di Dario B. Caruso
Maggio è un mese tanto atteso.
Eppure è un mese che passa veloce, pieno di cose e di appuntamenti.
Maggio è il mese delle rose, il mese di Maria, rifiorisce la natura e grazie ad essa torniamo ad assaggiare i frutti che accompagneranno la stagione calda.
Le giornate si allungano e possiamo godere di tredici quattordici ore di luce naturale.
A scuola si programmano gli ultimi appuntamenti dell’anno scolastico, si finalizzano i lavori annuali, talvolta si operano scelte dolorose, si spera utili.
Maggio è il mese delle comunioni, delle cresime e dei matrimoni, le chiese accolgono i fedeli in una gradevole frescura e in mezzo a parole di pace e amore.
Le attività musicali si concludono con saggi e concerti, ricchi di note stonate ma anche di piccoli e grandi talenti, tutto innaffiato da applausi di gioia.
A maggio cambiano i palinsesti televisivi, spesso diventano inutili e invitano ad uscire all’aria aperta, ti sollevano dall’obbligo di dover ascoltare discorsi vuoti, fatti per confondere le persone semplici.
Mi piacerebbe che maggio fosse gennaio, per avere tutte queste cose belle qualche mese prima.