“Alla scadenza del mio mandato, tra pochi mesi, consegnerò ai cittadini di tutto il nostro territorio un ente Provincia con i conti finalmente in ordine, e un piano di riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti e dai funzionari Ministero dell’Interno. Direi missione compiuta, grazie alla straordinaria competenza dei dirigenti dell’ente, ma anche al sostegno arrivato in questi anni dai nostri rappresentanti parlamentari a Roma, e in particolare dall’on. Molinari”. Enrico Bussalino, sindaco in scadenza di mandato a Borghetto Borbera, ancora non lo dice, più per rispetto delle gerarchie di partito che per scaramanzia, ma la sua candidatura alla Regione Piemonte nelle file della Lega è praticamente certa (“ho dato la mia disponibilità, ma l’ufficializzazione spetta al partito”), e certamente l’esperienza triennale alla guida di Palazzo Ghilini, in un momento tanto delicato per le Province, rappresenta un biglietto da visita di valore assoluto. In questa chiacchierata cerchiamo di fare il punto sulle condizioni di salute dell’Ente, e su priorità che si chiamano strade, scuole, peste suina, Pnrr. Guardando in maniera ampia ad un territorio, come quello provinciale, che conta su 187 comuni, e che Bussalino conosce a menadito, e in questi tre anni ha ‘battuto’ campanile per campanile, dalla Val Curone alla Val Cerrina, passando naturalmente per la sua Val Borbera, e per tutto l’ovadese e l’acquese.
Presidente Bussalino, partiamo dai conti dell’Ente Provincia, finalmente risanati….
Il piano di riequilibrio approvato sia dalla Corte dei Conti che dal Ministero dell’Interno certifica che è stato fatto un grande lavoro, del quale non posso che essere grato ai nostri uffici, a partire dalla dirigente Sara Marchetti e dai suoi collaboratori. Il piano è decennale, e si dovrebbe completare entro il 2028. Il che significa ovviamente che il rigore sui conti deve continuare, anche se per fortuna questo non significa blocco totale nelle assunzioni. Oggi la Provincia di Alessandria ha circa 230 dipendenti, davvero pochi in rapporto alla mole di attività che è necessario svolgere: nel 2023 abbiamo potuto fare una decina di assunzioni, ma le uscite sono state una trentina, e l’obiettivo rimane un ringiovanimento dei ranghi, con l’inserimento di professionalità giovani e qualificate.
Fino a 10 anni fa le Province erano il vero ‘perno’ del territorio, ‘cinghia di trasmissione’ tra piccole comunità e regione, dotate di competenze davvero vaste. Oggi, dopo la criticatissima riforma Del Rio, cosa resta?
Oggi tutti, ma proprio tutti, mi pare si siano resi conto che senza Provincia il tessuto degli enti locali si sfalda. Da sindaco di un piccolo comune come Borghetto, che sta in Val Borbera, lontanissimo dai Palazzi della Regione Piemonte, non posso che constatare ‘sul campo’ quanto un ente Provincia efficiente e dotato di adeguate risorse, strumenti e professionalità sia indispensabile. La Provincia oggi ha ancora competenze importanti, dalla manutenzione degli edifici scolastici a molte strade, all’Ambiente. Personalmente non sono di quelli che dicono ‘servono più aree di attività’. Semmai servono risorse per poter far bene, e fino in fondo, ciò che già è di nostra competenza.
Ha accennato a strade e edilizia scolastica: quanto sta pesando, su entrambe, il fattore PNRR?
Fino al 2026 sarà decisivo, per fortuna. Numerosi istituti di istruzione secondaria sono stati beneficiari di risorse per oltre 16 milioni di euro per la realizzazione di interventi di adeguamento antincendio, adeguamento/miglioramento antisismico e messa in sicurezza di strutture esistenti.
Oltre a tali interventi, la Provincia di Alessandria, a seguito della pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito n. 320/2022, è risultata beneficiaria di ulteriori finanziamenti per oltre 6,7 milioni di euro per la realizzazione di 4 nuove costruzioni o ampliamenti delle palestre degli Istituti superiori nei Comuni di Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada e Tortona. Per le strade il ‘peso’ dei finanziamenti europei è altrettanto rilevante: è vero che una parte della rete è oggi di competenza Anas, ma alla Provincia sono rimaste arterie anche rilevanti, non solo in pianura ma anche in collina. E lì spesso manutenzione significa non solo asfaltatura, ma messa in sicurezza e vero e proprio rifacimento dopo frane e smottamenti. Con oneri evidentemente assai più rilevanti.
Il PNRR però è strumento straordinario, limitato nel tempo. La Provincia abitualmente vive di finanziamenti statali?
Sì, per massima parte è così, e per questo è fondamentale che il Governo decida che ruolo spetta alle Province, e ovviamente come finanziarle. Poi ci sono anche introiti di tipo locale, come le contravvenzioni, ma è chiaro che non si può vivere con quelle, e men che meno vessare i cittadini. La Lega è sempre stata contraria alla pessima riforma Del Rio (e prima ancora ai tagli del Governo Monti), e ci auguriamo che al più presto gli elettori possano tornare a scegliere gli amministratori provinciali, coniugando un rigoroso controllo dei costi con la presenza di un un interlocutore territoriale forte sia per i comuni che per la Regione.
Emergenza peste suina: la Provincia a casa nostra che ruolo ha avuto?
Fondamentale, in stretta collaborazione con la Regione Piemonte. Le do un dato che parla da solo: le Guardie Provinciali, guidate dal Comandante Pugliese, sono passate da 500 capi abbattuti nel 2019 a circa 5 mila nel 2023. Un dato che è il migliore del Piemonte, e che ha avuto un impatto evidente anche sui danni causati dagli ungulati, che nello stesso periodo si sono più che dimezzati. Se aggiungiamo un altro elemento, ossia che anche la malattia ha fatto la sua parte, qualche ragione di ottimismo su questo fronte lo abbiamo. Anche se saranno i sanitari ad analizzare via via i dati, e la gravità della situazione.
Nonostante la peste, anche il turismo nella nostra provincia in questi anni per fortuna è cresciuto: gli indicatori sono tutti positivi….
E’ vero. Credo che la Regione Piemonte, con l’assessore Poggio, abbia fatto un ottimo lavoro, in sinergia con Alexala e con le associazioni del settore sul territorio. La Provincia sul turismo non ha più competenze dirette, ma ovviamente, soprattutto per un turismo ‘dolce’ e ‘lento’ come il nostro anche la qualità delle strade, e dell’ambiente, diventa determinante per fare in modo che i visitatori, italiani e stranieri, tornino l’anno successivo, e facciano a loro volta promozione parlando positivamente della loro esperienza nell’Alessandrino.
Presidente Bussalino, a giugno scade il suo mandato come sindaco di Borghetto Borbera, e il triennio in Provncia. Sarà candidato per la Lega in Regione Piemonte, come in tanti danno per scontato?
Di scontato non c’è mai nulla. Ho dato, questo sì, al mio partito la disponibilità per la candidatura, ma ora ogni decisione spetta alla segreteria provinciale. Sicuramente si è concluso il mio lunghissimo ciclo come sindaco, e prima ancora come consigliere, a Borghetto Borbera, perchè è giusto che ci sia un ricambio. I tre anni a Palazzo Ghilini sono stati straordinari, e abbiamo raggiunto risultati concreti che non erano certamente scontati. Da giugno spero di poter intraprendere un nuovo percorso, e di continuare a dare il mio contributo alla crescita della nostra provincia.