Venerdì 12 luglio alle ore 22,30 verrà inaugurato l’innovativo impianto di illuminazione architetturale della fortezza di Gavi, fortemente voluto dal Ministero dei Beni Culturali e realizzato dall’azienda novese Dark Light.
Il nuovo sistema di illuminazione, basato sulla tecnologia RGB White LED, è composto da 59 fari che illumineranno i bastioni del forte da ogni angolazione attraverso un innovativo sistema computerizzato che gestirà tutti i parametri di illuminazione.
Grazie alla tecnologia totalmente sviluppata da DARK LIGHT, che consente un controllo totale dell’illuminazione, il forte e i suoi bastioni verranno presentati nel loro massimo splendore mettendo in risalto le particolari pendenze e angolazioni uniche nel loro genere.
«Per noi è motivo di orgoglio aver contribuito a rendere ancora più bello quello che è uno dei monumenti architettonici e storici più importanti del nostro territorio – ha dichiarato Giacomo Lolaico della Dark Light – i lavori sono durati un anno e hanno visto la stretta collaborazione tra la nostra azienda e la Residenze Reali Sabaude – direzione museale e in particolare con il direttore del forte di Gavi, Riccardo Vitale».
Il forte sarà illuminato grazie ad una batteria di fari LED ingegnerizzati e realizzati grazie alla preziosa collaborazione dell’Ing. Domenico Prato, responsabile della sezione Lighting della DARK LIGHT.
I fari denominati ForteLed, che sostituiscono un impianto di vecchia concezione ad illuminazione statica, rappresentano il massimo della tecnologia coniugando l’altissima resa luminosa ad un bassissimo consumo, rispettando le nuove normative di risparmio energetico.
L’accensione del nuovo impianto avverrà venerdì 12 luglio, alle ore 22,30. Per l’occasione, per il pubblico sarà aperto lo stadio Pedemonte, con animazione musicale e bar.
Dark Light. Con sede a Novi Ligure, è una giovane e dinamica Società in grado di progettare e realizzare soluzioni illuminotecniche “Made in Italy”.
Le apparecchiature di illuminazione, rigorosamente certificate secondo le normative vigenti, grazie alla continua ricerca, utilizzo dei migliori materiali e alla più moderna Tecnologia a Led, garantiscono un’ottimizzazione dei consumi energetici e una lunga durata e affidabilità.
La Dark Light ha all’attivo numerose installazioni di illuminotecnica, tra cui la nuova stazione di Malpensa e l’Edition Hotel di Abu Dhabi, oltre che numerosi monumenti e aziende della nostra provincia.
Il Know-how e la passione consentono a Dark Light di essere il Partner ideale per qualsiasi soluzione illuminotecnica, che sia realizzabile con prodotti Standard o con soluzioni personalizzate; le risorse di Dark Light sono in grado di realizzare apparecchiature Led “Su Misura” sulla base delle specifiche esigenze del Cliente, offrendo ad Architetti e Lighting Designer
infinite soluzioni d’avanguardia.
Forte di Gavi. L’esistenza di un castello a Gavi è attestata fin dal 973. Con un diploma imperiale
datato 30 maggio 1191, Enrico VI, figlio di Federico I Barbarossa, donò in feudo alla repubblica di
Genova il castello e il borgo. Nel 1418, a seguito di eventi bellici, il feudo passò sotto la signoria
dei Visconti di Milano; dopo altri passaggi di proprietà, nel 1528 esso tornò alla repubblica di
Genova, che lo detenne fino al 1815, anno in cui l’antica repubblica fu annessa al regno sabaudo.
Nel corso dei secoli il castello assunse l’aspetto di una possente fortezza. I primi interventi radicali
furono eseguiti nel 1540 da Giovanni Maria Olgiati, ingegnere militare al servizio della repubblica
di Genova, che progettò e ricostruì completamente la cinta muraria, realizzando nuovi bastioni e
consolidando la struttura originaria.
Nel XVII secolo il forte fu ulteriormente ampliato con l’intervento del frate domenicano Vincenzo
da Fiorenzuola, noto per essere stato l’inquisitore al processo contro Galileo Galilei. I lavori per la
trasformazione dell’edificio in una grande fortezza furono compiuti tra il 1626 e il 1629, ma altri
interventi si susseguirono fino agli albori del XIX secolo.
Nel 1859 l’antica fortezza genovese fu trasformata in reclusorio civile; durante il primo conflitto
mondiale essa diventò un carcere militare. Nell’interludio fra le due guerre, in alcuni terrapieni
della fortezza furono impiantati vitigni sperimentali dal Consorzio Antifilosserico.
Con la II° Guerra Mondiale il forte tornò ad essere luogo di detenzione; nel 1946 fu consegnato
alla Soprintendenza per i Beni Architettonici del Piemonte, che fin dal 1978 ha avviato una
costante e progressiva opera di restauro e salvaguardia di questo raro esempio di architettura
militare.