolo-scheletrica, cardio-vascolare e psicologica dei dipendenti, oltre alla prevenzione oncologica. Questa iniziativa partirà da settembre e i lavoratori (79 donne e 281 uomini). si sottoporranno rispettivamente a visite per la prevenzione del tumore alla mammella e alla prostata, a carico dell’azienda. Progetto splendido, appunto, ma tempistica più che sospetta: ossia, proprio mentre su AMAG si sono accesi riflettori ‘critici’, di cui abbiamo dato ampiamente conto nelle pagelle della scorsa settimana, ecco un bell’annuncio di quelli a cui non si può che applaudire. Ma l’applauso non cancella tutto il resto, chiariamoci: ossia due anni di gestione nebulosa, con un impressionante turn over di manager, e la rottamazione di grandi progetti strategici archiviati senza nessuna seria alternativa. E poi ancora i tanti interrogativi sul futuro del gruppo, sull’ipotesi di ingresso di privati nella proprietà delle reti dell’acqua e del gas (i due principali asset del Gruppo). Ed i quesiti sollevati dal centro destra sul ruolo svolto dalla società di consulenza ai cui vertici l’ingegner Franzino ha operato fino a pochi giorni prima della sua nomina a Presidente Amag: unica candidata in campo. Ma ormai possiamo usare a piene mani lo slogan calcistico: Forza e coraggio Alessandria!
Voto: 3