16 mila euro richiesti ai centri d’incontro comunali da Palazzo Rosso a titolo di ‘reintegro’. Ossia 4 mila euro a testa per “Circolo Culturale Ricreativo Europa – La Casetta” (Centro di via San Giovanni Bosco n. 63), “Centro d’Incontro Galimberti” (Centro di via Pochettini n. 12), “Centro Incontro Rione Cristo” (Centro di via San Giovanni Evangelista n. 8), “Orti in Città” (Centro di viale Milite
Ignoto n. 1/A) , per le spese di acqua, energia elettrica e gas, anno 2023 da trasferire al Comune di Alessandria”.
Così dispone la determina dirigenziale 26 dell’11/1/24 del comune di Alessandria, ma l’aspetto interessante è che manca all’appello il centro d’incontro più recente e discusso di quest’ultimo anno, ossia la nuova sede (in immobile comunale) della Casa delle Donne/Non Una di Meno di via San Giovanni Bosco, in Pista. Solo lunedì scorso, in consiglio comunale, l’assessore alle Politiche Sociali, Giorgio Laguzzi, fedelissimo del sindaco Abonante, è tornato ad occuparsi del tema, in risposta ad un’interpellanza della Lega, e a tutti è parso di capire che abbia parlato di regolare reintegro dovuto dal centro transfemminista, alla pari con le altre strutture citate. Ergo, se gli altri quattro centri sono tenuti, per il 2023, a trasferire al comune di Alessandria 4 mila euro a testa, è lecito dedurre che la nuova struttura, assegnata a partire dall’inizio del secondo semestre 2023, debba conferire al comune a titolo forfettario, come contributo alle spese, una cifra intorno ai 2.000 euro. O ci è sfuggito qualche passaggio della vicenda?