Per fortuna Molinari lavora per Alessandria: altri 90 milioni di euro per lo scalo merci. Ex asilo Monserrato: Abonante lo restituirà, a spese nostre, al collettivo transfemminista? [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Ennesimo massimo voto all’On. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. So già che dai malpensanti verrò tacciata di essere di parte, anche se non possiedo tessere di partito, tantomeno della Lega, e non ho mai avuto rapporti verbali, telefonici e di presenza con Molinari. Insomma neanche lo conosco, ma sono cittadina attenta e prendo nota del lavoro e dei risultati che vengono prodotti per la nostra città dai politici che mandiamo in Parlamento nazionale ed europeo. Riccardo Molinari a Roma ha sempre tenuto presente il suo territorio elettivo, e si è sempre dato da fare per portare a casa risultati concreti e non sterili comunicati e chiacchiere. Non faccio nomi, ma credo abbiate tutti ben presente. Giorni fa in un lungo colloquio telefonico un politico locale di parte avversa a quella di Molinari mi ha detto questa frase: “Meno male che c’è Molinari, unico ad essere interessato con fatti concreti ad Alessandria”. E questo da quando nel 2018 l’esponente alessandrino della Lega è in Parlamento, non certo solo in periodo elettorale. Questa è l’ultima chicca, che non deve passare ‘in sordina’, ma merita di essere evidenziata: Molinari (Lega): “90 milioni di euro per lo scalo merci di Alessandria, infrastruttura prioritaria per questo Governo”. Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) ha autorizzato uno stanziamento di 90 milioni di euro per la realizzazione dello scalo merci ferroviario di Alessandria. Questo stanziamento è un passo avanti, importante e concreto, che dimostra quanto l’infrastruttura sia ritenuta prioritaria dall’attuale Esecutivo, strategica per lo sviluppo economico dell’intero nord ovest del Paese, ma anche per Alessandria visto che porterà lavoro e vantaggi all’indotto. Da tempo Alessandria si propone come hub logistico e intermodale tra i porti liguri e il nord-ovest italiano da una parte e l’Europa centrale dall’altra. Un passo avanti in tal senso viene da RFI, che ha sviluppato il progetto per una piattaforma di cento ettari nella città piemontese, dal valore stimato in 250 milioni di euro. Il progetto è diviso in due parti. Una si estenderà su trenta ettari per il terminal ferroviario, l’altra da settanta ettari è destinata a una piattaforma intermodale e logistica. Il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del terminal ferroviario, comprenderà quattro binari lunghi 750 metri equipaggiati con tre gru a portale. L’obiettivo è iniziare i lavori entro la fine del 2025. Nello stesso tempo, Fs Sistemi Urbani ha presentato il Masterplan della piattaforma intermodale e logistica, dove dovrebbe sorgere un impianto per lo smistamento delle merci, spazi per la logistica e un autoparco per gli autotrasportatori. Questa realizzazione sarà aperta a investitori privati e il programma prevede la selezione di concetto entro il prossimo giugno. I dati sopra riportati si leggono qui: https://www.trasportoeuropa.it/notizie/intermodalita/un-progetto-di-rfi-per-piattaforma-intermodale-ad-alessandria/ Molinari ricorda che nel marzo 2024 ad Alessandria vi è stata la presentazione dello studio di fattibilità tecnico-economica del terminal da parte del Ministro Salvini, con i risultati dell’analisi che ha coinvolto tutti i soggetti in campo. A Roma stanno procedendo a pieno ritmo in attesa dell’assegnazione del bando di gara per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e nei prossimi giorni seguirà il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (entrambi a guida Lega). Fatti, non parole.
Voto: 10

2) La notizia: “L’ex Asilo Monserrato torna al Comune. Ass. Laguzzi: “Ora restituiremo il bene alla città”. Dopo un lungo periodo di stallo, la Regione ha deliberato la revoca dell’incarico al Commissario Straordinario dell’IPAB Asilo Monserrato e ora il Comune di Alessandria è “pronto a restituire il bene alla città”. Su questo immobile la segreteria cittadina e il gruppo consiliare della Lega Alessandria hanno replicato all’esponente della giunta Abonante, ponendo alcune domande interessanti: “Ex asilo Monserrato, Lega: “Sarà restituito alla città o a chi lo ha occupato abusivamente e danneggiato?”

