di Graziella Zaccone Languzzi
1) Tanto tuonò che piovve: Giovanni Barosini (oggi referente alessandrino di Azione-Calenda) a partire dalle prossime settimane potrebbe ricoprire la carica di vicesindaco nella giunta di Giorgio Abonante. Il politico Barosini ha fatto bingo raggiungendo l’obiettivo di far parlare di sé da quante più persone possibile, chissà se con velleità anche per le imminenti regionali. Perfetto per lui il motto attribuito a Oscar Wilde, spesso citato da Giulio Andreotti: “Nel bene o nel male, purché se ne parli”. La notizia: “Alessandria #davverovostra: il valzer delle poltrone della giunta Abonante”. Interessante anche questo articolo: “Giovanni Barosini è un fenomeno: dopo essere stato assessore di destra oggi è vicesindaco di sinistra”. “Importante è che si parli di me”, e infatti questa notizia ha sviluppato una forma di marketing pubblicitario politico gratuito attraverso la stampa, nel web, su Facebook, ed è diventato un mantra molto seguito a fine anno, con commenti peraltro più contro che pro. Non ho idea che effetto farà sugli elettori PD. Non mi occuperò qui del rimpasto di giunta, lo vedremo quando sarà ufficiale. Traccio invece un pro memoria dei fatti. Quando nel 2022, tra il primo e il secondo turno delle elezioni comunali, Barosini strinse il patto con il candidato Abonante, l’attuale sindaco di Alessandria dichiarò che Barosini con Azione e le sue Liste Civiche avrebbero appoggiato dall’esterno, e che non sarebbero entrati in giunta: “Come potrebbe entrare in una giunta di centrosinistra dopo essere stato fino a pochi mesi fa in una giunta di centrodestra? Bisogna rispettare l’elettorato, facendo delle scelte logiche”.
Si legge qui: “Su Barosini le frecciate tra i candidati. Abonante: “Non entrerà in giunta”. Cuttica: Capisco il tuo imbarazzo”. Quanto sopra è stato dichiarato prima del ballottaggio in un dibattito tra Cuttica e Abonante. Abonante diventa sindaco e l’11 luglio (18 giorni dopo) questa notizia: “Azione incassa la prima poltrona. Ma scoppia una grana in famiglia”. Barosini diventa presidente del consiglio comunale di Alessandria (come previsto dal patto negato dal sindaco) e riesce ad ottenere un assessorato per un suo uomo. Giorgio Abonante al ballottaggio che lo ha portato a diventare il nuovo sindaco di Alessandria “pagherà” il pattuito riconoscimento dell’aiuto ricevuto pur senza imbarazzanti apparentamenti. Tutto bene? Eh eh…notizia del 09 luglio 2023 (solo cinque mesi fa): “Barosini for Cirio”. In sintesi (ma consiglio la lettura completa dell’articolo): Barosini annusando l’aria e subodorando la non remota possibilità che la formazione “civica” del governatore possa eleggere un consigliere nel collegio alessandrino, stava preparando il terreno per avere un posto nella lista di Alberto Cirio. Il richiamo delle urne (e delle poltrone) per Giovanni Barosini è molto forte, ma certi atteggiamenti più morbidi verso il centrodestra non sono sfuggiti, negli ultimi tempi, ai consiglieri dem di Palazzo Rosso. Sarà per questo che il PD alessandrino ha trovato l’escamotage di ‘blindare’ la fuoriuscita di un pacchetto di voti non da poco? Si attendono altre puntate su sorprese dell’ultima ora da parte di questo politico imprevedibile…
Voto: 2
2) Giorgio Abonante torna ‘alla carica’ sul nuovo ospedale di Alessandria: “Nuovo ospedale e biomonitoraggio, siamo a una fase cruciale”. Lo aveva già dichiarato il 14 marzo 2023 a La Stampa con questo titolo: “Nuovo ospedale ad Alessandria, il sindaco Abonante: “Quello attuale non diventi una scatola vuota”. A seguire il 1° agosto 2023 al Piccolo con il titolo: “Il nuovo ospedale? Si deve fare, ma quello vecchio va abbattuto”. Sempre ad agosto in un’intervista su Rai3 Abonante afferma che nel pacchetto del nuovo ospedale bisogna includere le risorse per abbattere parte di quello vecchio e per la riqualificazione dell’area dell’attuale nosocomio. In aggiunta servono fondi per la costruzione del secondo ponte sul Bormida. Da agosto in poi un po’ di silenzio in merito, ma ora è tempo di ‘incendiare’ la campagna regionale anche