“Abusivi che esercitano la professione di intermediari immobiliari? Esistono ancora, ma rischiano davvero tanto”

di Ettore Grassano

L’applicazione del protocollo Clara Condicio ad Alessandria: ne parlano Giuseppe Ceravolo del Comando della Polizia Municipale, Franco Repetto di Fiaip e Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti

La giovane coppia di neosposi entra in un’agenzia immobiliare di Alessandria, alla ricerca di un alloggio da acquistare. Su Internet ha visto alcuni immobili interessanti, e vorrebbe approfondire. Viene affidata ad un collaboratore di agenzia, molto solerte ed efficiente, che supporta i potenziali acquirenti in ogni fase del processo: visite, valutazioni economiche, trattativa. Alla fine, però, prima di concludere l’acquisto, la coppia chiede che tutto sia in regola, ossia di verificare l’iscrizione professionale del professionista all’albo dei mediatori immobiliari, e qui ‘casca l’asino’. Sembra una storia d’altri tempi, quando il mestiere di venditore di case era esercitato in maniera spesso occasionale, e comunque i ‘vincoli di legge’ erano assai meno rigorosi. Invece, sono episodi che si verificano ancora troppo di frequente. A raccontarcelo è il dottor Giuseppe Ceravolo, figura molto nota del Comando della Polizia Municipale di Alessandria, da 22 anni responsabile del nucleo di polizia giudiziaria.

“Purtroppo, il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’intermediazione immobiliare – sottolinea – è ancora piuttosto diffuso, e da quando su incarico del Comandante Bassani, a seguito del protocollo di collaborazione che, come le altre forze dell’ordine, abbiamo siglato con la Camera di Commercio nell’ambito del progetto Clara Condicio, casi ne sono emersi diversi. Si tratta di episodi con una dinamica spesso simili, anche se ogni volta c’è qualcosa che li rende diversi l’uno dall’altro. Negli ultimi mesi abbiamo fatto emergere quattro nove casi di abusivismo, che in genere vengono puniti con una sanzione pecuniaria, ridotta di 1/3 se si paga subito, come tutte le sanzioni amministrative. E a seconda della gravità dei casi anche con una sospensione dell’attività, per i casi più gravi fino a sei mesi, per l’agenzia. Ma, in caso di soggetti recidivi, che reiterano il reato, può scattare anche il procedimento penale”.

Ma chi è, solitamente, che fa ‘saltare il coperchio’, e chiede l’intervento dell’autorità di sicurezza? “Sono quasi sempre gli acquirenti – spiega Ceravolo -, soprattutto i più giovani, mediamente più sensibili al rispetto delle regole. Ma in qualche caso la segnalazione è arrivata anche dalla parte venditrice. Di recente, mi è capito di dovermi ‘infiltrare’, ossia a fronte di una precisa segnalazione mi sono finto cliente, mi sono presentato in agenzia e ho seguito tutto l’iter dei sopralluoghi e della trattativa, per poi ‘al dunque’ chiedere che mi fossero mostrate le credenziali professionali. Che ovviamente non c’erano”.

Cosa succede in quei casi? “Nei quattro casi finora emersi – sottolinea Ceravolo – si è sempre proceduto con la sanzione amministrativa fino a 15.000 che, se pagata subito, si riduce a 5 mila euro. Trattandosi di un reato reiterato, in un caso è scattata per legge anche la segnalazione alla Procura, spetta poi al Pm decidere come procedere”.

Perché mai, però, ostinarsi ad esercitare abusivamente una professione che, se praticata con iscrizione all’apposito albo professionale, può dare grandi soddisfazioni, e consentire di crescere?
“L’impressione che mi sono fatto è che si tratti talora di giovani che ancora devono decidere se quella è proprio la loro strada, oppure di persone che hanno già anche un’altra attività. Chiaramente questa non è una giustificazione, e in ogni caso il primo responsabile è sempre il titolare dell’agenzia, che conosce benissimo le regole del settore, e dovrebbe attenersi alle stesse. Il protocollo di Clara Condicio comunque parla chiaro, ed è un onore poter collaborare alla sua attuazione. Mi fa piacere citare la forte unità di intenti con il Comandante Bassani, che ha sempre sostenuto il mio personale impegno su questo fronte, ma anche con Franco Repetto, past president di Fiaip Alessandria, e tra i grandi promotori del progetto Clara Condicio”.

