di Pier L. Cavalchini
Siamo già in prospettiva nuovo campionato di D e si gioca, forse, con un altro spirito. Fatto sta che l’Alessandria vista a Legnago ha disputato una buona partita, ha impattato in tutto, compresi i “legni” e ha meritato di uscire imbattuta dal “Sandrini” di Legnago. Verrebbe da commentare…”peccato disputare partite positive come questa a buoi ormai scappati” ma così è lo sport e in modo particolare il calcio. Vedremo nella partita di chiusura al Moccagatta domenica prossima con il Vicenza se il colpo di coda dettato da orgoglio, spirito di gruppo e qualche variante tecnica, porterà altri punti finali. Non contano…ma non si sa mai.
L’Alessandria comincia bene e sembra tenere in soggezione Muteba, Viero e Ruggeri non molto veloci e flessibili a centro campo. Sepe e Rossi si muovono bene sulle fasce e, sempre per i Grigi, Mastalli e Nichetti sembrano in palla. La squadra di Binotto riesce a rendersi pericolosa al minuto 8′ e al dodicesimo, prima con Pellitteri in combinazione con Samele e poi con Mastalli. La prima delle conclusioni è fuori di poco ,mentre il portiere del Legnago si esalta sul tiro di Mastalli molto forte e preciso.
Dopo i primi venti minuti di sostanziale prevalenza ospite sono però i veneti a farsi pericolosi e ad alzare il baricentro. Molto bravo Buric a farsi largo in una selva di gambe e ad arrivare a tu per tu con Farroni, per l’ocasione preferito a Spurio. Sul più bello, però, inciampa e cade in area senza essere stato toccato da nessuno. L’arbitro è a due metri e invita le due squadre a proseguire. Continua il Legnago a pressare i Grigi (come al solito in maglia bianca con bordi grigi, neri e rossi) e ci prova con Baradji ma il suo tiro termina fuori. A partire dal trentacinquesimo, però, la partita di nuovo cambia fisionomia e l’Alessandria si ripresenta a più riprese in area del Legnago. Su incursione a destra di Mastalli e Ciancio la palla arriva a Busatto che tira un forte rasoterra. Ruggeri però riesci a deviare sulla traversa la conclusione e a salvare la porta di Fortin. Sull’azione successiva è Rossi a tentare il tiro dalla distanza che passa a cinque centimetri dall’incrocio a portiere battuto. Passano due minuti e Mastalli, al quarantesimo, avrebbe la palla buona per portare in vantaggio l’Alessandria ma calcia male.
Si va al riposo con il risultato di zero a zero e con la sensazione che il Legnago non abbia ancora ingranato la quarta, permettendo così all’Alessandria di disputare una buona gara. Infatti, fin dall’inizio del secondo tempo, il Legnago attacca con tutti i suoi effettivi e, almeno per un quarto d’ora mette alle corde la difesa “grigia”. All’ottavo è Buric a centrare il palo alla destra di Farroni con un bel tiro e, sulla continuazione dell’attacco è Farroni a fare il miracolo su rovesciata spettacolare del mediano del Legnago Motoc. Dopo questa doccia fredda l’Alessandria si riprende e prova di nuovo ad attaccare. Sarà proprio il giovane centravanti Busatto a sfiorare il gol con un rasoterra pericoloso che sfugge a Fortin e si stampa sul palo. In questo modo il “conteggio dei legni” torna di nuovo a vantaggio degli ospiti con una traversa e un palo colpiti a fronte del solo palo di Buric. Ma il Legnago non ci sta e prova in tutti i modi a vincere la partita. Effettua tutti i cambi a disposizione e termina con una squadra con cinque punte effettive.
Mister Donati non riesce però ad andare oltre un bel tiro di Ruggeri parato da Farroni e un ultimo palo di Baradji al minuto 40′. Binotto pensa a coprirsi e a portare a casa un punticino e mette in campo Molinaro e Cusumano al posto di Mastalli e Busatto. Fa disputare uno scampo di partita anche a Foresta che, come sempre, fa sentire la sua presenza e la sua intelligenza tattica. Si va ben oltre il novantesimo con il recupero (sei minuti) ma il risultato non cambia. Mister Binotto ottiene quanto si era prefisso e guarda con più fiducia alla prossima partita, quella conclusiva di un brutto campionato, con il Vicenza.
Legnago 0 – Alessandria 0
Mister Binotto dopo Legnago Alessandria