Affermare che i fantasmi non esistono li rende meno veri? Nel libro “Spettri familiari. Letteratura e metapsichica nel secondo Novecento italiano”, tra scritti medianici e tavolette oujia, poltergeist e fenomeni paranormali, cimiteri infestati e anime del Purgatorio, Fabio Camilletti, storico della letteratura e professore all’università di Warwick, ricostruisce il profilo di un’Italia “lunare” che grazie alle suggestioni della metapsichica cerca di interrogare le ombre della storia, i vicoli ciechi della memoria, le possibilità del reincanto.
Sabato 22 giugno alle ore 17.30, nelle sale del Museo Etnografico “C’era una volta”, Piazza della Gambarina, Alessandria, Fabio Camilletti, in conversazione con Paolo Toselli, ci accompagnerà attraverso un viaggio affascinante nel nostro passato in cui l’immaginario, il fantastico, avevano pervaso trasversalmente tutte le fasce della società italiana.
Fabio Camilletti è professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’università di Warwick, Inghilterra. Ha lavorato a lungo su Leopard, Manzoni e il romanticismo italiano, sulle riscritture di Dante nell’Ottocento europeo e sulla presenza di temi relativi all’occulto nel canone letterario italiano. Tra i suoi libri, si segnalano “Italia lunare. Gli anni Sessanta e l’occulto” (Peter Lang, 2018 ), “Guida alla letteratura gotica” (Odoya, 2018) e l’antologia curata assieme a Fabrizio Foni “Almanacco dell’Italia occulta” (Odoya, 2022).