Alessandria città non accogliente?

Ma poi cosa succede fra Tanaro e Bormida? [Centosessantacaratteri] CorriereAl

di Giuseppe Scafaro

Ma perché deturpare scaricando rifiuti in un posto bellissimo e frequentato da gente che corre, va in bici, passeggia? Che cosa provate nei confronti della vostra città? Disprezzo, cattiveria? Vi spinge la vostra ignoranza perché non sapete che i rifiuti possono essere consegnati in discarica all’Amag o, se è troppa fatica, addirittura possono ritirarli a casa vostra?

Certo, magari avete fatto un giro in Cittadella e avete anche lì trovato rifiuti, magari sul percorso dei bastioni e avete pensato “in questa città i rifiuti possono essere abbandonati dove capita e allora posso scaricarli nel verde, che lì non mi vede nessuno.”

E così la mattina, quando portate il vostro bambino a scuola, lasciate l’auto in terza fila e vi fermate a discorrere amichevolmente con altri come voi e vi incazzate perché qualche automobilista vi suona il clacson perché non riesce a passare, pensate che questa sia una città dal parcheggio artistico?

E di cosa discorrete, oltre a mandare a quel paese l’ignorante che non capisce che voi portate il bambino a scuola, ma proprio dentro la scuola con l’auto? Parlate della bellezza di Alessandria? Delle sue discariche artistiche che voi avete contribuito a creare?

Oppure siete della grupida che rifiuta le isole pedonali perché limitano il commercio?
O siete di quelli che sostengono la posa in opera di paletti anti-parcheggio in vie strette come quelle del centro?
No, voi amate questa città e la volete accogliente, voi volete che arrivino turisti a visitare il museo delle discariche artistiche.

Volete che i turisti, usciti ad Alessandria Est, impieghino un’ora per arrivare in piazza della Libertà dove il parcheggio, quando si trova, costa come in piazza della Signoria a Firenze. E vagano come fantasmi in cerca di indicazioni di musei, di palazzi storici, di luoghi caratteristici, di un ufficio turistico dove ricevere aiuto?

No, siete di quelli che alle nove del mattino, prima di andare a lavorare cercano disperatamente di lasciare l’auto in via Dante, per tre minuti, per andare a ritirare un capo in lavanderia, ma non ci riescono perché la via è abbellita da fioriere lunghe venti metri, intervallate da paletti anti-parcheggio, e da ausiliari del traffico che lasciano multe per divieto di sosta senza discernimento e buon senso.

Ma allora optate per via Trotti, ma trovate gli stessi dinieghi alla vostra volontà di aiutare il commercio cittadino e quindi di portare pochi ma maledetti soldi ai negozi del Centro.

In compenso potete (obbligatoriamente a questo punto) optare per via San Lorenzo dove è addirittura permesso di entrare con il suv esagerato e fare colazione e magari spendere solo alcuni euro al negozio di frutta, quasi un omaggio alle palme di Laurence di Arabia, ma solo qui.

No, no, siete di quelli che al mattino se non fanno colazione in via Cavour, nel punto più stretto della via, con il macchinone ingombrante, non riescono ad iniziare la giornata con il piede giusto e poco importa se i poveracci che la colazione possono farla solo a casa fanno molta fatica a passare nella strettoia che voi avete creato per un caffè?
Ma mi dite che, se il Municipio ha creato una strettoia tipo Forche Caudine proprio lì davanti, anche voi potete ingombrare per giusta causa (il caffè).

E se qualcun altro ha stretto il passaggio sul Bormida, in entrata e in uscita dalla città dimenticandosi le piste ciclabili e rendendo una bella strada quasi autostrada, voi potete fare molto di più.
E, a proposito, piste o corsie ciclabili (dove sono finiti i Soloni che si strappavano le vesti perché Alessandria non ne aveva?) faranno storia qui da noi.
Sarete mica quelli che cercano di suicidarsi andando a Spinetta in bici? Certo, se abbiamo il museo del ciclismo in centro, possiamo anche rischiare di usare la bici.
Siete mica quelli che cercano di tornare in città passando sul cavalcavia di via Giordano Bruno dopo aver lasciato l’auto dal meccanico in concessionaria Mercedes? In bici o a piedi non fa differenza.

Avrete mica pensato di andare a piedi o in bicicletta a fare la spesa nel centro commerciale ad Astuti? Decathlon o Bennet?
No, no voi siete di quelli che se facciamo un concerto a luglio la città sarà più allegra e colorata e ve ne fregate se la polizia locale è estinta o si è persa nei vari pattugliamenti nelle zone di periferia.
Siete di quelli che non riescono ad organizzare un mercato serio e utile ingombrando per due giorni alla settimana il secondo posteggio della città.

Siete quelli che non riescono ad attivare un posteggio con pagamento con telepass.
Siete di quelli che con il secchiello e la paletta vi pulite il marciapiede davanti a casa.
Siete di quelli che hanno ridotto i cimiteri cittadini in camposanti di zone di guerra.

Siete di quelli che hanno estinto il senso civico di Alessandria. Siete di quelli che non vogliono dirci che la Cittadella è solo un imbroglio, che non si spenderanno mai milioni di euro per mantenerla e ristrutturarla. Siete di quelli che non ammetteranno mai che Alessandria è stata trasformata in città non accogliente.