In primis lotta alla fauna selvatica e azioni a salvaguardia della Dieta Mediterranea e biodiversità
Una realtà provinciale attiva e competitiva: è questo ciò che è emerso dal rendiconto annuale dove la cartina tornasole è rappresentata dai risultati ottenuti sul piano dei servizi tecnici, fiscali e di patronato illustrati in occasione dell’Assemblea Annuale di Coldiretti Alessandria durante la quale è stato approvato, all’unanimità, il Bilancio consuntivo 2023 e di previsione 2024.
Con il Presidente provinciale Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco, a pochi giorni dal confronto elettorale europeo e piemontese, sono state ribadite le priorità del mondo agricolo che, tramite le Consulte provinciali di settore, è pronto a dialogare con la politica e con le istituzioni.
È tempo di mobilitazione per difendere il patrimonio inestimabile rappresentato dalla Dieta Mediterranea, dalla biodiversità dei nostri territori e smascherare le pratiche sleali messe in atto dalle multinazionali.
L’assemblea annuale è stata l’occasione per proseguire l’incontro-confronto serrato con i soci sui temi di scottante attualità e patto sempre più blindato con i consumatori. Sono stati evidenziati i temi centrali per la sopravvivenza e competitività dell’agroalimentare Made in Italy: emergenza fauna selvatica, tutela del frumento tenero alessandrino, progetti di filiera, salvaguardia del settore vitivinicolo, zootecnico e ortofrutticolo. Ma anche per definire politiche a sostegno della rivoluzione dei cambiamenti climatici e insicurezze sul piano geopolitico che influiscono sulle produzioni agricole e sui mercati.
“Strategie ‘di lotta e di governo’, Coldiretti Alessandria è pronta ad una nuova stagione di mobilitazioni per sostenere il lavoro delle nostre imprese in una catena di valore tutta italiana, proteggere le coltivazioni dalla fauna selvatica, dalle pratiche sleali così come gli investimenti per rinnovabili e tecnologie digitali. Ma al centro di tutto resta l’importanza della redditualità per le aziende – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Sappiamo bene che non possiamo fare a meno dell’Unione europea ma quello che chiediamo sono politiche attente e non vessatorie nei confronti delle imprese agricole”.
Coldiretti guarda, dunque, all’Europa e preme per un’agricoltura sostenibile, ma a fianco delle imprese, dove la crescita economica agevola il ricambio generazionale e gli investimenti e dove l’attenzione all’ambiente non si traduce in visioni miopi e ideologiche.
“Nonostante il momento sia economicamente non facile possiamo guardare con serenità ad una sempre più incisiva e determinata azione sindacale a tutela dei nostri associati – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. La nostra è una realtà agile, attenta alle esigenze dell’impresa e in grado di agire in tempi molto veloci, in modo da consentire all’imprenditore che si rivolge ai nostri uffici di poter operare con ogni garanzia. Sarà sempre più incisiva la lotta alla fauna selvatica, al contenimento della peste suina africana e alle fake news che minacciano l’agricoltura e, in particolare, la zootecnia, ma che si fondano su teoremi falsi o superati”.
Dopo la manifestazione del Brennero l’azione in difesa del Made in Italy prosegue con sempre maggiore intensità su tutto il territorio provinciale: conta, infatti, già numeri importanti la raccolta firme #nofakeinitaly per la rintracciabilità delle produzioni e un carrello della spesa completamente trasparente per arrivare all’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine per tutti i prodotti alimentari e in tutti i paesi dell’Unione europea: nell’importazione di materie prime agricole Coldiretti chiede il rispetto dei medesimi standard produttivi e qualitativi che osservano gli agricoltori comunitari e continua il pressing per l’abolizione delle regole sul codice doganale, per evitare che pochi passaggi nella filiera siano sufficienti per far diventare automaticamente il cibo Made in Italy.
Il futuro, come ieri e oggi, è nel segno dell’identità, della distintività e della biodiversità, “siamo convinti europeisti, ma nella difesa della nostra storia contro il principio dell’omologazione”, ha concluso il Presidente Mauro Bianco.