Al termine di un percorso di Medical Humanities avviato nel 2022
È stato inaugurato ufficialmente il “Salone narrativo” all’interno della struttura di Ostetricia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, diretta da Davide Dealberti.
Il nuovo spazio, dove le pazienti possono confrontarsi e trovare un libro in cui raccontare le loro esperienze di gravidanza e di ospedalizzazione, rappresenta la realizzazione del progetto “Trame di cura e fiducia: la Medicina Narrativa nella pratica clinica” che il team della Struttura ha realizzato nell’ambito delle attività di Medical Humanities condotte in collaborazione con il Centro Studi dedicato, diretto da Mariateresa Dacquino e afferente al DAIRI (Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione).
Si è trattato di un percorso che ha avuto inizio nel 2022 con una formazione dedicata che ha visto l’applicazione del metodo del laboratorio narrativo esperienziale e che, al termine del corso, ha visto complessivamente 40 professionisti dell’Ostetricia e Ginecologia lavorare su due parole: fiducia e accoglienza, che in questo nuovo salone e nell’atrio ben si concretizzano.
Partendo dalla volontà di cercare di unire la Medicina Evidence Based con quella Narrativa, i partecipanti hanno lavorato sulla fiducia innanzitutto verso loro stessi come gruppo-reparto, per poi arrivare a trasmettere fiducia alle pazienti e quindi riceverne a loro volta.
Per quanto concerne, invece, il filone dell’accoglienza, il reparto nel mese di dicembre 2022 ha subito interventi di ristrutturazione al fine di rendere gli ambienti più umanizzati attraverso la scelta accurata dei colori e degli arredi. In particolare, per il 2023 il progetto ha previsto la realizzazione di scritte e simboli sui muri dedicati alla Medicina Narrativa ed emersi proprio durante il corso di formazione.
Ed è così nata l’idea di convertire una stanza del reparto in salone narrativo, che ha visto coinvolti molte delle persone che hanno voluto essere presenti all’inaugurazione: oltre al Direttore Sanitario dell’AOU AL, Luciano Bernini, e al Direttore di struttura, Davide Dealberti, Nicoletta Suter, Responsabile della Formazione dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale Pordenone e componente del Direttivo SIMeN, che è stata tra le docenti che hanno tenuto il corso e che hanno seguito tutto il percorso, l’associazione Xenia, che ha donato la libreria e due quadri dell’artista Bruna Rapetti, Nadia Biancato di ADISCO, Cinzia Spriano di Io Arrivo Prima, l’associazione Ciao Lapo, Paola Cosola, della Biblioteca Biomedica AOU AL, che ha donato i libri e ha all’attivo il progetto di Nati per leggere durante il corso preparto e il Gratta e Leggi, e Solidal per la Ricerca, che ha sostenuto fin dal principio le attività di ricerca e formazione nell’ambito delle Medical Humanities.
Presenti anche gli artisti Ornella Balbo e Piero Rocchi; quest’ultimo ha realizzato un quadro su commissione della famiglia Tavaroni – Masi in memoria della figlia. Nell’atrio del salone, infine, è ora presente l’opera dell’artista Faé Djéraba “Donami un pensiero”.