di Ettore Grassano
“Valenza mi pare decisamente migliorata in questi ultimi anni, si pensi solo alla straordinaria crescita degli insediamenti produttivi: siamo più che mai attrattivi per il comparto del gioiello, e non solo per quello: semmai il tema è quello della carenza di manodopera specializzata. Ma abbiamo ancora due anni di lavoro davanti a noi, e tanti altri progetti andranno in porto. Il 2024 sarà un anno decisivo anche sul fronte elettorale, tra europee, regionali e comunali. Forza Italia arriverà all’election day di giugno con le idee chiare, e figure di rilievo in lista”.
Luca Rossi è vicesindaco di Valenza, responsabile regionale della formazione in Piemonte per Forza Italia e delegato al prossimo Congresso Nazionale del partito che fu di Silvio Berlusconi, nelle cui file ha già avuto un’esperienza in Consiglio Regionale.
Iniziamo però questa chiacchierata parlando di Province: torneranno le elezioni dirette anche lì, dopo l’insipida esperienza delle elezioni di secondo livello, provata negli ultimi 10 anni? Rossi, che a Palazzo Ghilini ha trascorso buona parte del suo trentennale percorso politico, dubbi non ne ha: “Me lo auguro, e faremo in modo che accada quanto prima! Gli alessandrini, come tutti gli italiani, hanno sperimentato in questi anni gli effetti della fallimentare riforma Del Rio, e prima ancora i danni causati alle Province dal Governo Monti. Il Piemonte ha circa 1.200 comuni: è pensabile che ognuno di questi abbia come unico interlocutore la Regione? Del resto chiunque si sposti in auto, sa come il ‘congelamento’ delle Province abbia ridotto le strade. Serve al più presto una radicale inversione di rotta”.
Vicesindaco Rossi, la boa a Valenza è ormai girata da un po’: qual è lo stato di salute della città che governate dall’autunno del 2020?
Chi oggi dice Valenza pensa al lavoro e, di questi tempi, mi pare un grande risultato. Gli insediamenti produttivi dei grandi nomi del gioiello, tuttora in crescita non solo nel nostro comune ma in tutto il distretto valenzano, da Pecetto a Castelletto Monferrato, sono destinati a fare da traino a tutta la nostra zona: presto si vedranno gli effetti sul mercato immobiliare. Collegato al lavoro c’è tutto il mondo della formazione professionale, con l’attività a pieno regime di realtà come For.Al e Cellini, e l’importante attivazione della collaborazione con l’ITS TAM di Biella, che ha raddoppiato i corsi GEM nel complesso di via Carducci, dopo anni di immobilismo su questo tema. Tutto questo fermento in ambito formativo ci ha convinti a puntare, sempre in collaborazione con la Fondazione Mani Intelligenti e la Fondazione Links, alla candidatura UNESCO di Valenza come Learning City, città dell’apprendimento, per il 2025.
Non solo: anche il percorso verso un nuovo piano regolatore, ormai indispensabile, è avviato. Nell’immediato, lavoriamo dove possibile utilizzando varianti, tenendo conto della necessità di risparmio del suolo, ma anche delle caratteristiche del nostro territorio, per rendere possibili nuovi insediamenti produttivi.
Insomma, Valenza dal 2020 ad oggi si è mossa, eccome. Rimane da sviluppare però anche l’altra partita importante, che è quella dei trasporti: con particolare riferimento ai collegamenti ferroviari per Milano…..
