#Messaggio politico elettorale – Publiredazionale# Mandatario William Rubba per candidata consiglio regionale Piemonte Alessia Zaio
«Oggi gli occhi sono giustamente puntati sui gioielli e sulla straordinaria capacità degli orafi valenzani. Ma quella dell’arte orafa è solo una delle straordinaria peculiarità del territorio alessandrino che deve essere promosso e sostenuto nella sua globalità».
Alessia Zaio (assessore del Comune di Valenza con deleghe a Beni culturali, Commercio, Istruzione, Manifestazioni e Turismo) parla con grande passione del Distretto orafo valenzano che rappresenta un tratto distintivo dell’identità alessandrina. Conosciuta in tutto il mondo la gioielleria valenzana ha una forte propensione per l’internazionalizzazione, che la rende motore dell’export della provincia. Riconosciuto nel mondo per la gioielleria di alta gamma, il distretto valenzano è composto da aziende altamente specializzate inserite in un robusto tessuto di imprese artigiane. Qui ogni anno vengono lavorate circa trenta tonnellate d’oro e arriva quasi il novanta per cento delle pietre preziose importate in Italia. E proprio le pietre sono al centro della Valenza Jewelry Week che si conclude sabato 18 maggio. Il tema è infatti “Gemme e pietre. La natura diventa gioiello, plasmata dalla creatività” con cui si vuole mettere in luce ed esaltare l’importante connubio tra gioielli e pietre.
Ma l’edizione 2024 contiene una novità nella novità: in occasione dell’apertura della Valenza Jewelry Week è stato ufficialmente inaugurato dall’amministrazione comunale il Centro Espositivo dell’Arte Orafa Valenzana allestito presso l’ex convento di San Domenico in via IX Febbraio 16. Il Centro si presenta come una struttura culturale e formativa messa al servizio del distretto orafo valenzano, è costituito da tre locali che sono solo il punto di partenza per la realizzazione del Museo dell’Arte Orafa Valenzana che si caratterizza come uno “scrigno” dall’alto impatto scenografico e narrativo all’interno dell’ex convento dei Domenicani. E proprio il Centro ospita una mostra dedicata alla prestigiosa tradizione orafa di Valenza. «Una parte dell’area – spiega Alessia Zaio – è dedicata alla gemmologia con il contributo di Pio Visconti, Cerutti, Valentini e Rocco Gay e un’altra agli ‘Amici del Museo’ e la storia del gioiello, con un focus dedicato al disegno, specie quelli che hanno fatto la storia di questa arte. Non solo: c’è anche una sala polifunzionale che ospita una parte della mostra della Valenza Jewelry Week, con particolare riguardo di nuovo alla parte storica».
Prosegue Zaio: «Fin dal primo giorno di insediamento ci siamo messi al lavoro, poi sono arrivati i contributi fondamentali di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria con settantamila euro e di Fondazione Mani Intelligenti con venticinquemila. Grazie al loro apporto Valenza è riuscita a dare concretezza a una visione su cui abbiamo sempre fortemente creduto».
Alessia Zaio guarda al futuro della città dell’oro anche in chiave di Unesco. Infatti quello che va in scena in questi giorni «è un tassello di un percorso più ampio che punta alla candidatura da portare avanti nel 2026 come “Città creativa”».
Al centro dell’attenzione di Alessia Zaio c’è poi l’intera provincia con le eccellenze dell’enogastronomia, della cultura, dell’industria su cui sta mettendo concentrando l’attenzione per favorire la massima valorizzazione delle ricchezze del territorio.
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