Filo Doppio: a Valenza dialogo tra artisti e maestri orafi

A cura Lia Lenti e Domenico Maria Papa
Palazzo Valentino – Centro Comunale di Cultura
21 dicembre 2023 – 30 gennaio 2024

Inaugurerà giovedì 21 dicembre a Valenza alle ore 18.30 la mostra Filo doppio. Dialoghi tra artisti e maestri orafi, a cura di Lia Lenti e Domenico Maria Papa con il coordinamento organizzativo del Centro Comunale di Cultura.

La mostra si inserisce nell’ambito dei progetti culturali di valorizzazione della tradizione orafa valenzana che il Comune di Valenza promuove ormai da diversi anni anche in vista della prossima apertura della sede espositiva nell’ex Convento di San Domenico.

La mostra, realizzata anche grazie ai contributi della Regione Piemonte e delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria e Cassa di Risparmio di Torino, ha coinvolto sette artisti e altrettanti maestri orafi impegnati nella ricerca di una trasformazione creativa e consapevole della materia per dare vita a gioielli a vocazione artistica.

In mostra sarà, dunque, possibile ammirare l’esito di queste collaborazioni, un lavoro di dialogo e confronto che ha portato alla creazione di opere uniche e inedite.

Protagonisti di Filo doppio sono: Greta di Lorenzo con Monile – Jewels of Italy, Chen Li con Gianpiero Pozzi, Clara Luiselli con Etra Gioielli, Giulia Nelli con HandMade, Greta Penacca con Matteo Bonafede, Alessandra Serra con Effemme e Christian Zucconi con Gian Franco Ponzone.

Oltre alle opere frutto delle specifiche collaborazioni, lo spazio di Palazzo Valentino ospiterà anche una selezione di opere create dagli artisti coinvolti. Linguaggi espressivi afferenti a diversi media quali calligrafia, installazioni site specific, scultura, fotografia, pittura, racconteranno il percorso creativo e produttivo dei protagonisti della mostra. In questo modo sarà possibile aprire un orizzonte interpretativo più ampio sui singoli percorsi e le singole ricerche artistiche che in Filo doppio hanno trovato un’ulteriore dimensione espressiva.

“Saper fare. È questo il fulcro del progetto Filo doppio. Il saper fare è quello dei maestri orafi che, con le loro mani d’oro e tanta perizia tecnica, hanno dato forma e sostanza alle creazioni nate dall’estro e dalla creatività degli artisti coinvolti nel progetto. Il saper fare è da intendersi anche come la fonte di sostenibilità del distretto orafo valenzano che, attraverso la trasmissione dei saperi tra le generazioni, consente di mantenere vitale una tradizione pluricentenaria che fa dell’oreficeria valenzana uno dei vertici del made in Italy riconosciuto e apprezzato nel mondo. Sostenibilità, innovazione, evoluzione, trasversalità, inclusività sono tutte espressioni che rientrano nel vocabolario di questa mostra e del suo ampio progetto che guarda con lungimiranza anche agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile” così commentano il Sindaco Maurizio Oddone e l’Assessore ai Beni Culturali Alessia Zaio.

“L’arte contemporanea ha urgente bisogno di confrontarsi con la produzione artigiana e industriale d’eccellenza. – Afferma Domenico M. Papa – Un confronto attento tra ambiti apparentemente distanti, può essere di stimolo alla ricerca artistica, ma anche all’innovazione e all’esplorazione di nuovi linguaggi e prodotti. Riannodare il filo di un dialogo mai interrotto è l’ambizione di un progetto che, anno dopo anno, produce sempre nuova bellezza.”

Lia Lenti afferma “Il dialogo non gerarchico tra queste due realtà – l’arte e il mestiere – è stato il vero protagonista e non solo il punto di avvio”.

Perseguendo il principio della massima accessibilità in mostra sarà posizionata una mappa tattile di Palazzo Valentino e un book tattile dedicato alle opere di Filo doppio, realizzata in collaborazione con Tactile Vision Onlus, associazione senza scopi di lucro, che lavora offrendo la sua consulenza a favore dei disabili visivi secondo i principi dello Universal Design.

Numerose saranno anche le iniziative collaterali alla mostra tra le quali visite guidate e incontri organizzati per le scuole del territorio.

Approfondimenti sulle singole collaborazioni saranno a breve disponibili sul portale www.filodoppio.it , che raccoglie lo storytelling del progetto.

In occasione della mostra sarà pubblicato anche un pregevole catalogo edito da SAGEP, casa editrice specializzata in pubblicazioni d’arte.