di Graziella Zaccone Languzzi
1) Noi alessandrini possiamo dire addio al grande progetto della Coesione Territoriale sul Bacino del Tanaro e all’impegno preso da Aipo con il Comune negli anni della giunta Cuttica. Con la Coesione diciamo anche addio agli interventi di laminazione e difesa spondale e alla realizzazione di ciclabilità sui sedimi idraulici demaniali allo scopo di creare percorsi di mobilità e turismo dolce. Un primo segnale di tale nefasta notizia è arrivata dall’ex consigliere Gianni Ravazzi (Lega) con una lunga intervista: “Gianni Ravazzi: “C’era una volta la Coesione Territoriale Bacino del Tanaro: oggi Alessandria dorme, e rischiamo di perdere l’ennesimo treno per lo sviluppo”. Ne riporto una parte essenziale che fa comprendere come siamo (mal)messi in questa città, da due anni a questa parte: “ … Che sappia io anche qui siamo all’immobilismo totale: e anche qui, alla scadenza del triennio concesso dal Pai per gli adeguamenti, rischiamo di essere punto e a capo. L’unica scelta di questa amministrazione è stata quella di revocare alcune concessioni già regolarmente concesse a privati, il che presumibilmente darà luogo a contenziosi anche gravosi. Di contro, Alessandria non ha più dato corso ad una serie di accordi con Aipo, in merito a lavori spondali per la navigabilità del Tanaro nel tratto che dalla città va verso Asti. Gli uffici saranno sommersi da altre priorità, o forse anche in questo caso, come in altri che conosciamo, la politica li ha stoppati, assumendosi l’onere di questo immobilismo?” Ora delle ciclabili sugli argini sinceramente avremmo potuto fare a meno, ma vi era almeno la concreta possibilità, grazie ai fondi ricevuti dalla Regione (Ravazzi nel filmato di Svegliati Alessandria parla di 150 milioni di euro), che Aipo si impegnasse a fare quei lavori sul Tanaro fino ad arrivare ad Asti: là la Coesione non si è fermata e sta proseguendo. Qui l’accordo di AIPO il 04 maggio 2022, interessante leggere: “Annunciata l’adesione di Aipo alla coesione Bacino delda AIPO, Tanaro”. In previsione di una intervista di “Svegliati Alessandria” a Gianni Ravazzi, ho chiesto loro di porre una domanda in merito all’impegno AIPO:
Ravazzi, constatato che il progetto si era fermato, si mise in contatto con AIPO per un aggiornamento. Qui la risposta di AIPO: “Quando c’era lei Ravazzi ci rompeva le scatole tutti i giorni, ma è un anno che non sentiamo più nessuno” riferito all’ amministrazione Abonante. Ora, niente ciclovia, niente lavori da AIPO: la parte non collegata con la Coesione e i fondi per il tratto di nostra competenza dove finiranno? Ad Alessandria perdiamo ogni treno, quindi siamo pure cornuti e mazziati.
Voto: 4
2) Una buona notizia: “Mense, centro cottura di nuovo ad Alessandria, assessora Cornara: “Contenta per gli studenti e le lavoratrici”. Ad aprile stilai una pagella con voto 2 criticando la situazione in essere della mensa scolastica di Alessandria. Scrissi che la gestione delle mense scolastiche non è robetta, ma un settore importante, ed è gravissimo che Alessandria (fino a prova contraria capoluogo di provincia del Nord, non comune di 3 mila abitanti del profondo sud) non fosse neppure più in grado di organizzare sul suo territorio una mensa scolastica, onde evitare pasti cotti a distanza di 30 o 40 chilometri, consegnati freddi e in ritardo. Quindi la buona notizia merita un buon voto. Manca ancora la firma del contratto che si legge avverrà entro l’estate. Se non ci saranno intoppi il cibo sarà consegnato caldo, di qualità e nei tempi previsti, inoltre le addette al servizio di ristorazione scolastica impiegate nel centro cottura di Asti, dopo anni di sacrifici personali, potranno tornare a lavorare ad Alessandria. Dal Comune viene altresì comunicato l’attento esame del merceologico sulle materie prime di qualità con il parere tecnico del tecnologo alimentare dell’Università di Torino, il professor Giuseppe Zeppa. Altra buona notizia è che il costo dei buoni pasto per le famiglie resterà invariato.
Voto: 7
3) La notizia è che il Tour de France passerà in centro ad Alessandria e non in tangenziale come era stata previsto, quindi lunedì 1° luglio i corridori provenienti da Spinetta transiteranno in Spalto Gamondio e corso Borsalino per arrivare al Cavalcavia Brigata Ravenna e proseguire per il rione Cristo. Che il Tour de France passasse da Alessandria lo si sapeva già da un articolo de La Stampa del 29 marzo 2024. Si leggeva l’entusiasmo della amministrazione manifestata con queste dichiarazioni: “Sarà il clou di una serie di celebrazioni: dal venerdì la città si animerà di giorno e di sera con l’apertura straordinaria di musei e sale d’arte, poi eventi gastronomici capaci di far scoprire la qualità delle produzioni piemontesi e alessandrine, con la musica classica che si diffonderà dai cortili del centro storico attraverso le esecuzioni del Conservatorio Vivaldi” . Tutto molto bene, ma una domanda è necessaria: il manto delle strade di Spinetta e Alessandria che saranno percorse dai corridori in che condizioni sono? Saranno pulite? Diserbate? Qualcuno in Comune ci ha pensato alla sicurezza e al decoro, considerato che il Giro sarà trasmesso in diretta su Eurosport, canali Sky e su DAZN? Manca ancora un mese, e c’è tempo per presentare la città in modo decoroso.
Voto: 6