Ancora una volta il Movimento 5 Stelle, a nome di un suo consigliere regionale, cerca di trasformare una vicenda serissima come quella del deposito nazionale delle scorie nucleari, su cui la Lega si è sempre schierata in maniera chiara e forte a tutela dei territori piemontesi, in una polemica pretestuosa e personale contro l’onorevole Molinari, forse per cercare di vivere di luce riflessa.
Proprio nelle ore in cui il Ministero dell’Ambiente precisa che “La pubblicazione ieri delle 51 aree presenti nella Carta Nazionale Aree Idonee (Cnai) per il deposito nazionale dei rifiuti nucleari (carta non ancora approvata definitivamente dal Ministero dell’Ambiente), non intende indicare i territori sui quali è stato deciso di costruire il Deposito nazionale, bensì permettere alle Regioni e agli Enti locali non presenti nella lista, nonché al Ministero della Difesa per le strutture militari interessate, di proporre autocandidature e richiedere di rivalutare il proprio territorio”, i Grillini creano confusione ad arte, forse per far dimenticare ai piemontesi che le iniziali 67 aree comprese nella Cnapi furono frutto dell’elaborazione del Governo Pd-5 Stelle, esecutivo a fortissimo traino meridionalista/romano, del tutto distratto rispetto alle esigenze del Piemonte, e del nord Italia in genere. Fu proprio il premier Conte, all’inizio del 2021, a pubblicare, senza preavviso e senza consultazione dei territori, l’elenco delle aree potenzialmente idonee, mentre da subito la Lega, in particolare grazie all’impegno dell’on. Molinari, si oppose a tutte le opzioni piemontesi, con il pieno appoggio della Regione Piemonte.
La Mozione del 2021 cui il consigliere grillino fa riferimento, con cui il Parlamento impegna il Governo a non realizzare il deposito nazionale delle scorie nucleare in aree con determinate caratteristiche, fu promossa dall’on. Molinari, e firmata poi da tutti i capigruppo con astensione di Fratelli d’Italia, e rimane tutt’ora valida. Spiace constastare che, proprio di fronte a questioni che riguardano tutto il nostro territorio, e dovrebbero andare ben oltre gli interessi di parte, l’approccio grillino rimane quello della speculazione da dilettanti, interessati soltanto al discredito dell’avversario. I 5 Stelle purtroppo non sono politica, ma rappresentano il degrado più bieco del nostro paese, e non perdono occasione per dimostrarlo. Cosa ha prodotto per gli alessandrini la presenza in consiglio regionale del signor Sacco? Ci pare di averne percepito la presenza solo per la sua vocazione ad attaccare chi fa e si impegna costantemente per il proprio territorio”.
Così in una nota Vittoria Poggio e Marco Protopapa, assessori regionali della Lega