Questi i quesiti per cui si attende risposta: 1) Sarà mostrato agli alessandrini con trasparenza in che condizioni le occupanti abusive hanno lasciato l’immobile? Ricordiamo che si tratta dello stesso collettivo transfemministe Lgbtq che pochi mesi fa è stato premiato dal sindaco Abonante con una nuova sede comunale in via San Giovanni Bosco. 2) Quanto costerà il recupero e la riqualificazione dell’ex asilo del Monserrato, e come verranno sostenute queste spese? 3) Cosa si intende con ‘restituire il bene alla città’? All’articolo 5 della convenzione stipulata da questa amministrazione con l’Associazione Welcome Odv per la gestione dell’immobile comunale di via San Giovanni Bosco il Comune si impegna esplicitamente a ‘valutare la concessione di altri e diversi immobili’ di cui l’Ente dovesse rientrare in possesso sempre alla suddetta associazione, specificando l’ex Asilo Monserrato di Piazza Monserrato 1, in sostituzione e/o in aggiunta all’immobile oggetto della convenzione. Abbiamo capito bene? Il sindaco Abonante intende forse ristrutturare l’ex Asilo del Monserrato a spese degli alessandrini, per poi restituirlo alle stesse persone che lo hanno occupato abusivamente e ampiamente danneggiato?
Ovviamente sono d’accordo e concludo con un articolo che ricorda come è stato lasciato l’immobile dalle “signore”, vi sono molte immagini del locale che pare una discarica di monnezza e valutatele voi: “Casa delle donne, sopralluogo del centrodestra all’ex Asilo Monserrato: “Degrado assoluto”. Quando uscirono tali immagini lo stesso assessore Laguzzi della giunta Abonante, per niente scosso dalle condizioni dell’immobile, rispose: “Casa delle Donne, assessore Laguzzi: “Scritte da stigmatizzare ma riconosceremo sempre l’impegno di Non Una di Meno”. Se tanto mi dà tanto, sarebbe opportuno fare un controllo nella sede oggi occupata, per valutare come viene tenuta, o se è già nelle condizioni di discarica della precedente: badate ben, sono donne deputate da sempre alla pulizia e decoro di una casa. Povera Italia, povera Alessandria.
Voto: 3

3) Quel che sta accadendo nel mondo da più di due anni riguarda tutti, compresi noi alessandrini. Non è bastato il Covid a farci pagare l’alto prezzo in vite umane e ad annullare economicamente la classe media creando disoccupazione e povertà, ci voleva pure la guerra tra Ucrania e Russia per continuare in uno stillicidio economico provocato da alte speculazioni con ingiustificati aumenti di prezzo di ogni genere alimentare, bollette fuori da ogni controllo e caro carburanti, oltre ai costi che il nostro paese sostiene in denaro e armi per contribuire alla difesa dell’Ucrania, con il rischio di provocare la terza guerra mondiale. Ci si sono messi pure i capi di Hamas attaccando Israele, con la reazione sproporzionata che ne è derivata. Non so quanti se ne rendano conto, ma è in corso un’excalation di eventi che rischiano di portarci rapidamente non verso, ma dentro la terza guerra mondiale. Una guerra nucleare, dagli esiti devastanti per tutti. Mi chiedo a che serva l’ONU, che dalla sua fondazione nel 1945 ha come missione mantenere la pace e la sicurezza internazionale; sviluppare relazioni amichevoli tra le Nazioni; promuovere migliori condizioni di vita, il progresso sociale e la tutela dei diritti umani. Vorrei riproporre la riflessione che Dario Caruso ha pubblicato lunedì scorso qui su CorriereAl, perché mi sembra perfetta, a partire dal titolo: “Una banda di idioti”. Buona rilettura!
Voto: 2