Chiediamo proprio a Repetto di aiutarci a fare il punto su professione di intermediario immobiliare e abusivismo; “Nelle scorse settimane, spiega, è giunto a compimento il terzo corso di preparazione all’esame di abilitazione professionale per chi vuole intraprendere la professione, promosso dalla Camera di Commercio di Alessandria Asti. È questa la risposta migliore all’abusivismo: giovani, ma anche meno giovani, che decidono di professionalizzarsi seriamente, per poi esercitare l’attività in proprio, o come collaboratori di agenzia. Ora sono in stage, poi completeranno il corso sostenendo l’esame. Il Protocollo di Clara Condicio, all’avanguardia a livello nazionale, pone la lotta all’abusivismo e all’attività irregolare delle agenzie immobiliari, come valori essenziali.
Il mondo della mediazione ha ormai raggiunto livelli di mercato importanti e non è più possibile tollerare queste nefandezze. Il rischio che corrono i clienti è enorme, i casi che finiscono in tribunale purtroppo non si raccontano. Clienti raggirati, truffati e derubati sono purtroppo quasi sempre legati a soggetti senza nessuna competenza, se non quella di rubare qualche denaro in modo illecito. Vanno fermati. Quello del Mediatore immobiliare è una professione molto delicata e per il quale è necessario aver svolto esami al fine di ottenere l’abilitazione ufficiale. Ed è per questo che nel territorio alessandrino e astigiano si è deciso di contrastare il fenomeno dell’abusivismo con questa iniziativa a tutela dei professionisti e dei consumatori. Non parliamo poi dell’aggiornamento continuo alle nuove norme, fondamentale ormai per qualunque professione, ancor di più per la nostra. Lo abbiamo potuto verificare ultimamente con lo stage formativo con i commercialisti e Notai sulle norme urbanistico catastali, che hanno visto anche in questo caso il progetto Clara Condicio attivare il protocollo d’intesa con Notai e consumatori per la promozione e diffusione della dichiarazione di stato legittimo nelle operazione di transazione immobiliare. Anche questo documento è stato inoltrato a tutte le Agenzie immobiliari di Alessandria e Asti”.


Un mansionario per la trasparenza

“A tutte le agenzie immobiliari registrate alla Camera di Commercio di Alessandria e Asti – continua Repetto – che sono circa 550 e mediano complessivamente fra il 75 e l’80% del mercato, verrà inviato un mansionario con il marchio Clara Condicio da esporre nelle sedi sul territorio. In questo modo, ai clienti viene assicurata la totale trasparenza e regolarità delle attività dell’agenzia e per le associazioni sarà un modo chiaro per fare rete e generare coinvolgimento.
Una importante convenzione specificata con il protocollo 1 prevede la collaborazione con le forze di polizia giudiziaria e in Alessandria, una importante collaborazione con il comando dei Vigili Urbani. Ringrazio personalmente il comandante Bassani e il dott. Ceravolo per l’opera prestata in queste inchieste. Un fiore all’occhiello per la città di cui essere fieri. Il bene casa interessa tutti nessuno escluso, non può essere lasciato in mano a persone incompetenti e incapaci e soprattutto gestiti senza deontologia da chi li utilizza e spesso li sfrutta, senza scrupoli. Ci vuole coraggio e smetterla con l’indifferenza. Segnalate i casi sospetti come quelli raccontati in questo articolo, o come quelli che in questi due anni e mezzo abbiamo denunciato. Lo ricordo sempre a onore di cronaca: sono ormai 24 casi emersi solo nell’alessandrino. Due ancora in attesa di giudizio, di cui uno in mano al pubblico ministero”.

“Combattere la piaga dell’abusivismo e dell’esercizio illecito della professione di mediatore immobiliare – sottolinea Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria e Asti – è uno dei principali obiettivi di Clara Condicio, progetto sul quale il nostro Ente investe da diversi anni, in forte e proficua collaborazione con le Associazioni degli agenti di affari in mediazione, le Associazioni dei consumatori e le forze dell’ordine. Promuovere una sempre maggior trasparenza e professionalizzazione del settore è il modo migliore per garantire al cittadino, cliente finale che compra o vende un immobile, una consulenza erogata da professionisti qualificati, le cui competenze sono riconosciute e certificate. Particolarmente importante che questa professionalità, e i valori di correttezza e trasparenza, siano trasmesse ai giovani intermediari immobiliari, che da tre anni a questa parte accedono all’esame professionale proprio attraverso i corsi di formazione erogati dalla Camera di Commercio di Alessandria e Asti nell’ambito di Clara Condicio”.