sul fronte sanità, e il sindaco Abonante è ripartito, in duetto con il collega di partito regionale esperto in sanità. Ordunque, non potendo più mettere paletti sull’area del futuro nuovo ospedale, Abonante chiede alla Regione di prevedere da subito i costi per l’abbattimento di quello che lui definisce un “mostro urbanistico” da non lasciare a figli e nipoti appena sarà in funzione il nuovo ospedale. E’ risaputo che i tempi medi nella realizzazione di tali grandi opere in Italia superano i dieci anni. Il “mostro urbanistico”, nella definizione del sindaco Abonante, negli ultimi anni è stato oggetto di lavori di efficientamento energetico nella ristrutturazione delle facciate con cappotto esterno, il cambio degli infissi interni oltre alla realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto, per un costo complessivo di di quasi 20 milioni di euro. Ci vorranno anni per avere il nuovo ospedale in funzione, ma dopo tali opere di risanamento vogliamo spendere altri 15 milioni di euro per abbatterne una parte, visto che la parte storica è intoccabile? Il governo regionale in carica ha previsto un nuovo utilizzo dell’attuale ospedale: diverrà un post acuzie, una sorta di grande ospedale di comunità dove si praticherà la medicina territoriale, con uffici per i medici di medicina generale e servizi ai cittadini che non siano urgenze o casi gravi. Inoltre potrebbe includere l’Università ed essere luogo di ricerca. Ci vorranno anni e secondo Abonante dovremmo fasciarci la testa già da adesso? Lo scopo evidente è solo pre-elettorale. E allora il sindaco Abonante stia sereno e si occupi dei tanti problemi in essere in questa città, e nell’ente che amministra, che appare sempre più allo sbando.
Voto: 2
3) Il capodanno alessandrino del sindaco Abonante: “chi si accontenta gode”. Qui le dichiarazioni del sindaco a Capodanno: “Abonante: “Bene il Capodanno in città e provincia. Ma i botti …” In realtà la ‘sfida’ dei festeggiamenti di capodanno è stata non vinta, ma ‘stravinta’ da Casale Monferrato, con numeri impietosi nonostante qualche foto scattata ‘ad arte’: 3.080 presenze in piazza a Casale Monferrato (registrate), non più di 400 ad Alessandria (ovviamente non registrate).
A Casale La notte di festa, ricca e ben organizzata, si è svolta al Mercato Pavia in Piazza Castello, con la serata condotta dagli alessandrini Stefano Venneri e Luciano Tirelli alla consolle di Radio Gold, con musica contemporanea e i maggior successi passati. Qui il programma dei festeggiamenti a Casale Monferrato: “Casale festeggia il Capodanno: la Shary Band in piazza, laser show e Radio Gold”. Ingaggiare due personaggi (alessandrini) molto conosciuti non solo a livello locale è stata una scelta vincente e Radio Gold lo rimarca in questo articolo: “La festa di Capodanno a Casale raccontata per la prima volta a tutto il Nord Ovest e la promessa: “Verremo a visitarvi”. Si leggono numeri importanti del risultato della serata che dimostrano le potenzialità del territorio. La festa del 31 dicembre 2023 a Casale è stata l’occasione di allargare ulteriormente gli orizzonti sfruttando due radio: Radio Gold Alessandria e Radio Gold Pavia, e la diffusione sul digitale in Lombardia e in Piemonte, dando ampio respiro a un evento importante che ha permesso di far conoscere Casale Monferrato e le sue potenzialità turistico ricettive. E Alessandria? Anche lei ha festeggiato, ma decisamente sottotono, se non fosse per le polemiche sui botti: ma quella è una costante in tutte le città italiane. In compenso non sono mancate le solite baruffe politiche: “Lega all’attacco: “Giunta Abonante: oltre 160 mila euro spesi per Natale e Capodanno. I risultati sono stati all’altezza della spesa? Nel mentre però pare che a Palazzo Rosso si pensi solo ai cambi in Giunta”. La replica del Pd è imbarazzante”. 160 mila euro per festeggiare Natale e fine anno? Sarebbero ben spesi se ci fosse un ritorno di immagine per la città, soddisfazione da parte degli alessandrini e una bella gratificazione per il commercio. Domanda: qualcuno ha percepito qualcosa di simile?
Voto: 5