Alessandria in difficoltà al Moccagatta. Il Trento segna e fa bottino pieno

di Pier L. Cavalchini

I Grigi ci provano in tutti i modi possibili, ma il Trento vince con freddezza e conquista tre punti importanti al “Moccagatta”.

Mister Baldini indovina in modo particolare le pressioni giuste sulle fonti del gioco alessandrino e, una volta capito che Siafa non può fare più di tanto… ha messo le premesse per la vittoria. C’è qualcosa di strano che, però, va preso in considerazione. Banchini c’è e ce la mette tutta, i giocatori fanno il possibile (buone le prestazioni di Soler, Ciancio, Samele, Nunzella, Femia, Nichetti, Cusumano, Mastalli) ma si trovano perennemente condizionati da una rete di negatività che, sinceramente, non aiuta.

Il pubblico del martedì, oltretutto con pioggia, non poteva essere molto maggiore ma qualcosina in più i giocatori si aspettavano.
Sinceramente questo scoramento e questa freddezza non aiutano. Non aiuta lo striscione “Condannati” che, oltre ad essere di cattivo augurio, non aggiunge nulla ad una situazione drammatica. Non aiutano alcuni esponenti del tradizionale “fervore grigio” quelli che hanno sostenuto la squadra prima, durante e dopo Di Masi, che l’hanno portato ai vertici della Tim Cup e in serie B.

Ora sono ipercritici e quasi in attesa del verdetto finale come avvoltoi distaccati sostanzialmente distanti dalla spirito vero della squadra. Lasciatecelo dire, se al ventesimo del secondo tempo entrava la palla ottimamente scoccata da Nichetti e se il piede del difensore fosse stato solo di due gradi piazzato diversamente, staremmo a discutere di vittoria, oggi, e non di sconfitta. Ma così è il calcio. Così è la vita, piena di avvoltoi ammantati di “grigio” ma, in realtà, ben poco amanti di questa maglia. Vediamo, comunque, come è andata.

L’Alessandria inizia con Siafa e Samele avanti, Nunzella sulla sinistra e Soler a destra. Al centro Mastalli e Femia con la solita difesa registrata da capitan Ciancio. Una formazione sostanzialmente d’attacco (almeno sulla carta) a cui si contrappone un Trento compatto e ben registrato dall’esperto trainer Baldini. L’ex grigio Russo si prende qualche sfotto’ dalla curva nord alessandrina, per la verità piuttosto sguarnita, ma si limita alla normale amministrazione e il suo lavoro lo fa. La difesa trentina, basata su cinque elementi in continuo movimento è ben organizzata da Cappelletti e Ferri. Soprattutto si fa valere il centrocampo delle “aquile giallonere” per la capacità di leggere in anticipo le mosse di Nunzella, Ciancio, Mastalli e Femia.

Per Siafa e Samele è durissima e per tutto il primo tempo, praticamente, Russo non corre rischi tranne al quarantesimo su “spariglio” più che mischia vera e propria, sbrogliato alla fine da Russo e Ferri. Buone le soluzioni dei trentini in modo particolare sulle palle ferme. I calci d’angolo sono perennemente un pericolo per Spurio e compagni e proprio da una soluzione “da fermi” scaturirà il vantaggio dei trentini al trentesimo del secondo tempo. Caccavo per i trentini ci prova due volte già nel primo tempo ma viene neutralizzato così come Obaretin quasi allo scadere. Solo una occasione per i Grigi nel primo tempo che evidenziano difficoltà tecniche e di posizionamento. Oltre che caratteriali, con reazioni scomposte alle decisioni arbitrali, per la verità spesso orientate comunque a favore degli ospiti.

I Grigi, comunque, a inizio ripresa provano con gli stessi giocatori a forzare le linee di difesa dei “bianchi con banda giallo-nera” e con Soler, Femia e Mastalli riescono a spostare il baricentro verso la difesa di Russo e co. Ci prova con un tiro da fuori Femia ma viene fermato dal portiere, soprattutto ha il tiro buono per il vantaggio Nichetti, uno dei migliori in campo, che per poco non si insacca all’incrocio alla destra del portiere. Una deviazione millimetrica di un difensore fa carambolare fuori la sfera. Siamo al ventesimo del secondo tempo e sono ancora vive le speranze in maglia grigia.

Ma la mannaia trentina è sempre pronta a colpire e sull’ennesima ripartenza bruciante gli uomini di Baldini ottengono calci piazzati a raffica. Su uno di questi Satriano si trova libero alla sinistra di Spurio che, dopo avere fatto un buon intervento su Caccavo, non può nulla sul preciso fendente dell’attaccante del Trento. Siamo a quindici minuti dalla fine e Baldini organizza la sua squadra in modo ancor più difensivo. Il Trento riesce a sventare alcuni tentativi in extremis di Rossi e Soler e porta a casa i tre punti. In contemporanea la Pro Sesto pareggia 0-0 contro la Giana e si porta a più 5 sui Grigi, che domenica alle 18.30 saranno impegnati in trasferta contro la Triestina. Non aggiungiamo altro.