“Sindaci, Associazioni e cittadini dell’Alessandrino sanno benissimo quale sia stato in questi anni l’impegno del centro destra, e dell’on. Molinari in particolare, sul fronte della tutela del nostro territorio rispetto alla questione Deposito nazionale scorie nucleari, così su altri temi legati allo sviluppo, dalla logistica alla sanità. E’ inaccettabile che un consigliere regionale grillino, già in campagna elettorale a 6 mesi dal voto, cerchi di strumentalizzare una vicenda delicatissima, che ci vede tutti impegnati in un percorso non facile, che dovrebbe accomunare tutti gli alessandrini: dire no, senza se e senza ma, a qualsiasi ipotesi di sede alessandrina, così come piemontese, per il deposito nazionale”.
Così alcuni sindaci dell’Alessandrino intervengono con una nota su una questione che, in queste ore, vede divampare sul web una polemica pretestuosa, che rischia di fare il male del nostro territorio.
“Il consigliere regionale grillino – continua la nota dei sindaci – dovrebbe ben sapere che il primo elenco di 67 aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito fu elaborato dal governo Pd-5Stelle, e che il premier Conte all’epoca avallò un vero e proprio raid, senza la minima consultazione dei territori interessati. Fu quello il vero atto indecente di questa vicenda, a cui la Mozione promossa dall’on. Molinari, e firmata da tutti i capigruppo parlamentari (escluso Fratelli d’Italia) tentò di porre rimedio, impegnando il Governo a non realizzare il deposito nazionale delle scorie nucleare in aree con determinate caratteristiche. La Mozione è tuttora valida, e il nuovo elenco di 51 aree presenti nella Carta Nazionale Aree Idonee (Cnai) per il deposito nazionale dei rifiuti nucleari (carta non ancora approvata definitivamente dal Ministero dell’Ambiente) non intende indicare i territori sui quali è stato deciso di costruire il Deposito nazionale, bensì permettere alle Regioni e agli Enti locali non presenti nella lista, nonché al Ministero della Difesa per le strutture militari interessate, di proporre autocandidature e richiedere di rivalutare il proprio territorio.
Ci fa piacere che anche il sig. Sacco abbia capito che la mozione impegna il Governo, non Sogin e il tavolo tecnico (perché non avrebbe il potere di farlo), e speriamo gli sia altrettanto chiaro che quella pubblicata dal Ministero è soltanto una bozza, come ben chiarito sul sito del Mase.
Se il consigliere regionale grillino si è preso la briga di leggere il decreto del governo, avrà altresì compreso che non è vero che chi si autocandida può avere il sito: ovviamente saranno effettuate tutte le valutazioni tecniche del caso, e saranno escluse le aree prive delle caratteristiche necessarie.
Purtroppo la realtà è che mentre in questi anni l’on. Molinari, in assoluta sintonia con i sindaci, le associazioni e i territori, si batteva sulla questione Deposito in Parlamento, facendo convergere quasi tutti i partiti su una posizione di tutela della provincia di Alessandria, il Movimento 5 Stelle è sempre rimasto alla finestra, e ora cerca di speculare biecamente sulla vicenda, quando invece il nostro territorio ha bisogno più che mai di forza e compattezza.
Del resto chi, senza nessuna esperienza sia politica che professionale, si permette di dare dei ‘galoppini’ a figure che occupano le loro posizioni in Regione in forza del consenso di migliaia e migliaia di preferenze mostra di non aver compreso le regole che sono alla base della democrazia. Su quel fronte, insomma, poco o nulla ci aspettiamo: sia nella battaglia per dire no al Deposito nazionale delle scorie nucleari, sia nei progetti di sviluppo del nostro territorio”.
On. Lino Pettazzi, sindaco di Fubine Monferrato e segretario della Lega della provincia di Alessandria
Massimo Arrobbio, sindaco di Altavilla Monferrato
Paola Porzio, sindaco di Quargnento
Franco Alessio, sindaco di Lu Cuccaro
Alessandro Venezia, sindaco di Quattordio