Emozionati, appagati e felici sono i volti degli studenti del liceo classico di Tortona, appena rientrati dall’annuale stage di indirizzo, svoltosi per il secondo anno consecutivo in Grecia, dal 5 all’11 aprile.
E non poteva che verificarsi l’incanto, quando si sente in modo così forte e inequivocabile il richiamo della terra madre, l’Ellade. Più di 80 studenti, di tutte e cinque le classi, guidati da 6 docenti, tra cui l’organizzatore e responsabile dello stage, prof. Giacomo Pernigotti, hanno calcato il sacro suolo di Delfi, compiendo una vera e propria mistica salita fino al tempio di Apollo, sede del famosissimo oracolo e più su fino al ben conservato teatro; ad Atene sono ascesi all’Acropoli, attraverso i meravigliosi Propilei e l’elegante tempietto di Atena Nike, per poi contemplare, emozionati e felici, il maestoso Partenone con a fianco le splendide Cariatidi della loggetta dell’Eretteo; hanno preso posto in uno dei teatri antichi meglio conservati al mondo, quello di Epidauro, sperimentandone in prima persona l’acustica ancora perfetta; si sono emozionati a Micene, sostando sotto la Porta dei leoni e immaginando da lì quanto raccontato da Omero, quei versi letti e declamati in lingua originale così tante volte sui banchi di scuola (Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ). Hanno evocato il fantasma di Agamennone, inscenando la confessione di Clitemnestra della tragedia eschilea proprio dentro la tomba di Atreo, antenato del capo delle forze armate achee.
Ed infine hanno gareggiato ad Olimpia, trovata in splendida forma, come sa essere in primavera, ingentilita da una commovente fioritura che valorizzava al massimo la solennità dei suoi monumenti: il tempio di Zeus, il ginnasio, la palestra e … lo stadio. E i ragazzi, che sanno molto bene come la competizione in ogni aspetto della vita (poesia, teatro, guerra, sport, danza) sia ciò che caratterizza l’autentico spirito greco, hanno voluto mettersi in gioco, correndo la corsa della loro vita: la corsa allo stadio di Olimpia, lo sanno bene, è la corsa verso un futuro appagante e carico di soddisfazioni. Che noi docenti auguriamo con tutto il cuore.
Prof.ssa Pinuccia Scuzzarella