Anche lì si sta lavorando molto, e speriamo di avere presto risultati concreti. Riguardo la conurbazione con Alessandria, sono quasi ultimati i lavori nella galleria di Valmadonna. Per quanto riguarda i collegamenti veloci con Milano, fondamentali per tutti i centri della nostra provincia, faccio parte della commissione Interventi Strategici della Fondazione Slala, che sta sviluppando il “Progetto Y” per collegare Casale da una parte e Alessandria, via Valenza, dall’altra, con Mortara e Milano. Nessuno mette in discussione la direttrice Tortona-Milano, che peraltro da dicembre beneficia (con Italo) di un collegamento diretto AV con Roma e Napoli: senz’altro una grande opportunità per tutto il territorio provinciale. Per gli alessandrini, oltre che naturalmente per i valenzani, lo snodo per arrivare a Milano in maniera rapida rimane però la linea Mortara-Milano S.Cristoforo- Porta Genova, evitando di passare per la Stazione Centrale di Milano, che è ormai intasata di treni in ingresso e in uscita, e può essere agevolmente raggiunta in metropolitana dalle stazioni sopra citate. San Cristoforo sarà anche collegata, sempre da una linea di metropolitana, con l’aeroporto di Linate. Presto ci saranno le condizioni, in termini di infrastrutture, per raggiungere in treno Milano in un’ora da Alessandria e in 45 minuti da Valenza: si può, e si deve fare.
Museo del Gioiello, piscina, stadio: sono progetti che vedremo realizzati entro la fine della vostra consiliatura?
Non si tratta di mie competenze dirette, ma non mi sottraggo a qualche chiarimento, sempre utile. Un primo nucleo del Museo del Gioiello vedrà la luce già nel 2024, poi si tratta di proseguire e completare il percorso. Così pure la piscina: c’è un bando di gara, vedremo chi parteciperà, ma i tempi ci sono. Diversa la questione dello stadio: lì la proprietà degli immobili non è comunale, ma di AMV SpA, per cui il percorso è differente. Peraltro segnalo che la nostra consiliatura scadrà nell’autunno del 2025, e l’orientamento dovrebbe essere di andare ad elezioni alla prima tornata utile, ossia nella primavera del 2026. Il che significa che abbiamo ancora due anni a disposizione per completare non solo i progetti di cui abbiamo parlato, ma anche altri legati al PNRR, anch’esso in scadenza nel 2026: dai lavori all’ex Coop di via Pellizzari al nuovo ospedale di comunità.
Vice sindaco Rossi, veniamo a Forza Italia, e all’election day di giugno: lei sarà della partita?
Forza Italia proprio in queste settimane ha festeggiato un traguardo importante: trent’anni di vita e di impegno per cercare di modernizzare il nostro Paese. Di questo la Storia darà enorme merito a Silvio Berlusconi, per quello che ha fatto, e per le battaglie che ha dovuto affrontare contro poteri davvero forti. Il Presidente fu a Valenza negli anni Ottanta, premiato, in occasione della Mostra Orafa, come grande imprenditore, e poi nel 2023 per il suo ultimo viaggio terreno, in una struttura di eccellenza (il tempio crematorio) voluta fortemente proprio da Forza Italia, nella persona del sindaco Cassano. A noi tocca oggi portare avanti l’eredità e gli insegnamenti di Berlusconi stesso. Personalmente ho dato al partito la mia disponibilità, sia per la Regione, sia per l’Europa, perché credo che si debba offrire il proprio contributo. Il centrodestra oggi è trainante nel paese, e deve sapersi prendere la responsabilità di guidarlo a tutti i livelli: la riconferma di Alberto Cirio alla guida del Piemonte è, in questo senso, un passaggio obbligato. Inoltre Forza Italia è sempre stata protagonista in un centrodestra che, come lo conosciamo oggi, è stato creato da Silvio Berlusconi: anche ora lo deve essere, perché rappresenta in Italia il PPE, cioè la casa dei moderati europei.
Nel 2025 si tornerà a votare anche per la Provincia?
Me lo auguro vivamente. Prima il Governo Monti, poi la riforma Del Rio hanno distrutto le Province, eliminando la rappresentanza elettiva e sottraendo le risorse necessarie a garantire servizi fondamentali, dalla manutenzione delle strade alle scuole superiori. In Piemonte, e nell’alessandrino in particolare, abbiamo un numero elevatissimo di piccole comunità, con necessità specifiche: come possono riuscire a dialogare direttamente con la Regione? La Provincia, come ente intermedio dotato di specifiche competenze e risorse, è essenziale per non abbandonare i territori ad un destino incerto.